Sguardi indipendenti a confronto: Maria Ronchini e Monica Cattarossi in concerto - Atelier Musicale 2024/2025

© Fabiana Toppia Nervi
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Sabato26Ottobre2024

Sabato 26 ottobre 2024 si svolge a Milano il quarto concerto della trentesima edizione dell'Atelier Musicale, la storica rassegna in bilico tra jazz e classica contemporanea organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio e cominciata con la stagione 1993/1994.

Alle ore 17.30, l’auditorium Di Vittorio della Camera del Lavoro di Milano (corso di Porta Vittoria 43) ospita il duo composto da Maria Ronchini e Monica Cattarossi. La prima è una violista che svolge un’intensa attività solistica e cameristica a livello internazionale, valorizzando le caratteristiche espressive del suo strumento attraverso l’esecuzione e la ricerca del più diversificato repertorio. La seconda è, invece, una specialista assoluta nell’ambito della musica da camera e dell’accompagnamento ed è stata invitata a suonare nei più importanti festival internazionali.

Maria Ronchini e Monica Cattarossi propongono l’accostamento di due scuole - quella ungherese-magiara e quella britannica - che nel secolo scorso hanno evidenziato una decisa indipendenza dalle grandi correnti della musica novecentesca. Spiccano i nomi di compositori che hanno raggiunto la fama, come György Ligeti e Benjamin Britten, ma anche George Enescu, straordinario autore romeno non conosciuto come merita, e poi Zoltan Kodaly, il cui nome è spesso associato a Bartok per gli studi sul folklore magiaro. E, ancora, una figura carismatica come György Kurtág, nato in Romania da genitori ungheresi e tuttora in attività, quindi Franck Bridge, il maestro di Britten, e, infine, quella Rebecca Clarke divenuta oggi una figura centrale nella storia musicale al femminile.

Il concerto mette in luce, in particolare, la viola, strumento dalla non ricca letteratura, nonostante nel Seicento venisse paragonato alla voce umana, di cui sono in repertorio pagine di assoluto rilievo, per non dire di riferimento, e che verrà ascoltato in solo e soprattutto nel suo rapporto con il pianoforte. In sostanza va in scena un altro Novecento, che guarda in maniera indiretta ai viennesi, al neoclassicismo stravinskiano e, tranne qualche eccezione, anche al rigore seriale di Darmstadt, mantenendo sempre viva una forte componente lirica, che spesso emerge proprio dalla sonorità vocale della viola.

Biglietti: ingresso 10 euro, con tessera ordinaria (5 euro) o di sostegno (10 euro). Per info e prenotazioni 348 3591215 o 02 5455428.

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