Milano, 05/12/2024.
È morto giovedì 5 dicembre 2024, nel giorno del suo ottantaquattresimo compleanno, l'ex sindaco di Milano Paolo Pillitteri. Chi volesse rendergli un ultimo saluto può farlo lunedì 9 dicembre 2024, quando viene aperta la camera ardente presso la Sala dell'Urbanistica di Palazzo Marino (ingresso piazza San Fedele, Milano), in orario 9.00-16.00; il funerale è invece in programma martedì 10 dicembre 2024 alle ore 11.00 presso la chiesa di Santa Maria del Suffragio (piazza Santa Maria del Suffragio, Milano).
In occasione dei funerali, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata di martedì 10 dicembre 2024, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese, e ha disposto l’esposizione della bandiera civica a mezz’asta nelle sedi comunali.
Nato a Sesto Calende il 5 dicembre 1939, Gian Paolo Pillitteri ha svolto da giovane l'attività di giornalista, critico cinematografico e animatore culturale. Laureato in Lettere Moderne, è stato un esponente del Partito Socialista Italiano di Bettino Craxi (di cui era anche cognato, avendo sposato la sorella Rosilde) tra gli anni Ottanta e Novanta.
Nel 1970 fu nominaato assessore alla Cultura del Comune di Milano (durante il suo mandato si ricorda lo storico impacchettamento del Duomo da parte dell'artista Christo) e rimase interrottamente nella Giunta milanese fino al 1980, ricoprendo anche le cariche di assessore con delega all'Edilizia Privata e con delega al Bilancio. Dal dicembre 1986 al gennaio 1992 Pillitteri è stato sindaco di Milano: in un periodo di grande fermento economico e culturale, durante il suo mandato ha promosso iniziative per affermare Milano come centro dell'industria e della creatività, rafforzando la posizione della città sul piano internazionale.
Nel 1992 Paolo Pillitteri fu coinvolto nell'inchiesta Mani Pulite: accusato di ricettazione di 500 milioni di lire, venne condannato in via definitiva per il reato di ricettazione, con una pena stabilita a 2 anni e 6 mesi dalla corte d'appello nel 1996.
Parallelamente alla sua lunga carriera politica, Pillitteri ha collaborato con diversi importanti quotidiani socialisti come l'Avanti! ed è stato anche condirettore del quotidiano L'Opinione delle libertà. Ha inoltre insegnato Storia del Cinema alla Libera Università di Lingue e Comunicazione e ha pubblicato diversi libri e saggi di argomento sia cinematografico, sia politico.
Ad annunciare la morte di Pillitteri, il figlio Stefano via social: «Ahimè devo annunciare a tutti quelli che gli volevano bene (e sono tanti) che mio padre Paolo Pillitteri ha scelto il giorno del suo 84° compleanno per salutarci per sempre. Ha avuto un'esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone».