Ariela Piattelli presenta il libro Il futuro e la memoria: Shoah, antisemitismo e Generazione Z

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Giovedì20Febbraio2025

Giovedì 20 febbraio 2025 alle ore 18.00 la Sala Grande del Teatro Franco Parenti di Milano (via Pier Lombardo 14) ospita la presentazione del libro Il futuro e la memoria: Shoah, antisemitismo e Generazione Z di Ariela Piattelli: un volume reportage che, attraverso interviste a esperti, indaga i possibili scenari del futuro della memoria, strettamente legati al rapido mutamento dei linguaggi e degli strumenti di conoscenza.

Dopo i saluti di Andrée Ruth Shammah l’autrice dialoga con Ruggero Gabbai, Raffaele Morelli, Eitan Di Porto. A moderare l'incontro è Maurizio Molinari. Ingresso con biglietto di cortesia a 5 euro; per ulteriori informazioni contattare la biglietteria del Teatro Parenti telefonando al numero 02 59995206.

Cosa spinge il sopravvissuto alla Shoah Sami Modiano, dopo decenni di Viaggi della Memoria e di incontri nelle scuole, ad affidare la sua storia a un ologramma? Cosa porta una testimone quasi centenaria a raccontare la sua esperienza ad Auschwitz su TikTok? A muovere la testimonianza della Shoah oltre i linguaggi che ha sempre conosciuto e con cui è stata trasmessa sino a oggi è la consapevolezza che per dare un futuro alla memoria bisogna attivare nuovi strumenti, tecnologie e social network.

Nell’ultimo scorcio dell’epoca della testimonianza diretta, questo libro tenta di scattare un’istantanea di un momento irripetibile della storia, in cui i nativi digitali, figli della Generazione Z e ultimi ad aver ascoltato le parole di chi ha vissuto l’orrore dei campi di sterminio, affrontano una sfida esistenziale: custodire e proiettare nel futuro il ricordo della Shoah senza le voci dei sopravvissuti. Il libro è un lungo reportage fatto di interviste, in cui la narrazione è affidata alle singole storie dei giovani GenZ, nipoti di chi è scampato allo sterminio e ragazzi che hanno incontrato la testimonianza nel loro cammino, studiosi ed esperti di social media che in Italia hanno aperto il varco della memoria su TikTok e su Instagram, figure del mondo della cultura e infine ad alcuni sopravvissuti che indicano, con grande generosità, la strada del dopo di loro.

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