Dal 23 gennaio all'8 marzo 2025 presso la Casa Museo Spazio Tadini (via Jommelli 24, Milano) è aperta al pubblico la mostra A Milano non fa freddo (Casolaro e Marotta, intreccio di famiglie e talenti), che parla di tre personaggi significativi del panorama artistico, cinematografico, letterario ed editoriale: Giuseppe Casolaro, pittore e illustratore; Giuseppe Marotta, scrittore, giornalista, critico cinematografico , sceneggiatore e canzoniere (autore del libro L'oro di Napoli, 1947) e a cui il Comune di Milano ha intitolato un viale nel Parco Lambro (Municipio 3); e Massimo Casolaro, figlio primogenito di Giuseppe, fotoreporter, giornalista, direttore editoriale di importanti testate e che nel 1974 ideò la casa editrice Far da sé (Edibrico, oggi, ancora presente sul mercato editoriale).
Queste tre figure legate da rapporti di amicizia e parentela, offrono uno spaccato sociale, artistico e culturale importante che segna un'epoca, quella d'inizio Novecento, fatta di migrazioni, invenzioni e iniziative imprenditoriali e autoriali. La Casa Museo Spazio Tadini inizia così un percorso espositivo e narrativo su figure interessanti del Novecento con l'intento di valorizzare archivi privati che potrebbero andare perduti e offrendo uno spaccato culturale e sociale del periodo storico in cui visse anche Emilio Tadini, artista e intellettuale a cui è dedicata la casa museo.
La mostra documenta gli intrecci che davano vita, cent'anni fa, a solide amicizie, collaborazioni preziose, incontri e fervide occasioni ai talenti creando un terreno importante nella cultura del Novecento. Curiosità e retroscena tra cinema, redazioni e vita comune, viaggi, incontri, lettere e dediche preziose, tra intellettuali e personaggi immaginari.
In mostra, opere dall'archivio curato e custodito da Claudia Casolaro, figlia di Massimo Casolaro, nipote di Giuseppe Casolaro e Marotta, opere su tela di Casolaro, grafiche, documenti storici come libri, riviste, carteggi epistolari, fotografie (tra cui un inedito ritratto di Sofia Loren), filmati e testimonianze audio di Zavattini, oltre a manoscritti autografi di Marotta.
A stimolare la realizzazione della mostra, il restauro del film L'oro di Napoli (sceneggiatura di Marotta-Zavattini) per la regia di Vittorio De Sica in occasione dei 70 anni dall'uscita: Cinecittà e FilmAuro hanno restaurato in 4k la pellicola presentandola il 27 agosto 2024 in anteprima al Festival del Cinema di Venezia.
Marotta e Casolaro erano amici, entrambi in cerca di un futuro migliore e, prima del grande flusso migratorio del Dopoguerra, arrivarono nel capoluogo lombardo da Napoli dopo un breve periodo a Parigi. A Milano conobbero l'amore (sposarono, negli anni Venti, due sorelle piemontesi, anche loro a Milano: Pia e Maria Moncucco, nate a Gavi) e anche il successo professionale. A Milano non fa freddo (prima edizione 1949), che dà il titolo a questa mostra, è parte di una trilogia dedicata a Milano, pubblicata da Bompiani che iclude anche Mal di Galleria (1958) e Le Milanesi (1962). A Milano nacquero così i nuovi Casolaro e Marotta come autori creativi e di talento, ma anche i loro figli tra cui Massimo Casolaro (1931) che inventò le prime riviste sul fai da te dando vita a un genere editoriale sempreverde e di grande utilità.
L'inaugurazione è fissata per le ore 19.00 di giovedì 23 gennaio, con intervento musicale con canzoni di Marotta accompagnato da letture e narrazioni. La mostra è poi visitabile fino a sabato 8 marzo dal mercoledì al sabato in orario 15.30-19.30 e gli altri giorni su appuntamento. L'ingresso è gratuito e sono in programma visite guidate al costo di 10 euro. Ulteriori informazioni via email.