JazzMi 2024, il programma dei concerti: oltre 200 eventi tra giganti della musica e chicche da non perdere

© Tommaso Perletti

Milano, 14/10/2024.

Milano torna a trasformarsi nel fulcro internazionale del jazz, offrendo al suo pubblico una panoramica in grado spaziare dal classico al contemporaneo, dal mainstream alle sperimentazioni più audaci. Dal 17 ottobre al 13 novembre 2024 torna l'appuntamento con JazzMi, nona edizione della rassegna diffusa che per quattro settimane prevede un fitto programma di concerti nei teatri, nei club e negli spazi alternativi di Milano; e poi film, libri, mostre, eventi speciali, incontri con gli artisti, itinerari musicali e molto altro.

Con più di 28 giorni di programmazione e oltre 200 concerti previsti, JazzMi 2024 accoglie artisti nazionali e internazionali, progetti inediti e collaborazioni esclusive: il cartellone è costellato da giganti del jazz tradizionale, avanguardisti d’eccellenza e tante chicche imperdibili.

Dai due poli principali di JazzMi - la Triennale di Milano e il Blue Note - la programmazione della kermesse si espande in tutto il perimetro milanese: dal Volvo Studio ai teatri simbolo della città come Dal Verme, Carcano, Menotti, Lirico, San Babila; il festival anima anche luoghi suggestivi come il Conservatorio di Milano, l’Auditorium San Fedele e il Centro Culturale di Milano, costruendo un solido connubio con Adi Design Museum, Armani/Silos, Eataly Smeraldo, Cascina Nascosta. Non mancano i club, dall’Alcatraz ai Magazzini Generali, passando per Santeria Toscana 31, Biko, Base e Arci Bellezza.

Icona del jazz mondiale, è il batterista Peter Erskine ad inaugurare la rassegna al Teatro San Babila (giovedì 17 ottobre) in quartetto con il pianista Alan Pasqua, il contrabbassista Dark Oles e il sassofonista Bob Mintzer. Tra i concerti più attesi ci sono poi quello del Johnny Cash cubano Eliades Ochoa al Teatro Carcano (venerdì 18 ottobre) e del chitarrista americano Pat Metheny a Teatro Lirico Giorgio Gaber (sabato 2 novembre): quest'ultimo si mostra al pubblico in una eccezionale veste da solista, presentando per la prima volta a Milano i brani dell’ultimo album MoonDial.

Anche quest’anno il jazz anima la notte di Halloween al Triennale Milano Teatro attraverso la battle simbolica in cui i ritmi hip-hop e rap di Willie Peyote si confrontano con il virtuosismo al pianoforte di Francesco Cavestri; a seguire il ritorno di Ilhan Ersahin’s Istanbul Sessions con la loro miscela di musica dance e jazz free-form (giovedì 31 ottobre). 

Al Triennale Milano Teatro non mancano i live in cui grandi nomi della scena jazz sono accompagnati da musicisti d’eccezione: improvvisazione e tradizione sono portate in scena dal camaleontico contrappunto collettivo di Bill Frisell (venerdì primo novembre), mentre Murubutu insieme alla Moon Jazz Band propone una rivisitazione in chiave jazz del suo repertorio (sabato 2 novembre) e la maestria di Dave Weckl e Tom Kennedy converge in un’epica narrazione musicale tra blues, jazz/fusion e r&b (mercoledì 6 novembre).

Creazioni estemporanee quelle dei Crosscurrents, un trio inedito capitanato dallo storico bassista Dave Holland, l’iconico sassofonista Chris Potter e il rinomato maestro di tablas Zakir Hussain (giovedì 7 novembre). Quasi in antitesi con il sound fusion degli Snarky Puppy, Michael League e Bill Laurance conducono il pubblico in un luogo immaginario intriso di bellezza, pace ed energia con il loro primo progetto in duo (martedì 5 novembre). Intrepida e visionaria, Moor Mother si fa invece portavoce di sonorità che celebrano la cultura afroamericana in ogni suo aspetto (domenica 3 novembre). Un percorso sonoro che parte dal blues, attraversando il jazz delle origini e culminando nella pura improvvisazione prende poi forma con un trio d’eccezione formato da Franco D’Andrea, Roberto Gatto e Gabriele Evangelista, rispettivamente a pianoforte, batteria e contrabbasso (venerdì 8 novembre). Torna a JazzMi anche Danilo Rea, con un progetto che rende omaggio ai compositori italiani che hanno reso famoso il melodramma nel mondo (sabato 9 novembre).

Il palco del Triennale Milano Teatro è anche il luogo in cui i finalisti del contest JazzDesignJazz, dedicato a giovani jazzisti under 40, potranno esibirsi insieme al maestro Enrico Intra, allo storico batterista Tullio De Piscopo e al trombettista e compositore Enrico Rava e la Civica Jazz Band (sabato 2 e domenica 3 novembre). 

Il Blue Note Milano apre le sue porte alla trombettista e cantante Andrea Motis, per l’occasione affiancata da una formazione in trio (giovedì 24 e venerdì 25 ottobre),  e all’accurata tecnica percussiva del più importante batterista jazz-fusion, Billy Cobham in compagnia della Time Machine Band (sabato 26 e domenica 27 ottobre). Appuntamento speciale quello con la stella indiscussa del trombone funk Fred Wesley che, insieme ai The New Jbs, celebra i 50 anni dalla nascita della leggendaria formazione che ha affiancato James Brown per gran parte della sua carriera (martedì 29 ottobre). Un’esplosione di swing con  uno dei talenti più interessanti della scena jazz internazionale, la pianista e vocalist Francesca Tandoi (mercoledì 30 ottobre) e una serata in cui soul, rock’n’n roll, blues e gospel si affermano nella voce roca e piena di sentimento di Bette Smith (giovedì 31 ottobre). L’energia scoppiettante della bassista Ida Nielsen riempie il jazz club milanese tra suoni groove e funk accuratamente riproposti insieme alla sua band The Funkbots (venerdì primo novembre).

Il programma di JazzMi 2024 al Blue Note prosegue con il ritorno di Christian McBride, che presenta il suo progetto dedicato allo storico contrabbassista jazz statunitense Ray Brown (sabato 2 novembre); con la ricercata miscela jazz-fusion, progressive rock ed elettronica dei Sungazer (martedì 5 novembre); con il pioniere a livello planetario della fusion, il pluripremiato di Grammy Jeff Lorber (mercoledì 6 novembre). Dopo aver collezionato collaborazioni con i più grandi jazzisti, Joe Lovano porta poi in scena, con il suo Trio Tapestry, la quintessenza del musicista contemporaneo (giovedì 7 novembre). Una buona dose di innovazione viene portata in scena anche dall’eclettico Mike Stern (venerdì 8 novembre), mentre gli Spyro Gyra festeggiano i 50 anni all'insegna di un jazz-fusion costellato da influenze caraibiche e blues (domenica 10 novembre). Torna ad esibirsi poi il pianista Taylor Eigsti affiancato da Gretchen Parlato, Casey Abrams e Ben Wendel (martedì 12 novembre), mentre Richard Bona si connette con il suo pubblico attraverso atmosfere afropop (mercoledì 13 novembre). Con gli Sugarpie and the Candymen i classici del rock e pop rivivono infine in un uno stile retro che evoca il jazz manouche, l’era dello swing e il primo rock’n’roll (domenica 3 novembre).

Come da tradizione non manca l’appuntamento con il Conservatorio di Milano, che accoglie l’incontro tra i pianisti Stefano Bollani e Iiro Rantala (venerdì 25 ottobre), per una serata all’insegna dell’esplorazione e della contaminazione. Sperimentazione e ricerca sono invece le chiavi di lettura di Jazzploitation, l’avventura dei Calibro 35 nel jazz senza essere un progetto jazz tout-court: il loro live è al Teatro Dal Verme (lunedì 21 ottobre).

Il viaggio alla scoperta di nuove culture musicali prosegue con il concerto delle Groove&, gruppo coreano interamente al femminile che evoca sul palco dell’Auditorium San Fedele la tradizione coreana attraverso un sapiente gioco di percussioni (venerdì 25 ottobre). Per la prima volta JazzMi arriva anche al Centro Culturale di Milano per il viaggio musicale e fotografico alla scoperta di Cesare Pavese riproposto dal fotografo Pino Ninfa accompagnato eccezionalmente dai musicisti Gian Luigi Trovesi e Umberto Petrin (domenica 20 ottobre).

Milano con JazzMi si trasforma nell’epicentro di una musica rivoluzionaria anche attraverso i numerosi club che aprono le porte alla rassegna. La Santeria Toscana 31 vede esibirsi la franco-caraibica Adi Oasis in un mix esplosivo di soul, funk e r&b (venerdì 18 ottobre) e i travolgenti Nubiyan Twist, tra i gruppi leader della scena d’avanguardia jazz del Regno Unito, con un sound che mescola i ritmi afrobeat, reggae, dancehall e jazz (sabato 19 ottobre); a rappresentare il panorama britannico c'è anche il fascino della spoken poetry e dello spiritual jazz di Alabaster DePlume (sabato 26 ottobre).

Ai Magazzini Generali si esibisce The Amy Winehouse Band, guidata dal direttore e bassista Dale Davis, amico intimo di Amy Winehouse (domenica 20 ottobre). Al Biko arriva l’energia di Nublu Records incarnata dal magnate della scena underground newyorkese Ilhan Ersahin, in un live in cui il jazz si fonde con l’inconfondibile musica elettronica dell’innovativo Baris K (mercoledì 30 ottobre); atmosfere neo-soul e garage prendono invece forma attraverso lo stile ibrido di Yellowstraps (sabato 30 ottobre). La carovana musicale dei Supermarket invade la Palestra Visconti dell’Arci Bellezza (martedì 22 ottobre) portando con sé l’autentica world music romagnola tra un mix di exotica marziana e una buona dose di tropicalismo cerebrale.

JazzMi torna anche a Base Milano con la Afro Funk Night attraverso le percussioni etniche tra vintage e modernità della storica band milanese Mamud Band e i travolgenti colori caraibici del sound di Nina Kipiani (sabato 2 novembre). Impegno sociale e sound ricercati invece all’Alcatraz con la nuova concezione dell’afrobeat riproposta da Seun Kuti, figlio del pioniere del genere, Fela Kuti, accompagnato dalla storica formazione degli Egypt 80 (martedì 29 ottobre). 

Quest’anno JazzMi rivolge una speciale attenzione ad una serie di progetti speciali che arricchiscono la programmazione con produzioni originali, appositamente create per il festival. Tinte iberiche colorano ad esempio gli spazi del Teatro Menotti, che ospita in prima assoluta lo spettacolo Miles Davis’ Sketches of Spain, in cui la danza sovrannaturale della stella del flamenco Israel Galván si fonde con l’arrangiamento e l’orchestrazione di Michael Leonhart per il piccolo ensemble ideato dal produttore musicale Alberto Fabris (sabato 9 novembre), Per la prima volta JazzMi presenta un film inedito, che racconta l’essenza del jazz vista e vissuta attraverso gli occhi e le esperienze degli artisti protagonisti della sua ottava edizione: diretto da Mattia Rambert, Beat viene proiettato all'Anteo Palazzo del Cinema (martedì 22 ottobre).

Anche il Volvo Studio Milano si conferma tra le venue di punta della nona edizione di JazzMi, con due doppi appuntamenti: la star del soul britannico Sophie Faith apre il set del gruppo poliedrico Me And My Friends (sabato 19 ottobre); il collettivo musicale scozzese Azamiah presenta l’album di debutto In Phases per poi lasciare spazio alle note fenomenali del contrabbassista e polistrumentista Adam Ben Ezra (sabato 26 ottobre). L'Alcatraz si trasforma inoltre un dancefloor dal sapore anni Ottanta con Stop Making Sense Party: un party esclusivo con dj-set, ospiti speciali e nonsense surprises per celebrare i 40 anni del celebre film concerto dei Talking Heads (giovedì 24 ottobre).

JazzMi torna anche all’Armani/Silos con la quarta edizione la rassegna cinematografica gratuita The Body of Jazz, quest'anno incentrata sulla figura di Damien Chazelle (da sabato 12 a mercoledì 30 ottobre) e con le performance Shut Up ‘N Play Yer Bike di Sebastiano De Gennaro e Vincenzo Vasi, ispirate a Frank Zappa e incentrate sulle potenzialità sonore della bicicletta (sabato 26 ottobre). E ancora grande musica all’Adi Design Museum, con Walter Prati e il suo progetto More Miles To Go (domenica 27 ottobre), e all'Anfiteatro del Liberty, con il talento della nuova scena contemporanea Theo Croker (mercoledì 23 ottobre).

Anche in questa nona edizione di JazzMi non mancano i Meet the Artist, un’occasione informale nella quale incontrare alcuni artisti del festival, che dialogano con il pubblico nella accogliente atmosfera della Cascina Nascosta: tra gli ospiti Francesco Cavestri e Willie Peyote (giovedì 31 ottobre) e Murubutu (sabato 2 novembre).

JazzMi torna infine negli spazi di alcuni hotel di Milano, nonché in molti locali cittadini per la sezione Night & Day del festival che ospita quest’anno più di 120 eventi autoprodotti che alimentano con la loro linfa l’anima jazz della città: il programma completo e aggiornato dei concerti è consultabile sul sito di JazzMi.

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