Mercoledì 6 novembre 2024 alle ore 18.30 a Milano nella sede di Artcurial (corso Venezia 22) si tiene la presentazione del volume Russell Page: l’educazione di un giardiniere.
L’appuntamento è aperto gratuitamente al pubblico e vede Emanuela Rosa Clot, direttrice di Bell'Italia e Gardenia, in dialogo con Cristiana Ruspa, architetta paesaggista, e Giuseppe Chigiotti, architetto e autore di numerosi libri e saggi sulla storia del design, introdotti da Emilie Volka, direttrice di Artcurial in Italia. L’incontro è occasione di riflessione sul ruolo del giardino contemporaneo come dialogo tra arte, natura e cultura.
Russell Page: l'educazione di un giardiniere, pubblicato per la prima volta nel 1994, è ancora oggi un punto di riferimento per i cultori dei giardini di tutto il mondo. L’autore svela tecniche botaniche e il suo approccio artistico alla progettazione dei giardini, rendendo il volume indispensabile per appassionati, professionisti e chiunque riconosca il legame essenziale tra uomo e natura.
Attraverso le parole di uno dei più acclamati garden designer del secolo scorso, il lettore viene introdotto alla cultura e alla storia del giardino tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Grazie alla sua formazione pittorica, Russell Page concepisce gli spazi come vere e proprie opere d’arte, equilibrando armoniosamente masse, colori, texture e materiali naturali. Questo approccio rende il testo essenziale per chiunque voglia comprendere l'essenza del giardino come espressione creativa.
Russell Page (1906-1985) inizia a dedicarsi al giardinaggio fin da bambino: da adolescente, durante le vacanze estive, lavora in molti giardini. Riceve un’istruzione come pittore, percorso che gli sarà molto utile, nel Lincoshire e poi si trasferisce a Parigi dove conosce André de Vilmarin, la cui famiglia commerciava in semenze e piante da circa 200 anni. Tra i due nasce una collaborazione e iniziano a dedicarsi all’arte dei giardini. Nel 1932 Page torna in Inghilterra, dove per dedicarsi completamente alla progettazione di giardini, collaborando per un periodo con un altro famoso paesaggista inglese, Jeoffrey Jellicoe.