Milano, 12/05/2017.
Milano è una città cosmopolita, ricca di interculturalità e che ogni giorno offre una moltitudine di stimoli nel campo dell'arte, del teatro e, non ultimo, della musica dal vivo. Milano, però, non è solo movida, discoteche e musica elettronica. Lo ha dimostrato in passato con una storica tradizione di jazz club cittadini, e in tempi più recenti attraverso eventi come Jazzmi, primo vero festival internazionale di jazz contemporaneo milanese, riappropriandosi di un'identità sperimentale che sembrava perduta tra i meandri della musica commerciale all'ingresso dei club e discopub con free drink in omaggio.
Lo dimostra anche oggi, inoltre, offrendo svariati programmi di musica live in locali disseminati in tutta Milano, dove recarsi per ascoltare davanti a un drink le proposte jazz, funk, blues, folk, fusion e qualsivoglia contaminazione artistica nella musica strumentale contemporanea.
A cominciare dai jazz club dichiarati: in primo luogo c'è la Buca di San Vincenzo, locale in zona Sant'Agostino che, oltre a offrire un programma di musica live durante tutto l'anno, organizza regolari jam session per chi volesse dedicarsi a una suonata in un ambiente intimo e ospitale. Il Caffé Doria Jazz Club, invece, è l'American bar di riferimento per gli appassionati del jazz nell'eponimo albergo in zona Loreto: ragtime, dixieland, swing italiano e internazionale sono protagonisti il martedì e giovedì sera.
Un altro palco milanese interessante da seguire è quello del Masada, in zona Bovisa, dove si alternano live di un intenso programma di appuntamenti che spaziano dal jazz all'elettronica, passando per la musica classica in solo o duo. Il locale propone anche eventi collaterali come Salotto Masada, con incontri di cineforum e reading condotti dallo speaker radiofonico Maurizio Principato. L'ingresso è però riservato ai possessori della tessera Masada, sottoscrivibile per 10 euro.
Se siete in zona Porta Romana, invece, la Salumeria della Musica è il locale che fa per voi. Hub musicale nato da un ex-opificio, i live organizzati dal locale toccano il blues quanto il rock, ed per quanto riguarda il jazz basti ricordare che la Salumeria è stata una delle venue scelte dal festival Jazzmi 2016 per ospitare alcuni dei concerti nel cartellone del festival. La medesima scelta è ricaduta su un altro locale della stessa zona, a pochi minuti di distanza spostandosi verso la Darsena dei Navigli milanesi: si tratta della Santeria Social Club, un cocktail bar dall'ispirazione innovativa (è anche un print club per la stampa 3D) nell'organizzazione di workshop, iniziative teatrali e ovviamente musicali. Qui, nell'ampio auditorium all'interno del locale, viene proposta musica dal vivo oltre a vari eventi culturali.
Il jazz è di casa anche in zona Isola con il Nordest Caffé, dove nel dehors esterno va in scena il jazz da oltre quindici anni (è bene recarsi il giovedì sera alle 21.30 per il jazz, sia quello giovane che quello più affermato). Grande spazio alla musica viene dato al Turné in Porta Venezia, dove la musica live ha priorità sul grande spazio che offre la sala: il giovedì è la serata di jazz e degustazioni di vini, ma non c'è limite ai generi musicali ospitati dal locale.
Vale assolutamente la pena di parlare del Nidaba Theatre, che con il suo palco di dimensioni contenute è stato in grado di affermarsi come interessante ritrovo milanese per la musica dal vivo nazionale e internazionale da ormai 20 anni, e ricevendo nel 2016 l’Ambrogino d’Oro per meriti culturali nonostante la posizione non proprio favorevole dove sorge l'attività, in zona Navigli. Blues, rock, jazz, swing, folk, il tutto a ingresso libero.
Oltre ai già citati, nel sud di Milano incontriamo poi altri due interessanti music club: lo Zog Navigli, che si propone come riferimento musicale della zona dopo la chiusura dello storico Scimmie grazie a un progetto di live music avviato in collaborazione con Francesco Sàrcina, ex cantante delle Vibrazioni, e successivamente da Sergio Carnevale, batterista dei Bluvertigo. Il giovedì è la serata dedicata alla musica dal vivo. In secondo luogo il Bonaventura, venue contenuta ma che ha avuto modo di ospitare figure di spicco del jazz italiano come Gigi Cifarelli.
Nonostante ormai ogni locale proponga un abbinamento gastronomico all'offerta musicale, ve ne sono alcuni che hanno un menu particolarmente ricco. È il caso di Bq De Nótt, che unisce musica live alle birre artigianali e un vasto menu che vede in carta dagli gnocchi al gorgonzola alla cotoletta, passando per spiedini, piadine e hamburger, con la particolarità di rimanere aperti dalle ore 18 alle 4 del mattino. Insomma, per irriducibili nottambuli con voglia di compagnia dopo il concerto.
Il brew pub Impronta Birraia in zona Ortica propone 14 spine, birre artigianali e piatti a base di carne, dal pollo arrosto agli hamburger, il tutto a corredo della centrale serata di musica live del venerdì sera. A Buccinasco segnaliamo poi il Buccinasco Social Club, un circolo musicale nonché ristorante aperto a cena tutte le sere: si può scegliere tra hamburger e taglieri con ingredienti a km 0, con tesseramento necessario per l';ingresso al costo di 5 euro. E dal giovedì alla domenica, l'ampia scelta ricade anche sulla musica in palco tra funky, jazz, dance e rock, nonché l'ospite fisso domenicale Ticinum Jazz Band capitanata dal veterano del jazz italiano Paolo Tomelleri. E proprio Tomelleri è ospite frequente del Jumpin' Jazz Ball Room sul Naviglio della Martesana. Si tratta di un circolo creato nel 1997 da un gruppo di semplici appassionati di jazz dal vivo, tanto da aver portato alcuni tra i più rilevanti jazzisti italiani ad esibirsi nel corso degli anni. Appuntamento fisso il sabato sera.
E chi volesse gustarsi un calice di vino con un set acustico in sottofondo? Milano propone anche le sue enoteche in musica con la Folk Enotecheria di zona Navigli, propro di fronte a dove abitava la poetessa Alda Merini, dove vino e musica fanno da Cicerone tra una canzone acustica e un buon calice; e infine il locale Colibrì, sede di numerosi concerti acustici e iniziative culturali e solidali, presentate tra i mattoni a vista e i libri sugli scaffali della parete del bar.
Di Massimo Renna