Milano, 16/12/2024.
Ha aperto i battenti il 14 dicembre 2024 in via Casale 8, sul Naviglio Grande a Milano, il nuovo ristorante La Chiatta, cucina semplice e autentica, un luogo dove immergersi in un’atmosfera conviviale e rilassata che vuole restare nel cuore di chi la sperimenta.
L’ambizione è di regalare agli avventori un’esperienza fondata soprattutto su un ritrovato spirito di convivialità e condivisione, con piatti a base di pesce che attingono alla conoscenza del passato per vivere perfettamente nel presente, fuori dalle mode passeggere, ancorati saldamente alla tradizione più schietta e genuina della Milano di inizio Novecento. Questo nuovo progetto di ristorazione nasce dall’iniziativa dei due fondatori, Marco Gulla e Ugo Torrente, entrambi già attivi nel settore da oltre dieci anni, appassionati di ristorazione, di buona cucina, di storia e di luoghi iconici, come i Navigli della loro città. Ed è proprio sulla sponda del Naviglio Grande, in una delle zone più storiche di Milano e fortemente connesse all’acqua, che è il nuovo format dedicato al pesce.
I Navigli, con il loro sistema di canali d’acqua, per quasi un millennio sono stati per la città di Milano un’importantissima via di accesso ai laghi, al fiume Po e fino all’Adriatico. Nei secoli, queste vie d’acqua hanno lasciato la loro impronta non solo sul paesaggio urbano e sull’economia della Lombardia, ma anche sui modi di dire in uso ancora oggi tra i milanesi. Tutti avranno sentito almeno una volta l’espressione a ufo usata - anche riferita al cibo - per indicare qualcosa di accessibile gratuitamente: ebbene, deriva dalla dicitura latina Ad usum Fabricae impressa proprio sulle chiatte, le grandi imbarcazioni adibite al trasporto dei materiali da costruzione che rifornivano la fabbrica del Duomo e che non erano soggette ai dazi di ingresso in città.
Dal nome alle atmosfere del locale, ogni dettaglio del ristorante rimanda volutamente al popolo di barcaioli e lavandaie che abitavano i Navigli: tavoli in ferro, pareti in mattoni, oggetti vintage e fotografie in bianco e nero raccontano la storia del quartiere e della sua gente. Dalle decorazioni dei piatti in ceramica ai nomi delle sale interne (Rena, Sala Motori, Cambusa, La Chiatta), dalla scelta degli arredi ai piatti in menu, tutto richiama alla Milano di un tempo. «Volevamo rendere omaggio a un'epoca in cui la convivialità era celebrata attorno alle tavolate imbandite e con piatti semplici, abbondanti, da condividere per il piacere della compagnia e del buon mangiare», spiega Marco Gulla.
Nelle intenzioni dei due fondatori, La Chiatta vuole diventare il posto ideale per connettersi attraverso il cibo, socializzare: «ogni piatto è pensato proprio per essere condiviso, perché la vera gioia sta nel mangiare insieme, nel sedersi attorno a un tavolo con le persone si amano», prosegue Ugo Torrente: «vogliamo che il nostro ristorante diventi un luogo dove stare bene, con prezzi giusti e che lasci la voglia di tornare e ritornare. Siamo convinti che il buon cibo possa e debba essere un’esperienza accessibile».
La spesa media prevista è di 25-35 euro a persona. La proposta in carta è interamente dedicata al pesce: ingrediente protagonista di piatti semplici, tradizionali, ricchi di sapore e che sanno riunire le persone attorno a un tavolo, per condividere ad esempio i taglieri di fritto o di crudo. La carta vini contiene oltre 100 etichette, prevalentemente di bianchi, bollicine e rosati, ma anche una piccola scelta di rossi, vini naturali, orange e una piccola selezione di cocktail da poter abbinare alle proposte culinarie. Il locale ha una superficie di 170 mq interni e 60 nel dehors, per 150 coperti totali; è aperto tutti i giorni in orario 12.00-00.30. Per info e prenotazioni 02 91665544.