Corvidae: sguardi di specie, di e con Marta Cuscunà

© Daniele Borghello
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DA Martedì22Ottobre2024
A Domenica27Ottobre2024

Dal 22 al 27 ottobre 2024 va in scena, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano (via Rivoli 6), lo spettacolo Corvidae: sguardi di specie, di e con Marta Cuscunà, artista associata al Piccolo Teatro.

Scritto originariamente per il programma di Rai 3 La Fabbrica del Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani, Corvidae: sguardi di specie porta in scena uno stormo di corvi che osserva i danni arrecati al pianeta e le possibilità per porvi rimedio. Il pubblico può rivedere in teatro gli episodi dei corvi andati in onda su Rai 3, ispirati ai temi che Paolini e Pievani hanno affrontato in ciascuna puntata e scoprire episodi nuovi in cui lo stormo, con sguardo comico e disincantato, interroga sulla possibilità di realizzare una nuova armonia fra la natura e un progresso finalmente sostenibile.

Lo spettacolo conserva il format televisivo per cui è nato, portandolo in teatro. Corvidae: sguardi di specie, infatti, è composto come una serie tv: tre stagioni con quattro episodi ciascuna che si snocciolano davanti al pubblico tra una sigla e l’altra. Il susseguirsi degli episodi non costruisce un’unica narrazione quanto piuttosto una profezia di futuri possibili. Il punto d’inizio di ogni episodio è la realtà contemporanea ma gli sviluppi si diramano in un domani cangiante.

Da un futuro in cui gli allevamenti intensivi di animali saranno interamente sostituiti dalla produzione di carne sintetica (distopia o utopia per i corvi che si cibano dei nostri rifiuti alimentari?), alla funesta scomparsa di Donald Trump (immaginata ben prima degli attentati di cui è stato vittima) in uno dei suoi famosi campi da golf a causa dell’innalzamento del livello del mare, problema che i negazionisti della crisi climatica si ostinano a ignorare. Dallo scontro tra il movimento ecologista Fridays for future con le lobby del petrolio, alla scelta di dare alla specie umana un nome nuovo per iniziare un’epoca in cui umano non sia più sinonimo di altro dalla natura.

Negli episodi si nascondono le tracce del pensiero dell'antropologa Anna Tsing, della biologa Lynn Margulis, del filosofo Bruno Latour e di quell'ecologia affettiva di cui parla Donna Haraway in Staying with the trouble. Il pubblico è coinvolto attivamente dai corvi, è chiamato a comprendere e ricostruire la complessità del presente, a interpretare e a prendere posizione, a scegliere di intervenire al di là del dispositivo teatrale.

Corvidae: sguardi di specie richiede al pubblico un atteggiamento partecipativo invocando quell’azione collettiva urgente a cui l’umanità è chiamata per arginare le conseguenze della crisi climatica.

I corvi protagonisti dello spettacolo sono meccanici, creature simboliche fatte di componentistica industriale e cavi di freni di bicicletta. L'installazione scenica, progettata dalla scenografa Paola Villani insieme a Marco Rogante, si basa su un sistema di manovrazione completamente manuale e analogico che permette l’animazione a vista dei corvi da parte di un’unica performer attraverso un sistema di joystick meccanici. In questo spettacolo sul futuro del pianeta non c’è robotica, il motore di tutto quello che si anima in scena è umano. Anche le voci dei corvi sono realizzate dal vivo senza l’aiuto di distorsioni o playback, grazie a un profondo lavoro di ricerca vocale sulle sonorità degli uccelli sotto la guida della vocalist Francesca Della Monica.

Orari: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.30; domenica, ore 16.00. La replica di domenica 27 ottobre è accessibile al pubblico sordo in collaborazione con Diana Anselmo di Al. Di. Qua. Artists. Biglietti: platea 40 euro, balconata 32 euro. Per info 02 72333212.

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