Luoghi del Cuore Fai 2024/2025: la classifica provvisoria dei più votati in Lombardia

Il dodicesimo Luogo del Cuore della classifica provvisoria è il Liceo Classico Severino Grattoni - Iis Galilei di Voghera (Pavia).Fondato nel 1861, il Regio Ginnasio è divenuto sin dagli inizi un punto di riferimento per la cultura cittadina, connettendo in modo proficuo storia ed educazione. L’istituzione è intitolata alla figura di Severino Grattoni (1815-1876), architetto già noto per la progettazione del traforo del Frejus, il cui busto posizionato all’ingresso dell’edificio accoglie gli studenti tutte le mattine. Di grande pregio sono gli strumenti scientifici d’epoca conservati nelle aule di chimica e fisica. L’architettura del plesso scolastico, in stile neoclassico, evoca il gymnasion delle antiche città greche, luoghi dove i giovani potevano occuparsi di letteratura, filosofia e sport. A sostegno della candidatura di questo luogo si schiera il comitato I Severini, composto da alunni attuali, ex studenti e insegnanti, che sottolinea l’importanza di tutelare la storica sede del liceo classico attraverso interventi di manutenzione e riqualificazione degli spazi esterni, nonché la riorganizzazione espositiva degli strumenti scientifici di laboratorio.

Torna a essere votata Villa Arconati a Castellazzo di Bollate (Milano), già vincitrice nel 2004 della seconda edizione del censimento. Oggi divisa tra il Comune di Bollate e la Fondazione Augusto Rancilio, fu la più imponente dimora gentilizia dello Stato di Milano fino alla costruzione della Villa Reale di Monza. Sorta con un primo nucleo a inizio Seicento per volere del maggior proprietario terriero della zona, il marchese Guido Cusani, esattore delle tasse per conto del governo spagnolo, passò poi poco dopo a Galeazzo Arconati, uomo colto, collezionista tra l’altro di disegni e taccuini di Leonardo, che la ingrandì ed arricchì, dando forma anche al giardino, presto celebre per i suoi giochi d’acqua e la grande voliera. Un nuovo ampliamento fu realizzato nel Settecento dal pronipote Giuseppe Antonio, che chiamò inoltre intorno al 1750 i fratelli Galliari, scenografi del Teatro alla Scala, incaricati di decorare il soffitto del salone del piano nobile con un grandioso affresco a tema mitologico. Sul finire del secolo scorso era andata incontro a un periodo di declino: nel 1989 tutti i suoi arredi erano stati venduti all’asta, con la conseguenza che l’enorme edificio, rimasto completamente vuoto, non riuscì a trovare una nuova destinazione d’uso. Sede di eventi culturali, la villa viene nuovamente votata affinché ne venga completato il recupero e sia sempre più valorizzata.

La classifica provvisoria dei Luoghi del Cuore più votati della Lombardia (tutti quelli che finora hanno ricevuto più di 1000 voti) si chiude con il Campanile della Basilica di Desio (Monza e Brianza). L’imponente torre a base quadrata, connotata da archetti pensili e aperture a sesto acuto, due elementi tipici dell’architettura gotica, dovrebbe risalire al XV secolo anche in base a fonti archivistiche. Nel tempo ha subito certamente svariate modifiche, dalla rimozione di una trifora avvenuta nel 1830, all’abbattimento della guglia per far spazio agli archi che sostengono le campane. Queste ultime vengono tutt’oggi suonate manualmente dal Gruppo Campanari della Basilica di Desio, mantenendo viva l’antica tradizione tramandata per generazioni. La raccolta voti al censimento I Luoghi del Cuore è promossa per preservare il più antico monumento della città e farne conoscere la storia centenaria.

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