JazzMi 2024, il programma dei concerti: oltre 200 eventi tra giganti della musica e chicche da non perdere

Il palco del Triennale Milano Teatro è anche il luogo in cui i finalisti del contest JazzDesignJazz, dedicato a giovani jazzisti under 40, potranno esibirsi insieme al maestro Enrico Intra, allo storico batterista Tullio De Piscopo e al trombettista e compositore Enrico Rava e la Civica Jazz Band (sabato 2 e domenica 3 novembre). 

Il Blue Note Milano apre le sue porte alla trombettista e cantante Andrea Motis, per l’occasione affiancata da una formazione in trio (giovedì 24 e venerdì 25 ottobre),  e all’accurata tecnica percussiva del più importante batterista jazz-fusion, Billy Cobham con la Time Machine Band (sabato 26 e domenica 27 ottobre). Appuntamento speciale quello con la stella indiscussa del trombone funk Fred Wesley che, insieme ai The New Jbs, celebra i 50 anni dalla nascita della leggendaria formazione che ha affiancato James Brown per gran parte della sua carriera (martedì 29 ottobre). Un’esplosione di swing con  uno dei talenti più interessanti della scena jazz internazionale, la pianista e vocalist Francesca Tandoi (mercoledì 30 ottobre) e una serata in cui soul, rock’n’n roll, blues e gospel si affermano nella voce roca e piena di sentimento di Bette Smith (giovedì 31 ottobre). L’energia scoppiettante della bassista Ida Nielsen riempie il jazz club milanese tra suoni groove e funk accuratamente riproposti insieme alla sua band The Funkbots (venerdì primo novembre).

Il programma di JazzMi 2024 al Blue Note prosegue con il ritorno di Christian McBride, che presenta il suo progetto dedicato allo storico contrabbassista jazz statunitense Ray Brown (sabato 2 novembre); con la ricercata miscela jazz-fusion, progressive rock ed elettronica dei Sungazer (martedì 5 novembre); con il pioniere a livello planetario della fusion, il pluripremiato di Grammy Jeff Lorber (mercoledì 6 novembre). Dopo aver collezionato collaborazioni con i più grandi jazzisti, Joe Lovano porta poi in scena, con il suo Trio Tapestry, la quintessenza del musicista contemporaneo (giovedì 7 novembre). Una buona dose di innovazione viene portata in scena anche dall’eclettico Mike Stern (venerdì 8 novembre), mentre gli Spyro Gyra festeggiano i 50 anni all'insegna di un jazz-fusion costellato da influenze caraibiche e blues (domenica 10 novembre). Torna ad esibirsi poi il pianista Taylor Eigsti affiancato da Gretchen Parlato, Casey Abrams e Ben Wendel (martedì 12 novembre), mentre Richard Bona si connette con il suo pubblico attraverso atmosfere afropop (mercoledì 13 novembre). Con gli Sugarpie and the Candymen i classici del rock e pop rivivono infine in un uno stile retro che evoca il jazz manouche, l’era dello swing e il primo rock’n’roll (domenica 3 novembre).

Come da tradizione non manca l’appuntamento con il Conservatorio di Milano, che accoglie l’incontro tra i pianisti Stefano Bollani e Iiro Rantala (venerdì 25 ottobre), per una serata all’insegna dell’esplorazione e della contaminazione. Sperimentazione e ricerca sono invece le chiavi di lettura di Jazzploitation, l’avventura dei Calibro 35 nel jazz senza essere un progetto jazz tout-court: il loro live è al Teatro Dal Verme (lunedì 21 ottobre).

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