Milano, 18/10/2024.
Un murale in ricordo della strage di Gorla nell’ottantesimo anniversario, dedicato alla memoria dei piccoli martiri e di quanti, insieme a loro, morirono tra le macerie della scuola e dei palazzi colpiti. L’opera si intitola Girotondo: ai piccoli martiri di Gorla e si trova a Milano in viale Monza 142. L'inaugurazione è fissata per le ore 16.00 di sabato 20 ottobre 2024.
Il murale è un inno alla pace ed evoca un mondo sconvolto dalla guerra dove per i bambini non c’è spazio per giocare, come ricordano le parole della canzone Girotondo di Fabrizio De André che accompagnano il murale.
L’opera ricorda la strage del 20 ottobre 1944 quando un bombardamento aereo su Milano causò la morte di 184 bambine e bambini - i Piccoli Martiri di Gorla -, di 14 insegnanti, di 4 bidelli e della direttrice scolastica di un’assistente sanitaria. Le pattuglie aeree angloamericane, anziché sganciare gli ordigni su alcuni obiettivi strategici come le fabbriche Breda, Alfa Romeo e Isotta Fraschini, colpirono, in pieno giorno, il quartiere Gorla, distruggendo la scuola elementare Francesco Crispi e uccidendo bambine e bambini che in quel momento si trovavano nell’istituto. Al suono delle sirene, gli alunni scesero nelle cantine per cercare rifugio, ma gli ordigni raggiunsero il vano delle scale senza lasciare loro alcuna via di uscita. Il bombardamento colpì anche alcuni caseggiati della zona. Quel 20 ottobre a Milano furono estratte dalle macerie 614 vittime oltre a centinaia di feriti.
Con il murale Girotondo: ai piccoli martiri di Gorla - ideato dall’associazione OrMe Ortica Memoria e realizzata dal collettivo artistico Orticanoodles, con il contributo del Municipio 2 di Milano - prosegue l’impegno per creare un museo diffuso sui temi della Memoria a Milano, in cui le opere, in dialogo fra loro, raccontano la storia della città.
«Il murale dedicato ai piccoli martiri di Gorla nasce con l’intento di onorare la loro memoria immaginando come i bambini vedono il mondo degli adulti, un mondo irreale, confuso, segnato dalle guerre», commenta Serafino Sorace, presidente di OrMe Ortica Memoria: «l’opera vuole essere anche un invito ad ascoltarli e dare loro voce. I giovani rappresentano la speranza in un mondo in cui ci auguriamo che un giorno l’unica cosa che possa scoppiare sia la pace».
«Con lo stile dell’inside, ovvero della giustapposizione di diversi frammenti, abbiamo creato una doppia immagine: i bambini che giocano e i bambini che muoiono a causa della follia della guerra», spiega Walter Contipelli del collettivo artistico Orticanoodles: «nell’opera, il movimento del girotondo unisce il sorriso gioioso e spensierato dei bambini, simbolo dell’innocenza e dell’infanzia, ai frammenti di vite spezzate dalle bombe e di quello che resta: i loro corpi infranti che cantano nell’aria».
«A 80 anni di distanza dalla strage dei piccoli martiri di Gorla, questo murale ricorda che le vittime della guerra sono, sempre più, civili innocenti e bambini, come nel caso di questa tragedia che colpì il nostro quartiere, segnando per sempre la storia di Gorla e di tutta Milano», conclude Simone Locatelli, presidente del Municipio 2: «ma può anche portare a ragionare sulle azioni da compiere per costruire un mondo di pace, in cui ogni bambino possa crescere sereno, libero dalla paura e dall’odio, in questo simbolico girotondo, qui rappresentato. Per far sì che un giorno, e ogni giorno, tutti possano dire: Ecco la pace».