Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo: installazione di Adrian Paci

© Jule Hering
Mudec - Museo delle Culture Cerca sulla mappa
DA Mercoledì27Novembre2024
A Domenica21Settembre2025

Dal 27 novembre 2024 al 21 settembre 2025 lo spazio Agorà del Mudec - Museo delle Culture di Milano (via Tortona 56) ospita l'installazione Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo di Adrian Paci, a cura di Sara Rizzo e Katya Inozemtseva.

Con le sue monumentali dimensioni e con i suoi molteplici spunti di riflessione, l'installazione occupa la grande vetrata dell’Agorà del Mudec, trasformata da chiaroscuri azzurro verdastri che evocano i colori del mare. L’intervento di Adrian Paci interpreta infatti come un grande specchio d’acqua lo spazio iconico progettato da David Chipperfield, la cui forma organica rimanda di per sé a un’onda. La texture di questi azzurri è quella dei retini tipografici delle immagini stampate sui giornali. Si tratta di immagini associate a notizie tragiche di naufragi che raccontano di vite spezzate nel tentativo di attraversare i mari.

Durante la ricerca preliminare sono state infatti consultate e impiegate diverse testate giornalistiche, italiane e internazionali, cartacee e digitali, per individuare notizie e immagini che potessero rispondere alle esigenze dell’artista nella costruzione visiva dell’opera. Le porzioni di mare presenti in queste fotografie di cronaca vengono ingrandite fino a cancellare ogni connotazione informativa e applicate sulle vetrate dell’Agorà, trasformandola in un grande acquario carico di tragedie implicite. Un intervento artistico - quello di Adrian Paci al Mudec - che sottolinea i limiti e l’impotenza dei media rispetto al peso tragico di tali esperienze.

Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo anticipa la mostra della primavera 2025 del Mudec, Travelogue: storie di viaggi, migrazioni e diaspore.

Adrian Paci, nato a Scutari, Albania, nel 1969, è un artista di fama internazionale che vive e lavora tra Milano e Shkodër.  Tra le sue mostre personali più significative si annoverano quelle al Jeu de Paume di Parigi, al Pac di Milano, al Mac di Montréal e al MoMA PS1 di New York. Ha partecipato a numerose biennali internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Sydney e Manifesta 14 in Kosovo. Le sue opere nascono come risposta a una ricerca di senso dettata da necessità interiori e come modo attivo di pensare la contemporaneità. Nel suo lavoro, che si nutre di una profonda familiarità con la storia dell’arte, convivono l’osservazione delle dinamiche sociali del presente, l’attenzione per la densità simbolica dei gesti e un interesse per le possibilità interpretative delle immagini.

Motivi centrali delle sue opere sono il viaggio, l’attraversamento, l’attesa, che è anzitutto aspettativa di futuro, e il rapporto con il luogo e il tempo dell’origine, che non sono tanto dimensioni alle quali tornare, quanto riferimenti profondi da portare con sé.
 
Quando Katya Inozemtseva e Sara Rizzo lo hanno invitato a concepire un intervento per l’atrio del Mudec in relazione alla mostra Travelogue, Paci ha subito pensato alla specificità di tale spazio. Il fulcro architettonico del museo è infatti un luogo progettato con estrema cura, che avvolge con le sue curve e invita a guardare verso l’alto, immersi nel ritmo luminoso e pacifico della grande vetrata. Paci desidera che il suo intervento sia delicato ma profondo, capace di integrarsi con le caratteristiche dell’Agorà e, al contempo, di operare un significativo spostamento di significato.

L'installazione Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo di Adrian Paci è visitabile a ingresso gratuito negli orari di apertura del Mudec: lunedì dalle 14.30 alle 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30; giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura). Per info 02 54917.

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