Lost in Density, mostra di Elen Bezhen, Agostino Rocco, Simone Stuto e Gloria Tomasini

Elen Bezhen, Portrait on the grass, 2024
Candy Snake Gallery Cerca sulla mappa
DA Giovedì12Dicembre2024
A Venerdì24Gennaio2025

Dal 12 dicembre 2024 al 24 gennaio 2025 la Candy Snake Gallery di Milano (via Porro Lambertenghi 6, piano interrato) ospita la mostra Lost in Density, collettiva che riunisce opere di quattro artisti dalle ricerche differenti, spaziando dalla pittura ritrattistica ad immaginarie forme organiche, ma accomunate dalla densità dei dettagli rappresentati: Elen Bezhen, Agostino Rocco, Simone Stuto e Gloria Tomasini

Elen Bezhen è nata nel 1996 nel Caucaso, vive e lavora a Grenoble, Francia. Lavora all’intersezione tra il concetto di Nuovo Medievalismo e le idee ecofemministe. Nelle sue opere Elen Bezhen affronta spesso temi legati al rapporto tra uomo e natura, concentrandosi in particolare sull’immagine femminile; riporta spesso all’estetica del primo Rinascimento e del Medioevo. Il suo stile è posizionato in modo unico all’intersezione delle epoche, fondendo motivi medievali con l’arte contemporanea.

Agostino Rocco è nato nel 1971 a Padova, vive e lavora tra Padova e Milano. Alla base dei volti della serie Fashionable/Questionable vi è un corto circuito tra l’ossessione dell’artista per la ritrattistica rinascimentale di misure contenute con la sua quota di astrazione e le immagini di moda con i loro volumi netti e il taglio luministico che è e vuole essere fotografico. Pennellata invisibile se non al tatto e volti belli e imperfetti, sottilmente incongrui nelle proporzioni. Ogni colore di pelle, età ed emozione. Sono ritratti immaginari di inesistenti pur nella precisione del dettaglio e nella ricerca di una grana di pelle iperrealista tesa su soggetti irreali.

Simone Stuto è nato nel 1991 a Caltanissetta, vive e lavora a Torino. Il suo lavoro si pone come un viaggio simbolico nella dualità insita nella natura umana, che si traduce in un dialogo continuo e incessante tra luce e ombra, tra maschile e femminile, tra divino e umano e tra inizio e fine. In questo contesto, l'alchimia diventa metafora di trasformazione, un processo di continua combinazione e decomposizione che porta alla nascita di una nuova realtà che si traduce in una presa di coscienza, in grado di divenire un’opportunità salvifica che ponga fine a questa dualità lacerante. Un ritorno mistico all’Uno, attraversando tutte le sue emanazioni. Eone dopo Eone.

Gloria Tomasini è nata a Lugano nel 1999, vive e lavora tra Lugano e Zurigo. Le sue opere sono connotate da una grande densità di dettagli, risultato di un processo creativo che unisce la manualità ad un approccio meditativo che permette all’artista di distaccarsi dalla realtà ed entrare nel suo mondo interiore, in un tempo sospeso dalla connotazione magica. Le sculture presentano agglomerati di forme che rimandano al mondo vegetale o minerale, dando vita a castelli fantastici che sembrano cesellati in materiale organico e prezioso, tra il corallino e il floreale.

L'inaugurazione è fissata per le ore 19.00 di giovedì 12 dicembre; la mostra è poi aperta al pubblico fino a venerdì 24 gennaio in orario 15.00-19.00 dal martedì al sabato. Per info 380 5245917.

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