Il ritmo contagioso di Chic Show di Emílio Domingos e Felipe Giuntini è la proposta cinematografica di mercoledì 6 novembre alle 17.00. Il documentario rivive il percorso dello Chic Show, festa che ha segnato la cultura nera a San Paolo negli anni '70 e '80. Epicentro del funk, soul, rap e pagode, l'evento ha accolto artisti iconici come Tim Maia, Gilberto Gil e addirittura James Brown, divenendo un simbolo della scena musicale e culturale cittadina. A seguire, alle 19.00, una coproduzione Brasile-Italia-Francia: A queda docéu di Eryk Rocha e Gabriela Carneiro da Cunha, documentario tratto dall'omonimo libro, frutto di 30 anni di lavoro dello sciamano Davi Kopenawa Yanomami, uno dei principali leader indigeni nel mondo, e dell'antropologo francese Bruce Albert. Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2024 e parlato principalmente in lingua yanomami, il film porta con sé una riflessione schietta sul modello di predazione diffusa sui popoli e sul pianeta, oltre a immagini inedite della festa Reahu tenuta in onore del grande sciamano e suocero di Davi Kopenawa. Da questa importante cerimonia Kopenawa trae la sua diagnosi, il suo avvertimento e il suo invito ad una trasformazione urgente. Altre emozioni, alle 21.15, con il lungometraggio O Mensageiro di Lucia Murat, che racconta la storia di Vera, incarcerata durante la dittatura militare, e un giovane soldato che, in mezzo alla brutalità del regime, sviluppa un legame emotivo inaspettato con la madre della donna incarcerata. Sarà proprio questa connessione a illuminare momenti dell’umanità in mezzo agli orrori della repressione. Èstato eletto Miglior Film al Working in Progress Guadalajara, in Messico, e ha vinto otto premi (tra cui quello per la Miglior Fiction) al primo Festival Internacional de Cinema de Paraty. Oltre a dialogare col pubblico in sala, la regista Lucia Murat partecipa all'incontro Cinema como expressão da sobrevivência / Il cinema come espressione di sopravvivenza, sempre mercoledì 6 novembre, alle 12.30, presso l'Università Statale di Milano (sala dell'Ex Biblioteca di Iberistica, Dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni, piazza Sant'Alessandro 1); con introduzione di Vincenzo Russo e Marianna Scaramucci, l'evento è a ingresso libero e si tiene in linguaportoghese.
L'ultimo giorno di Agenda Brasil 2024, giovedì 7 novembre, si apre con Vidas Partidas di Marcos Schechtman, alle 17.00. Il dramma affronta il problema della violenza di genere, approfondendo la tragica trasformazione di una relazione amorosa. Alle 21 vengono proclamati i vincitori dell’undicesima edizione del festival. In seguito Levante di Lillah Halla, chiude la mostra: la trama di questa coproduzione tra Brasile, Francia e Uruguay tocca il tema dell'aborto partendo dal dilemma di una promettente giocatrice di pallavolo che vive una gravidanza indesiderata. L'opera ha ricevuto riconoscimenti come il Fipresci Cannes 2023 e il Premio della Giuria al Bergamo Film Meeting 2024.