My Best Family, mostra di Meriem Bennani

Al piano terra, Sole crushing è una grande installazione meccanica che anima centinaia di infradito in un balletto-sinfonia-rivolta e una composizione musicale. La colonna sonora è stata composta in collaborazione con il produttore Cheb Runner. Questo complesso sistema cinetico è concepito come un arcipelago di gruppi polifonici in cui una moltitudine di ciabatte è disposta in diverse conformazioni: due orchestre, due sculture a spirale e un’isola centrale. Ogni oggetto è collegato a un sistema pneumatico che lo rende mobile, vivo e respirante e a una superficie caratterizzata da vari materiali che, come in uno strumento a percussione, amplifica il suono dell’elemento che la colpisce. Questo spazio ludico e organico evocha stati di catarsi generale, eventi caotici o rituali collettivi strutturati come le performance musicali di Daqqa Marrakchia in Marocco, architetture destinate all’intrattenimento come gli stadi, condizioni di delirio o allucinazione e forme di protesta. Sole crushing può anche essere interpretato come una traduzione contemporanea del Duende, la forza ampiamente riconosciuta e tuttavia inspiegabile, incarnata dal flamenco, dalle corride e dalle antiche ballate sull’amore e sulla morte tipiche della tradizione spagnola. 

Il primo piano del Podium ospita un’ambiente simile a una sala cinematografica per proiettare For Aicha, un nuovo film d’arte diretto da Orian Barki e Meriem Bennani e realizzato con la produzione creativa di John Michael Boling e Jason Coombs. Ambientato tra New York e Casablanca, in un mondo popolato da animali antropomorfi e sospeso tra realismo, autobiografia e finzione, questo lavoro è il culmine di un lungo processo creativo che fonde i linguaggi del documentario e dell’animazione 3D.

For Aicha segue Bouchra, una regista marocchina di 35 anni che vive a New York. Il personaggio dalle sembianze di sciacallo è raccontato mentre scrive un film autobiografico che affronta l’impatto che la sua omosessualità ha avuto su sua madre Aicha, uno sciacallo cardiologo che vive a Casablanca. La storia mescola la finzione -il film di Bouchra all’interno del film - con un adattamento di conversazioni registrate tra Bennani e sua madre. Con tenerezza e umorismo, sia la Bouchra regista che la Bouchra immaginaria cercano di comprendere le sfumature dell’amore e del dolore nel rapporto madre-figlia per poter proseguire con le loro vite.

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