Consumi culturali a Milano: i libri secondi solo alle partite di calcio

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Milano, 06/11/2024.

Cresce il peso dei consumi culturali nel Comune di Milano, sia in assoluto sia come percentuale della spesa nazionale. Nel 2023 sul territorio sono stati spesi 790,2 milioni di euro includendo anche gli eventi sportivi (più 44%), 491 milioni di euro senza (più 33% a Milano rispetto al 2022, contro una media nazionale del più 20%). I numeri risentono della fine di tutte le restrizioni a spettacoli e raduni avvenuta nel 2023, dopo l’epidemia di Covid.

Rispetto al totale nazionale e al netto degli eventi sportivi, a Milano, dove risiede il 2,3% della popolazione nazionale, si concentra il 13% della spesa e l’8% del pubblico. Mentre è stabile la percentuale del pubblico milanese sul totale, quello della spesa è cresciuto di un punto percentuale rispetto al 2022 e di 5 punti percentuali rispetto al 2019. Nel conteggio è esclusa la spesa in acquisto di musica e cinema registrato, i videogiochi, gli ingressi ai musei diversi da quelli comunali.

Questi sono i dati principali dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (Aie) per BookCity sui consumi culturali nella città di Milano, realizzato in collaborazione con Siae e Sistema Bibliotecario della città di Milano e presentato il 6 novembre 2024 nella Sala Weil Weiss della Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano in un evento frutto della collaborazione tra Aie, Comune di Milano (Assessorato Cultura) e la stessa BookCity Milano.

La spesa per l’acquisto di libri a stampa di narrativa e saggistica nei canali trade (libreria, online e grande distribuzione) è pari a 170 milioni di euro, superata solo dagli introiti degli eventi calcistici pari a 191 milioni (lo scorso anno addirittura i libri superavano il calcio). Seguono i concerti pop, rock e di musica leggera con 168 milioni, le discoteche con 62, le mostre con 48 milioni, il teatro lirico con 33 milioni, il teatro di prosa con 29 milioni, il cinema di sala con 26 milioni, altre forme di spettacolo con 14 milioni, il teatro di rivista e musical con 12 milioni, concerti di musica classica con 7 milioni, balletto con 6 milioni, manifestazioni fieristiche con 4 milioni, altri sport con 3 milioni, parchi divertimento con 2 milioni.

Per quanto riguarda il mondo del libro, le librerie sul territorio sono 180, 17 in più del 2019 e pari al 7% del totale nazionale. Gli utenti del Sistema Bibliotecario sono 86.700, in netta crescita non solo rispetto ai 75.600 dell’anno precedente, ma anche rispetto al dato pre-Covid del 2019, pari a 85.200. Al 60% sono donne, al 62% laureati (o titolo superiore). Il 67% degli iscritti si reca in biblioteca almeno una volta al mese. Si va in biblioteca per i prestiti (38%), ma anche per consultazione (29%), presentazioni (18%), corsi (13%), attività rivolte ai bambini (11%), finalità di studio e ricerca (10%), partecipazione a gruppi di lettura (9%).

«È una grande responsabilità, oltre che una grande soddisfazione, vedere Milano crescere ogni anno e confermarsi capitale italiana della cultura», afferma l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi. «Il dibattito culturale, sempre molto vivace nella nostra città, trova spazio oggi a BookCity con la presentazione di questa ricerca di Aie che per la prima volta coinvolge il sistema bibliotecario civico ed è davvero utile per orientare le politiche culturali cittadine. I dati riportati, che sono molto positivi, ci confermano la bontà del metodo che questa Amministrazione porta avanti, con i propri istituti, le proprie biblioteche, e insieme a tutta la rete di soggetti pubblici e privati della città».

«Milano ha fatto un nuovo balzo in avanti nei consumi culturali confermando e anzi incrementando la sua leadership sul territorio nazionale», spiega il presidente di Aie Innocenzo Cipolletta: «l’inserimento da quest’anno delle biblioteche all’interno della nostra ricerca dice inoltre che l’incremento riguarda anche i comportamenti diversi dalle spese private. Confermiamo anche quest’anno l’intenzione di arricchire e rendere sempre più completo questo importante strumento a servizio di chi pianifica le politiche culturali sul territorio».

«Più che positivi i dati presentati dall'Associazione Italiana Editori sui consumi culturali che definiscono ancora una volta Milano capitale dell'editoria italiana, non solo per la presenza di grandi gruppi editoriali ma per una partecipazione sempre maggiore e sempre più attenta dei cittadini», commenta Piergaetano Marchetti, presidente dell'Associazione BookCity Milano: «specchio di questi dati è anche il numero elevato di incontri all'interno del palinsesto di BookCity Milano 2024, manifestazione dedicata al libro, sempre più diffusa sul territorio e partecipata».

«Milano è il melting pot dell’editoria italiana», conclude Stefano Mauri, presidente di BookCity Milano 2024: «più del 90% dei bestseller vengono pubblicati da case editrici con sede a Milano o che fanno capo a gruppi milanesi. Chiunque lo può constatare guardando le classifiche. Questo non sarebbe possibile se non ci fosse una popolazione particolarmente attenta all’offerta culturale e allo stesso tempo pragmatica. Milano sa elaborare e dare una veste e diffusione nazionale a opere provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. Non a caso è su questo humus culturale, con una vastissima partecipazione di tutti gli attori, che è fiorita BookCity, la cui tredicesima edizione è in programma da lunedì 11 a domenica 17 novembre 2024».

L’indagine completa è disponibile sul sito www.aie.it.

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