Dal 20 febbraio al 22 marzo 2025 gli spazi della Fabbrica Eos Gallery, in viale Pasubio 8a a Milano, ospitano la mostra Un'artista tra fiaba e realtà di Dina Goldstein, l’artista visiva contemporanea di origine israeliana e ora residente a Vancouver che attraverso il suo occhio fotografico invita a riflettere sulla bellezza e sull'ironia della vita.
Nata nel 1969 a Tel Aviv, Dina Goldstein ha saputo crearsi un percorso che ha lasciato un segno nel panorama dell'arte contemporanea, distinguendosi per i suoi lavori che fondono il surrealismo pop con una critica sociale profonda.
Il percorso espositivo, curato da Tallulah Studio Art, in collaborazione con Fabbrica Eos, presenta una selezione dei suoi progetti più celebri, tra cui spicca In the Dollhouse, in cui Dina Goldstein esplora le tematiche della bellezza, del potere e della sessualità attraverso le immagini iconiche di Ken e Barbie. Queste due bambole, simboli di perfezione e aspirazioni irrealistiche, diventano protagoniste di scenari che mettono in discussione le percezioni sulla vita reale. Dina Goldstein stravolge l'idea di felicità perfetta per mostrar che anche le figure più luminose possono nascondere ombre e insoddisfazione.
Il genio creativo di Dina Goldstein esplode in maniera ancora più audace con Fallen Princesses progetto in cui l’artista reinterpreta le amiche principesse dei sogni infantili, presentandole in contesti che sfidano il tradizionale racconto delle favole. Le principesse Disney, spesso avvolte nella loro aura di incanto e serenità, vengono catturate in momenti crudi e reali, costringendo al confronte con le difficoltà che la vita presenta. La sua visione ironica e provocatoria trasmette un messaggio potente: le favole non devono sempre avere un finale felice.
La serie Gods of Suburbia offre una profonda analisi del ruolo della religione e della fede nel mondo contemporaneo, mentre in Last Supper, East Vancouver, Da A Goldstein prende ispirazione dal celeberrimo dipinto di Leonardo da Vinci per ricreare L'Ultima Cena in un contesto urbano e moderno. Questa reinterpretazione non solo omaggia un capolavoro artistico, ma porta anche a riflettere sulle dinamiche sociali attuali e sui luoghi di marginalità, come il Downtown Eastside di Vancouver, dove storie di redenzione e caduta si intrecciano.
Dina Goldstein rappresenta una voce unica e potente nel panorama artistico contemporaneo. Con il suo approccio coinvolgente, esorta a vedere oltre la superficie delle immagini e a riflettere su temi complessi che riguardano la società. Ogni scatto è un invito a esplorare non solo la bellezza, ma anche le sfide quotidiane che ciascuno affronta. Una vera e propria artista visionaria, capace di trasformare la percezione comune della realtà in un'opera d'arte vivente. Il suo lavoro è stato riconosciuto da importanti premi, tra cui il premio speciale Arte Laguna nel 2012 e il gran premio del Prix Virginia nel 2014.
L'inaugurazione è fissata per giovedì 20 febbraio alle ore 18.00. La mostra è poi visitabile dal lunedì al sabato in orario 11.00-13.00 e 15.30-18.30. Per info 02 6596532.