Andrea Deaglio presenta il docufilm Un milione di granelli di sabbia e ritira il Mercurius Prize

La guerra in Ucraina, la persecuzione contro gli Yazidi da parte dell’Isis e il devastante terremoto in Cina sono soltanto alcuni tra i contesti in cui il sandwork espressivo è applicato: questo metodo è diffuso anche in Italia e in molti altri paesi del mondo con bambini che hanno perso i loro cari a causa di calamità naturali, o con bisogni educativi speciali o disturbo da stress post-traumatico. Il documentario di Deaglio esplora parallelamente le radici di Eva Pattis Zoja, mostrando le connessioni tra il lavoro che l’ha resa un riferimento a livello internazionale e la storia personale della sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un milione di granelli di sabbia include inoltre materiali d'archivio provenienti da diversi fondi, tra cui quello di Andy Rocchelli, fotoreporter e fotografo italiano ucciso nel 2014 in Ucraina insieme all'interprete e attivista Andrei Mironov mentre documentava le condizioni dei civili nel Donbass.

Biglietti 7,50 euro (ridotti da 5 a 6,50 euro). Per ulteriori informazioni e prenotazioni telefonare al numero 02 26820592.

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