«Il murale dedicato ai piccoli martiri di Gorla nasce con l’intento di onorare la loro memoria immaginando come i bambini vedono il mondo degli adulti, un mondo irreale, confuso, segnato dalle guerre», commenta Serafino Sorace, presidente di OrMe Ortica Memoria: «l’opera vuole essere anche un invito ad ascoltarli e dare loro voce. I giovani rappresentano la speranza in un mondo in cui ci auguriamo che un giorno l’unica cosa che possa scoppiare sia la pace».
«Con lo stile dell’inside, ovvero della giustapposizione di diversi frammenti, abbiamo creato una doppia immagine: i bambini che giocano e i bambini che muoiono a causa della follia della guerra», spiega Walter Contipelli del collettivo artistico Orticanoodles: «nell’opera, il movimento del girotondo unisce il sorriso gioioso e spensierato dei bambini, simbolo dell’innocenza e dell’infanzia, ai frammenti di vite spezzate dalle bombe e di quello che resta: i loro corpi infranti che cantano nell’aria».
«A 80 anni di distanza dalla strage dei piccoli martiri di Gorla, questo murale ricorda che le vittime della guerra sono, sempre più, civili innocenti e bambini, come nel caso di questa tragedia che colpì il nostro quartiere, segnando per sempre la storia di Gorla e di tutta Milano», conclude Simone Locatelli, presidente del Municipio 2: «ma può anche portare a ragionare sulle azioni da compiere per costruire un mondo di pace, in cui ogni bambino possa crescere sereno, libero dalla paura e dall’odio, in questo simbolico girotondo, qui rappresentato. Per far sì che un giorno, e ogni giorno, tutti possano dire: Ecco la pace».