Insulae Aqua: Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano, mostra fotografica

Gianni Berengo Gardin, Linosa, 1991 © Gianni Berengo Gardin
Acquario Civico Cerca sulla mappa
DA Giovedì28Novembre2024
A Domenica19Gennaio2025

Dal 28 novembre 2024 al 19 gennaio 2025 presso l’Acquario Civico di Milano (viale Gadio 2) è allestita la mostra fotografica Insulae Aqua: Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano, promossa e prodotta dal Comune di Milano (Cultura) e Acquario Civico con ilsostegno della Fondazione Aedificante.

Il progetto Insulae Aqua, ideato e curato da Alessandra Klimciuk, è un elogio dell’isola, come dimensione fondante dello stare al mondo. Isola - dal latino insŭla - è una terra interamente circondata dall'acqua, che ne definisce un territorio distintamente delimitato e poco accessibile dall’esterno, in cui l’esperienza fisica dell’isolamento si unisce a quella lirica di uno sguardo sempre teso verso l’infinito. Nella sua dimensione metafisica e introspettiva, l’isola è immagine, simbolo, sogno e metafora del vivere contemporaneo. Insulae Aqua è un’indagine fotografica in ascolto del territorio e della comunità che abita la piccola e incontaminata isola di Linosa, luogo affascinante e magnetico dalle peculiarità paesaggistiche, geografiche e naturalistiche uniche, trionfo di complessità ambientale, biologica e vitale.

La mostra all’Acquario Civico di Milano presenta 63 opere fotografiche, tra cui un prezioso nucleo di 26 immagini in bianco e nero (di cui ben 24 inedite e mai esposte prima e molte vintage print), scattate nel 1991 a
Linosa da Gianni Berengo Gardin, e un reportage a colori di 37 scatti di Filippo Romano, realizzati espressamente per questo progetto tra il 2021 e il 2024.

Gianni Berengo Gardin, maestro indiscusso della fotografia internazionale, da sempre impegnato nel reportage sociale e civile, ha una sensibilità rara nel testimoniare il suo tempo con uno sguardo unico e una capacità narrativa condensati in rigorosi scatti in bianco e nero. Berengo Gardin approda a Linosa dal 24 al 26 dicembre 1991 per assistere a quello che lui stesso definisce «il Natale povero, ma vivente dell’isola di Linosa, la più piccola e la più lontana isola dalla madre patria. La più dimenticata d’Italia in mezzo al Mediterraneo». In soli tre giorni scatta 46 rullini, documentando l’umanità straordinaria di una comunità partecipata e attiva, che vive ladimensione fisica dell’isolamento con grande calore. Rigorose immagini in bianco e nero da cui emerge la suacapacità straordinaria di narrare e fotografare, con un metodo e uno sguardo distintivo, pervaso di umanità e sensibilità, che restituisce ritratti pieni di vita, scorci di vicoli abitati da bambini e composizioni di paesaggio e architettura.

Una straordinaria testimonianza del vivere altrove, dove il tempo sospeso crea un legame sottile con l’indagine fotografica che Filippo Romano - conosciuto a livello internazionale grazie anche a due partecipazioni alla Biennale di Venezia e famoso per i suoi documentari fotografici e reportage di architettura - realizza tra il 2021 e il 2024, oltre trent’anni dopo Gardin, espressamente per questo progetto. Questa indagine fotografica mette in dialogo il mare e l’identità materica di un’isola vulcanica con quella dei suoi abitanti. Un archivio visivo di una comunità che vive in simbiosi con la bellezza primordiale e aspra della natura estrema e rimane custode attenta di un ecosistema fragile, ma meravigliosamente vivo.

La narrazione dell’isola più remota e isolata d’Italia include una project room realizzata con la collaborazione di un gruppo di giovani linosani di nascita e di adozione. Splendide fotografie subacquee in bianco e nero, pietre basaltiche, licheni, regali del mare, quaderni di scuola, poesie e canzoni raccontano il legame ancestrale della comunità isolana con gli elementi di acqua e terra. Oltre a incarnare la suggestione e il valore simbolico di luogo lontano e appartato, di spazio discreto e protettivo, quasi paradisiaco, un’isola remota racchiude una comunità che il mondo tende a escludere, ma che in realtà vive secondo quella cultura del mare che da sempre fa dell’accoglienza il modello naturale di inclusione. Qui l’isolamento e l'accesso precario diventano la possibilità di conservare un’identità precisa, idonea ad affrontare le sfide della isolitudine. Biodiversità, sostenibilità, economia circolare sono tutte parole che compongono il vocabolario dettato dalla specificità geografica dell’isola remota che, se regolato per preservare questo fragile ecosistema, permette di mantenere intatto il suo habitat prezioso.

La mostra è un’occasione unica per esplorare la dimensione esistenziale che accomuna quei lembi di terra circondati unicamente dal profondo blu, dove anche il modo di pensare assume le caratteristiche uniche del blue mind, sottolineando il legame primordiale e profondo tra l’uomo e l'acqua, che anche le neuroscienze confermano. Insulae Aqua è una ricerca multidisciplinare in progress sulle isole remote con un approccio di tipo community-based, e l’adozione di percorsi che sostengono il dialogo e l’integrazione tra diverse aree e discipline. Attraverso esperienze di workshop e residenza artistici, Insulae Aqua ambisce a diventare un hub culturale in ascolto del territorio e delle comunità che lo abitano, uniche e vere testimoni delle problematicità e specificità dei luoghi.

Il percorso espositivo è completato da un Public Program che propone incontri, conversazioni e visite guidate. Si parte giovedì 5 dicembre con Daria Bignardi, protagonista dell'incontro Isola, isolamento, isolitudine; sabato 14 dicembre alle 16.00 è la volta della vistita guidata In mostra con il curatore e Filippo Romano, mentre giovedì 16 gennaio alle 18.00 si tiene l'incontro con due fotografi Gianni Berengo Gardin e Davide Mengacci da titolo Linosa; infine domenica 19 gennaio alle 16.00 si chiude con una nuova vistita guidata In mostra con il curatore e Filippo Romano. Le due visite guidate prevedono il costo del biglietto d’ingresso all’Acquario Civico; gli altri due incontri si tengono nell’Auditorium al primo piano e sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Per i visitatori più piccoli è scaricabile, tramite Qr Code, una scheda ludico-didattica di Kids Art Tour.

La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso all'Acquario Civico (intero 5 euro, ridotto 3 euro), che è aperto dal martedì alla domenica in orario 10.00-17.30 (chiusura biglietteria ore 16.30); per info 02 88465750.

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