Lunedì 27 gennaio 2025, alle ore 17.00, in occasione del Giorno della Memoria, nell’Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano (via Festa del Perdono 7, Milano), viene proiettato il film Liliana, documentario diretto da Ruggero Gabbai che racconta la straordinaria storia della senatrice a vita Liliana Segre. Precedono la proiezione i saluti istituzionali di Marina Brambilla, rettrice della Statale, e l’introduzione di Ruggero Gabbai, regista e autore della pellicola, e di Sergio Harari, docente di Medicina interna all’Università degli Studi di Milano.
L’arresto, la deportazione nei campi di concentramento in cui ha dato l’ultimo struggente addio a suo padre, fino al suo profondo, generoso e ininterrotto impegno sociale per trasmettere alle giovani generazioni un messaggio di libertà e uguaglianza, contro ogni sopraffazione dei diritti umani.
Il racconto intimo e personale di una delle donne più importanti del panorama culturale italiano. Una narrazione toccante e attenta che porta sul grande schermo materiali d’archivio inediti, la testimonianza di figli e nipoti, la voce di personaggi pubblici come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Enrico Mentana, Geppi Cucciari, Fabio Fazio. Un inno alla pace, all’amore e al rispetto. Una storia di forza e resistenza, per non dimenticare.
La proiezione del docufilm Liliana è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, previa iscrizione on line.
In mattinata, l'Università degli Studi di Milano celebra inoltre il Giorno della Memoria con l’incontro La Statale e la Memoria tra scrittura e conservazione, in programma alle ore 1.00 presso la Sala di Rappresentanza in via Festa del Perdono 7, e la presentazione di tre volumi sul tema: Razzismo in cattedra di Emanuele Edallo, presentato da Marco Cuzzi, che esplora l'impatto della legislazione antiebraica del 1938 sulla vita dell’università; Le radici del male: antisemitismo e Costituzione di Nannerel Fiano, presentato da Eduardo Gianfrancesco, che esplora il legame tra l'antisemitismo e la Costituzione; e Domani mattina: la memoria nelle parole dei lager nazisti di Leonardo Zanchi, presentato da Giuseppe Polimeni, che rilegge la quotidianità dentro al campo attraverso la lingua.
A conclusione dell’incontro viene presentato l'archivio Aldo Carpi e Maria Arpesani, conservato al Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, che raccoglie la corrispondenza del pittore custodita dalla moglie Maria Arpesani. Aldo Carpi, sopravvissuto alla deportazione e al campo di concentramento, rientrò in città nel luglio 1945 e lasciò una drammatica testimonianza della sua esperienza sul Corriere d’Informazione del 2 gennaio 1946. Intervengono Paolo Rusconi, docente di Storia dell'arte contemporanea e presidente del Centro Apice, e Roberta Cesana, docente di Scienze del libro, del documento e coordinatrice scientifica del Centro Apice della Statale. Anche l'incontro del mattino è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, previa iscrizione on line.