Incontro 2024, festival di Vidas con incontri, laboratori, installazioni e performance

A completare il programma di Incontro 2024 al Teatro Franco Parenti sono tre installazioni e mostre visitabili per tutta la durata del festival. Sabato 19 ottobre alle 12.00 (Cafè Rouge) apre l’esposizione multimediale e interattiva realizzata dalla fotografa Valentina Tamborra, nata dal suo incontro con alcune famiglie assistite dall’équipe di cure palliative pediatriche Vidas: a presentarla l’autrice insieme a Marta Scrignaro e Raffaella Gay, rispettivamente pedagogista e direttrice comunicazione e discipline umanistiche di Vidas. Un’esposizione speciale, che mescola fotografia e suono e pone lo sguardo sui siblings, ovvero i fratelli dei bambini malati, creando uno spazio dedicato alla loro unicità. In mostra anche le maschere che loro stessi hanno costruito per rappresentare i concetti di paura e libertà.

L’installazione Paura e libertà (Sala La Piccolina) è frutto di un progetto che negli ultimi mesi ha coinvolto gli studenti del liceo Vittorini e Sacro Cuore di Milano sotto la guida dall’artista Ilaria Turba: un lavoro di gruppo che ha chiamato i ragazzi a rappresentare l’interconnessione tra paura e libertà, quando la paura diventa una forma di libertà e viceversa. Una serie di oggetti del quotidiano, scelti sulla base di storie personali, sono stati fotografati e trasfigurati, invertendo positivo e negativo e diventando misteriosi e ricettivi. Ogni opera è accompagnata da brevi testi scritti dai ragazzi a cui si aggiungono poi quelli dei visitatori, per accogliere nuove storie e nuovi significati.

Infine c'è la mostra Un mondo a colori (Sala Zenitale), che raccoglie per la prima volta le opere di Roberto De Pasquale: ha 24 anni, non parla ma vede e sente, non cammina ma muove le mani. Il suo amore per la pittura è iniziato un giorno per gioco, grazie all’intuizione di uno degli operatori di Vidas che lo curano a casa, capace di vedere Roberto per quello che pienamente è, oltre la sua malattia: un ventenne solare e allegro. Da allora quasi ogni giorno sceglie i colori e li mescola componendo vorticose forme astratte, che rivelano un’inesauribile creatività e un inaspettato talento artistico. Tele, carte e orologi con cui il regista Fred Santambrogio ha ideato un percorso immersivo e sensoriale che inizia con un invito all'immedesimazione e si chiude con un atto di creatività condivisa. Un’esperienza che trascende la semplice esposizione, anche grazie ai tarocchi letterari dell’attrice Gianna Coletti e al violoncello di Irina Solinas. Mentre le precedenti sono visitabili con tempi di fruizione liberi, questa mostra è visitabile dalle 11.30 alle 20.00 di sabato 19 e dalle 12.00 alle 1930 di domenica 20 ottobre.

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