La geometria e la compassione, mostra di Ferdinando Scianna

Ferdinando Scianna, Ho Chi Minh Ville, Vietnam, 1993
Centro Culturale di Milano Cerca sulla mappa
DA Giovedì14Novembre2024
A Sabato18Gennaio2025

Dal 14 novembre 2024 al 18 gennaio 2025 gli spazi espositivi del Centro Culturale di Milano, in largo Corsia dei Servi 4 a Milano, ospitano la mostra La geometria e la compassione di Ferdinando Scianna, uno dei fotografi italiani più autorevoli a livello internazionale, noto per la capacità di incidere profondamente la realtà attraverso le sue opere fotografiche.

Curata a quattro mani dallo stesso autore insieme a Camillo Fornasieri, patrocinata dal Comune di Milano e da Regione Lombardia, la mostra è composta da 60 opere fotografiche in bianco e nero Original Print che offrono l'opportunitò di approfondire il pensiero originale dell’autore siciliano sulla condizione umana e sulla sua fotografia come dimensione identitaria con il mondo. Un’esposizione dalla grande potenza espressiva che trova la sua genesi nella decisione di Scianna di accogliere l'invito dell’amico Giovanni Chiaramonte, pochi mesi prima della sua scomparsa nell’ottobre 2023, di realizzare una sua mostra che fosse una meditazione sul tema del dolore.

Le immagini selezionate per la mostra raccontano di realtà note ma che spesso non si vogliono guardare, momenti che Scianna ha incontrato nel suo percorso e che ha voluto trattenere e condividere. Immagini che riflettono la sua ricerca fotografica e colgono con caparbietà e passione frammenti del reale con una precisa autenticità storica. Durante i suoi reportage, le immagini sono testimonianza di un approccio alla fotografia sempre intimamente legato alla vita stessa: un racconto che cerca di dare voce al dolore e all'ingiustizia, ma anche al desiderio umano di felicità che persiste nonostante tutto.

Ferdinando Scianna nel corso degli anni ha sentito crescere dentro di sé l'esigenza di esprimere, in una letteratura ibrida di immagini e parole, la sua complessa relazione con la realtà e con sé stesso. Proprio per questa ragione, per la mostra ha scritto numerosi testi che riflettono sugli incontri che ha vissuto nel corso della sua carriera: le immagini esposte al Centro Culturale di Milano, provenienti da paesi come Etiopia, Sudan, Bangladesh, India, Vietnam, Stati Uniti, Italia, Francia, America Latina e Libano, rappresentano volti e situazioni che hanno lasciato un’eco profonda nell’animo dell’autore.

La mostra La geometria e la compassione e il libro associato sono organizzati in otto capitoli, ognuno dei quali esplora temi come miseria, malattia, catastrofi, violenza, emigrazione, emarginazione, solitudine e, infine, la morte. I diversi capitoli raccolgono le parole e le immagini che hanno dato forma agli incontri vissuti da Scianna, offrendo una visione profonda e toccante del mondo e delle sue contraddizioni.

Con questa mostra Ferdinando Scianna si riavvicina ad alcuni dei suoi reportage e alla sua ricerca fotografica, ricordando il periodo in cui conobbe lo scrittore Leonardo Sciascia, col quale strinse una profonda amicizia e realizzò diverse collaborazioni, a partire dal libro Feste religiose in Sicilia del 1965, che gli valse il Premio Nadar l’anno successivo. Fu proprio Sciascia a incoraggiarlo a continuare a fotografare la sua Sicilia, persone, volti, feste religiose e popolari, nonché il primo a spingerlo a unire la sua fotografia con la scrittura, la parola come un luogo che accoglie il mistero del mondo attraverso la fotografia. 

La mostra di Scianna è seguita da un'altra esposizione nella Sala Erculea del CMC, intitolata Salvare l'ora, aperta al pubblico dal 21 novembre 2024 al 18 gennaio 2025 e che presenta 70 Polaroid e 70 Haiku realizzati da Giovanni Chiaramonte negli ultimi anni della sua vita. L'intento non è di mettere a confronto i due artisti, ma di celebrare l'amicizia e il dialogo tra due grandi fotografi che si sono confrontati sui temi più profondi e radicali dell'esistenza.

La mostra è visitabile da martedì a venerdì in orario 9.30-13.00 e 14.30-18.00, sabato e domenica in orario 15.00-19.00; è chiusa tutti i lunedì e nei giorni 24, 25, 26, 31 dicembre 2024 e primo gennaio 2025. Biglietti: intero 10 euro; ridotto 7 euro per studenti, scolaresche e over 65. Per info 02 8645562.

Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943) ha una longeva e straordinaria attività di photoreporter e autorialità di reportage che lo ha portato ad essere il primo italiano membro della storica Agenzia Magnum, presentato nel 1982 proprio da Chartier-Bresson. Dal 1987 alterna al reportage e al ritratto, la fotografia di moda e di pubblicità con successo internazionale.

Jorge Luis Borges, Milan Kundera, Roland Barthes, John Lennon, Monica Bellucci, Henri Carthier-Bresson, Martin Scorsese tra i tanti ritratti particolarissimi e intensi di intellettuali e artisti.

Trasferitosi dalla Sicilia a Milano negli anni Sessanta, diventa figlio della metropoli milanese a tutti gli effetti. Attento alla cultura intrattiene anche un’attività critica e giornalistica su temi di fotografia e di comunicazione. Esposto in loghi e musei di diversi paesi del mondo, con una bibliografia piuttosto sterminata.

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