Danae Festival 2024, spettacoli di danza e performance sul tema del giardino

Infine, riguardo al sostegno e accompagnamento delle nuove generazioni della scena nazionale, il Danae Festival ospita la danzatrice e coreografa Olimpia Fortuni (giovedì 24 ottobre alle 20.00, Teatro Out Off). Fortuni presenta in prima nazionale il progetto Fine, da una parte indagine sulla relazione con la propria madre biologica, spirituale, artistica e simbolica, dall’altro una forma di riconoscimento e riconoscenza che l’autrice rivolge alle sue madri artistiche, Milena Costanzo e Raffaella Giordano, donne che le hanno fatto da guida nel suo cammino artistico.

Dedicato a Masaki Iwana

Un tributo di tre giorni (da venerdì 18 a domenica 20 ottobre, Fabbrica del Vapore) dedicato a Masaki Iwana, grande maestro di danza Butoh scomparso nel novembre del 2020 e che, nel 2019, è andato in scena e ha realizzato un suo laboratorio per l’ultima volta proprio al Danae Festival. Masaki Iwana, uomo dalle radici ben piantate nella sua cultura e al tempo stesso dall’apertura mentale e culturale verso ogni orizzonte è stato artista eclettico che ha esplorato molte arti tra la scrittura, il cinema e ovviamente la danza. Attraverso il suo insegnamento, rigoroso e profondo, Masaki ha trasmesso un’immensa eredità ai corpi che ha incontrato in tutto il mondo.

In programma tre giorni di laboratori, proiezioni video, condivisione di pensieri e performance da parte di artisti e artiste nazionali e internazionali che hanno studiato e/o collaborato con lui, che gli sono stati vicini, molti dei quali e delle quali hanno fatto parte negli anni della comunità artistica di Danae Festival: la coreografa, scrittrice e maestra di yoga Francesca Proia (domenica 20 alle 20.30), la danzatrice, performer, formatrice Cristina Negro (domenica 20 alle 20.45), la coreografa Silvia Rampelli (sabato 19 alle 20.15), la danzatrice e coreografa Alessandra Cristiani (domenica 20 alle 21.10), la danzatrice/performer e musicista Moeno Wakamatsu, moglie di Masaki Iwana e custode della sua eredità artistica (sabato 19 alle 20.30), i due grandi sperimentatori sonori Michel Doneda e Lê Quan Ninh (domenica 20 alle 20.00).

Il teatro: una pluralità di linguaggi

Nell'edizione 2024 del Danae Festival i progetti che si possano ascrivere come linguaggio al teatro, sono più che mai la dimostrazione dell’interesse a presentare realtà che propongono slittamenti e spostamenti, in funzione di nuove forme performative.

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