Danae Festival 2024, spettacoli di danza e performance sul tema del giardino

La scena internazionale tra danza, performing art e sperimentazione sonora

La sezione internazionale del Danae Festival 2024 si sofferma in modo particolare sull’intreccio tra suono, danza e performing art e vede la compresenza di differenti generazioni. Per l'inaugurazione della kermesse, Ola Maciejewska (venerdì 18 ottobre alle 20.00, Fabbrica del Vapore), coreografa e danzatrice, nata in Polonia, attualmente residente a Parigi, dopo la sua esplorazione delle danze serpentine di Loïe Fuller, presenta The Second Body, un lavoro che affida alla danzatrice e performer Leah Marojević, artista queer indipendente, la cui pratica spazia dalla drammaturgia, alla coreografia sconfinando nella performing art. Si assiste a un corpo a corpo tra la performer e una scultura di ghiaccio: un duetto che accentua tutte le sfumature del tocco, e colloca la percezione sulla linea divisoria tra freddo e caldo, liquido e solido, figurativo e astratto. 

Pierre Piton (mercoledì 30 ottobre alle 20.00, Fabbrica del Vapore), giovane danzatore e coreografo basato in Svizzera, astro nascente dalla forte presenza scenica, presenta Open/Closed in cui tra posture tese, equilibri precari e tremori, in un rapporto fluido con le pareti e il pavimento, il performer sfida l'orizzontalità e la verticalità dei piani, l'interno e l'esterno del corpo.

Inoltre, nell’ambito dell’omaggio al maestro di danza butoh Masaki Iwana sono ospiti la danzatrice/performer e musicista Moeno Wakamatsu con gli sperimentatori sonori, Michel Doneda e Lê Quan Ninh (sabato 19 ottobre alle 20.30).

Laterale

La sezione Laterale del festival - creata nel 2018 e dedicata ad artisti/e che immaginano oggetti di formato innovativo che abbiano a che vedere con la prassi, con lo studio, col pensiero, con le loro ossessioni o che siano la narrazione di singolari esperienze di vita in dialogo con l’arte - vede quest'anno tra i protagonisti Antonio Tagliarini, attore, danzatore, autore e regista da sempre appassionato al verde, che porta in scena Pairadaëza: sogni e racconti di un giovane giardiniere (domenica 3 novembre alle 15.00, Villa Mirabello): come fosse il giardiniere della villa, il performer racconta il suo giardino, il suo paradiso, dove realtà e immaginazione coesistono, si sovrappongono, si sostanziano a vicenda.

Titta C. Raccagni (venerdì primo novembre alle 20.00, Fabbrica del Vapore), artista multidisciplinare dal lungo percorso di ricerca tra cinema, video, performance e installazioni, presenta Cara Milano io provo ad amarti ma tu, una ricerca in divenire sulla città di Milano, un lavoro che mette in relazione il racconto autobiografico, tra famiglia, impegno politico e cultura underground, con materiali d’archivio video e sonori relativi alla città.

Biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro, Laterale 5 euro. Ulteriori informazioni via email.

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