Sono tazza di te!, mostra collettiva

Alessandro Iudichi, Tè al baffo
La Fabbrica del Vapore Cerca sulla mappa
DA Mercoledì16Ottobre2024
A Mercoledì30Ottobre2024

Dopo il successo della prima edizione di Sono tazza di te!, che tra il 2021 e il 2022 ha viaggiato per l’Italia, da Milano passando per Lugano, Vietri sul Mare e Faenza, fino ad Albissola Marina, dal 16 al 30 ottobre 2024 prende il via la seconda edizione coi baffi: la prima tappa è presso la Sala Colonne Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini 4), in orario 11.00-18.30 esclusi i lunedì.

In mostra tazze progettate da 26 donne - il tema libero senza vincoli di dimensione, materiale, funzione - e 12 special guest provenienti da quasi tutta l’Italia, che hanno proposto affascianti ed anche inaspettate tazze salva baffo, rileggendo l’estetica vittoriana in chiave contemporanea. E a loro è stato chiesto di donare il proprio manufatto per supportare la Fondazione Archè che dal 1991, a Milano, Roma, San Benedetto del Tronto accoglie ed ospita nelle tre comunità mamme e bambini in difficoltà aiutandoli a riprogettare un futuro migliore.

L’idea è nata dalle Mustache Cups ottocentesche: nel 1860, l'inglese Harvey Adams inventò una tazza con una particolare caratteristica, una staffa a mezzaluna per proteggere l’onor del labbro di quei gentiluomini che sfoggiavano, e curavano, quei loro straordinari baffi che all’ora del  correvano il rischio di afflosciarsi, sciogliendosi la cera che li modellava per il caldo vapore.

In mostra allora la curiosa collezione privata di Carlo Filosa, raffinato amatore padovano di questa inedita tipologia di oggetto d’uso, composta da più di 100 pezzi raccolti in oltre 30 anni. Gli special guests sono Giancarlo CazzanigaMichele Cuomo, Guido De Zan, Giorgio Gurioli, Alessandro IudiciPasquale Liguori, Andrea Marconi, Marco Pisati, Carlo Pizzichini, Alberto Maria PrinaAndrea Salvatori Maurizio Tittarelli Rubboli.

Tra le progettiste donne, alcune sono già state presenti alla prima edizione, numerose le new entry: particolari i diversi approcci e linguaggi usati per creare le tazze e soprattutto per le tipologie di materiali utilizzati (riciclati e di scarto, ghiere di plastica, fili di rame argentato, fascette di cablaggio, filo di cotone cerato, lane, marmo, acciaio, ferro, vetro, terre). E allora Silvia Bianchi, Claudia Botta, Flora Caroli, Donatella Carollo, Laura Cavestro, Erika Chinaglia, Laura Cristinzio, Sarah Dalla Costa, Varvara Erikhova, Luisa Ferrara, Gloria Gianatti, Mariacristina Giobbi, Anna Giuli Del Monte, Ilaria Grimaldi, Rosanna La Spesa, Cinzia Li Volsi, Maria Maddalena Manna, Francesca Mo, Marzia Mucchietto, Floriana Pastore, Karin Putsch-Grassi, Valeria Eva Rossi, Livia Sciorilli Borrelli, Claudia Tagliaferro, Eliana Valenti e Teresa Vella.

Un cameo in mostra, che anticipa la seconda tappa a Lodi dal 14 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025, è la presenza di alcuni pezzi di ceramica artistica lodigiana firmata dalla manifattura Cal (Ceramica Artistica Lodigiana): fondata nel 1981 da Angelo Pisati e Giovanni Minetti realizza ancora una produzione dai decori all'italiana e alla francese che si distinguono per la policromia vivacissima, il disegno eclettico, l'accostamento indovinato dei colori.

Sabato 26 ottobre, dalle 11.00 alle 13.00, alla Fabbrica del Vapore, si tiene inoltre l’evento Kintsugi tra Oriente e Occidente con Chiara Lorenzetti che presenta il suo manuale Kintsugi, l'arte di riparare con l'oro e conduce una dimostrazione pratica delle fasi di lavorazione del Kintsugi, con la possibilità di sperimentare la tecnica personalmente (partecipazione gratuita previa iscrizione on line fino a esaurimento posti).

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