Quello che vedete non è né cibo, né arte, mostra collettiva dedicata a Daniel Spoerri

Indagando le pratiche di controllo del corpo, luogo di volontà, Leda Bourgogne esplora il tema dell’auto-difesa e dell’auto-controllo. Le sue opere, contrapposte per materiali, riflettono un andamento tra stress e distress, rappresentando un percorso di liberazione e riappropriazione dell’identità attraverso contrazione, concentrazione e catarsi.

Nebojsa Despotovic si appropria degli anfratti misteriosi della memoria per celebrare la pittura come narrazione intima e personale. Le sue opere, caratterizzate da atmosfere espressionistiche, esplorano la quotidianità degli oggetti di Spoerri, creando un nesso tra realtà e soggetto in cui le figure si collocano sul fragile confine tra ciò che è vero e la deformazione estetica del ricordo.

Le opere di Malte Zenses ampliano il vocabolario della pittura astratta e del nuovorealismo, integrando ricordi e luoghi in codici astratti. Le sue immagini creano un’armoniatra personale e impersonale, accompagnando lo spettatore in un percorso di riflessione. La sua poetica esplora memoria e oblio, offrendo un’educazione al ricordo e alle sensazioni che ancorano gli uomini alla realtà e alla vita.

Sul segno del gesto artistico di Spoerri, che consisteva nell’attingere da ciò che è reale per agire nella sua rielaborazione estetica trasformando inevitabilmente l’oggetto in altro, la narrazione della mostra è infatti costruita attraverso una tensione reciproca tra due dimensioni: l’immanente, il reale (quel luogo in cui la trasformazione avviene) e l’alchemico, l’oltrereale (quel luogo fisico e metaforico che si crea dopo l’alterazione della materia). Le differenti visioni poetiche degli artisti si intrecciano creando un dialogo su questa tensione impossibile tra la realtà e la sua trasformazione e trasfigurazione, tuttavia pur sempre e inevitabilmente legata alla realtà. Lo spazio della mostra è quindi uno spazio senza limiti e confini definiti (se non quelli,naturali, delle opere) in cui questa indagine sul cibo si intreccia alla sua memoria e al suo processo di trasformazione.

L'inaugurazione con cocktail è fissata per le ore 18.30 di martedì 29 ottobre. La mostra è poi visitabile fino a venerdì 31 gennaio dal martedì al sabato nei seguenti orari di apertura: dalle ore 11.00 alle 13.00 dalle 14.00 alle 19.00. L'ingresso è gratuito, per info 02 99262529.

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