Venerdì 15 e domenica 17 novembre 2024, rispettivamente alle ore 20.00 e alle ore 16.00, la stagione dell'Orchestra Sinfonica di Milano prosegue, sul palco dell’Auditorium di Milano (largo Mahler), con con il debutto di Kiron Atom Tellian, giovanissimo talento del pianoforte, sotto la guida di Emmanuel Tjeknavorian: due talenti straordinari che fanno 50 anni in due.
Kiron Atom Tellian è una forza della natura: nato a Vienna nel 2022, ha iniziato a studiare pianoforte all'Università di Vienna alla tenera età di sette anni, debuttando con l'orchestra all'età di nove. Attualmente continua i suoi studi presso la Juilliard School di New York, sotto la guida di Sergei Babayan. Il giovane talento austriaco nell'ottobre 2023 ha vinto il Gran Premio nell’ambito dell’Alexei Sultanov Memorial Discovery Prize, nonché i premi per la migliore esecuzione di una Mazurka e di uno Studio di Chopin al primo Concorso Internazionale Chopin di Nashville. Al suo fianco il direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano, Emmanuel Tjeknavorian, 29 anni, che a sua volta respira musica fin da quando è in fasce, grazie al padre, il grande compositore Loris Tjeknavorian, e la madre pianista.
Tellian e Tjeknavorian suonano insieme il Concerto n. 1 per pianoforte di Frydryk Chopin. Sul palco, dunque, il vigore di due ventenni unito alla sapienza della tradizione di cui fanno parte, per l’interpretazione di una pagina sinfonica composta da Chopin all’età di 20 anni, nel 1830, un anno cruciale per i moti rivoluzionari che avrebbe portato disordini anche a Varsavia. La prima esecuzione assoluta del Concerto in Mi minore, che coincide con l'ultima esibizione in pubblico di Chopin prima della sua partenza dalla Polonia, si svolse al Teatro Nazionale di Varsavia l'11ottobre 1830. Una sorta di addio alle scene polacche, perché dopo quel periodo Chopin si sarebbe rifugiato a Parigi.
Apre l’impaginato un altro brano sinfonico che affonda le sue radici nel tumultuoso periodorivoluzionario dei primi decenni dell’Ottocento, la Marcia Rákóczi, molto probabilmente compostada Nikolaus Scholl nel 1820 ed evolutasi nel corso del XIX secolo in Ungheria da marcia popolarea simbolo nazionalista. Hector Berlioz la arrangiò per orchestra nel 1846, con una coda estesa (probabilmente ispirata a un dipinto di battaglia), e la incorporò ne La Damnation de Faust con una dedica a Liszt. Chiude il programma il Quartetto per pianoforte e archi n. 1 di Johannes Brahms orchestrato da Arnold Schönberg nel 1937 su spinta del direttore Otto Klemperer. Una composizione che avevaaffascinato molti nel XIX secolo, oltre a Schönberg, tanto che George Balanchine decise di inserirla in un suo balletto del 1966.
Biglietti (esclusi diritti di prevendita): intero 40 euro in platea e 30 euro in galleria; ridotto 30 euro in platea e 22 euro in galleria per over 60 e convenzioni; ridotto 20 euro in platea e 15 euro in galleria per under 35 e sostenitori. Per info 02 83389401.