Sono nove i film internazionali che compongono la sezione Concorso pubblico giovane di Piccolo Grande Cinema 2024 e che hanno a tema il mondo dei giovani, dell’adolescenza, della crescita ma anche del confronto con le famiglie, i genitori e gli adulti: oltre all'appena citato Victoria Must Go di Gunnbjörg Gunnarsdóttir, ci sono il film di animazione lussemburghese A Boat in the Garden di Jean-François Laguionie; Banana Boat del regista lettone Kristaps Brize; Guardians of the Formula di Dragan Bjelogrlić, coproduzione balcanica in anteprima italiana; Jippie No More! dell'olandese Margien Rogaar, anch'esso in anteprima italiana; il finlandese Once Upon a Time in a Forest di Virpi Suutari; Retro Therapy della regista bretone Elodie Lélu; The Major Tones dell’argentina Ingrid Pokropek; e il film di animazione in stop motion 2D Living Large della ceca Kristina Dufková.
Non manca poi il concorso per cortometraggi Video Killed the Radio Star; riservato ad autrici e autori under 35, che vede in gara undici corti di produzione nazionale che hanno come soggetto il tema del rapporto tra cinema e musica. L'appuntamento è al Cinema Arlecchino martedì 12 novembre alle 19.00 con i seguenti titoli: Can’t Catch Me di Filippo Gitti; Delacroix di Ernesto Caponigro; Il silenzio parla di Ping Ren; Luganda di Matteo Grossi; Memories of an Infinite Yoghurt di Gabriele Unown Artist Nanni; Non mi riconosco di Alessandro Giarelli; Parlami d’amore, Mariù di Chiara Piredda; Tobias Sonata di Filippo Janez Bertoni; Un abbraccio di Ginevra Bruscino; Un fiore per coltello di Bianca Vecchi; Una dolce avventura di Claudia Nisi e Weiya Yang.
La rassegna Guerra Fredda: la stagione del grande inganno si articola su sette film, realizzati tra il 1949 e il 2011, che meglio di tutti hanno saputo raccontare alcune fasi di questo delicato e drammatico periodo che ha caratterizzato la storia mondiale dal 1947 al 1989. Spazio quindi a Il terzo uomo (The Third Man) di Carol Reed (1949), con il grande Orson Welles; Uno, due, tre! (One, Two, Three) di Billy Wilder (1961); Sette giorni a maggio (Seven Days in May) di John Frankenheimer (1964), con Burt Lancaster e Kirk Douglas; Chiamata per il morto (The Deadly Affair) di Sidney Lumet (1967); Another Country - La scelta (Another Country) di Marek Kanievska (1984), con Colin Firth e Rupert Everett; il film premio Oscar Le vite degli altri (Das Leben der Anderen) di Florian Henckel von Donnersmarck (2006); e La talpa (Tinker Tailor Soldier) di Tomas Alfredson (2011), con Gary Oldman.
oppure