Dal 26 ottobre al 27 novembre 2024 è aperta al pubblico presso l'Opificio della Fotografia di Milano (via Niccolò Jommelli 24) la mostra fotografica Corpi simultanei, personale di Roberto Manfredi a cura di Federicapaola Capecchi.
La mostra propone un percorso visivo che esplora la dinamicità del vivere moderno attraverso una sperimentazione che richiama il simultaneismo e l’indagine futurista della frammentazione del tempo e dello spazio. È una fotografia che è sintesi di molteplici momenti, ognuno dei quali sembra vibrare all'unisono con gli altri. In questa fusione di architettura, paesaggio, corpi e spazio, l'immagine supera la staticità della singola inquadratura, portando chi guarda in una dimensione temporale ed emotiva simultanea e fluida.
Roberto Manfredi crea una scena vibrante, quasi fosse pervasa da un'unica energia. Nelle sue fotografie l'architettura sfuma e si dissolve in una trama eterea, suggerendo uno spazio in costante mutamento. La solidità delle forme si perde in un dinamismo che le rende quasi immateriali, come un'eco visiva di una realtà inafferrabile. La massa indistinta di persone appare come una fusione organica, una moltitudine mai rappresentata come una folla anonima, ma come un'entità coesa e potente. I singoli individui sembrano fondersi in un unico corpo collettivo. In Corpi simultanei la moltitudine diventa un blocco compatto di energia e vitalità, una forza collettiva che dà vita e senso allo spazio circostante.
Roberto Manfredi usa la sovrapposizione di più scatti per creare un’immagine che trascende il momento singolo e cattura un flusso temporale. La sua metodologia prevede la fusione di diversi scatti realizzati da posizioni e angolazioni leggermente differenti. La tecnica usata combina vari livelli di immagini usando stacking, mediana e media e dà vita ad un insieme fluido di impressioni, una costruzione stratificata, che è un’eco della visione futurista del movimento, una somma di attimi. L’influenza, inoltre, dell’Impressionismo, del Puntinismo e di altre correnti pittoriche emerge nella sua volontà di scomporre e ricomporre l’immagine. Le fotografie esposte in medio e grande formato, da un lato sono un vero e proprio cammeo dedicato a tre processioni religiose siciliane - Il Gioia/Festa dell’Uomo vivo di Scicli, La processione degli incappucciati di Enna e Il Cristo alla Colonna nel giovedì santo di Ispica -, dall’altro rappresentano il culmine di una sperimentazione che offre un’interessante visione e percezione della collettività.
L'inaugurazione è fissata per le ore 18.30 di sabato 26 ottobre. La mostra è poi aperta al pubblico a ingresso gratuito fino a mercoledì 27 novembre, dal mercoledì al sabato in orario 15.30-19.30. Il venerdì e il sabato, previa prenotazione via email, sono in programma visite guidate a cura della curatrice.