Milano, 16/12/2024.
Fa quasi impressione pensare che nel 2018 e nel 2019 la annuale classifica che il Sole 24 Ore dedica alla qualità della vita era dominata da Milano: in entrambi gli anni il capoluogo lombardo era stabile in prima posizione, poi è arrivato il Covid-19 e nel 2020 la città meneghina è piombata in dodicesima posizione, per risalire al secondo posto nel 2021 e iniziare nuovamente scendere, confermando l'ottava posizione sia nel 2022, sia nel 2023.
Ora, nella classifica 2024 della qualità della vita, Milano perde ancora 4 posizioni ed è dodicesima. Chi invece fa un significativo balzo in avanti è Bergamo, per la prima volta in vetta alla gratuatoria (lo scorso anno era quinta, quello ancora precedente quattordicesima). Il podio delle città - o meglio delle province - dove si vive meglio è completato da Trento e Bolzano. Seguono altre due lombarde: in quarta posizione c'è la provincia di Monza e Brianza, anch'essa in continua ascesa dal momento che negli scorsi anni era rispettivamente nona e ventitreesima; in quinta fa capolino Cremona, con un balzo in avanti di ben 13 posizioni.
La top ten della qualità della vita 2024 prosegue poi, dalla sesta alla decima posizione, con Udine, Verona, Vicenza, Bologna e Ascoli Piceno. Le altre città lombarde in classifica sono Como e Lecco, rispettivamente undicesima e tredicesima, poi Brescia ventesima e Varese e Mantova rispettivamente alle posizioni 22 e 23. Ventinovesima e trentesima sono Lodi e Sondrio, quarantatreesima Pavia.
Tra le altre grandi città italiane spiccano inoltre il cinquantottesimo e cinquantanovesimo posto di Torino e Roma, entrambe sprofondate rispettivamente di 22 e 24 posizioni; Genova è al cinquantaquattresimo posto, Bari al sessantacinquesimo, Palermo al centesimo posto e Napoli penultima al centoseiesimo posto. Chiude la classifica Reggio Calabria.
L'indagine ha preso in esame un totale di 90 indicatori sull'anno 2023, suddivisi in sei macrocategorie tematiche, ciascuna composta da 15 indicatori. Secondo la classifica stilata dal Sole 24 Ore a influire sulla dodicesima posizione di Milano nella graduatoria è principalmente la criminalità, dal momento che il capoluogo lombardo è in testa per il numero di reati denunciati (furti soprattutto, ma anche rapine, droga, truffe informatiche, danneggiamenti e contrabbando).
Milano resta invece prima per il settore Affari e Lavoro e sale in quinta posizione per quello Ambienti e Servizi, guadagnando ben 36 posizioni rispetto allo scorso anno, a conferma dell'efficienza del trasporto pubblico locale e delle moderne infrastrutture. Da segnalare poi il terzo posto per Demografia e Società e l'ottavo nella categoria Cultura e Tempo Libero, mentre è in caduta libera per quanto riguarda Ricchezza e Consumi: la posizione è la cinquantaquattresima, contro la ventesima dello scorso anno e la quarte dell'anno ancora prima.
Qui la classifica completa e tutte le classifiche per settore.