Dal 18 gennaio al primo marzo 2025 presso il Museo Martinitt e Stelline di Milano (corso Magenta 57) è aperta al pubblico la mostra di storia e archeologia industriale Fabbriche Memorie (dall'Olona all'Adda l'industria tessile modifica il paesaggio).
La mostra ripercorre alcune tappe del percorso di trasformazione del paesaggio lombardo a partire dai segni lasciati dalle famiglie di pionieri del cotone che, tra Ottocento e Novecento, con i loro impianti industriali, case per i lavoratori, convitti, scuole e ospedali, hanno contribuito al cambiamento della storia economica e sociale lombarda.
Dopo aver ricostruito la nascita dell’industria dalla fine del Settecento fino ai primi decenni del Novecento, dove si assiste al passaggio dal predominio della seta a quello del cotone, vengono analizzate le vicende e gli intrecci familiari degli imprenditori che contribuirono a dare vita a colossi industriali anche in altri settori (meccanica, chimica). Cuore della trasformazione è stata la Valle Olona insieme alle città di Gallarate, Busto Arsizio, Legnano e Castellanza: la mostra, a partire dall’esperienza esemplare della città sociale di Crespi d’Adda, realizzata da una famiglia bustocca, testimonia le trasformazioni indotte sulle comunità locali soffermandosi sulle realtà di Castellanza e di Legnano, esempio significativo di paternalismo globale.
Un prezzo doloroso della trasformazione fu pagato dail avoratori, e soprattutto da donne e bambini, manodopera prevalente nell’industria tessile.Nel corso dell’Ottocento Legnano e Busto Arsizio videro anche la nascita dell’industria meccanica, inizialmente al servizio di quella tessile. Oggi molte delle gloriose fabbriche sono dismesse e una parte consistente del patrimonio di archeologia industriale è andato perduto; pochissimi sono gli interventi di rigenerazione urbana rispettosi della memoria storica dei luoghi.
Riportare l’attenzione sul patrimonio architettonico industriale diventa quinti l’occasione per riscoprire importanti e significativi depositi della memoria, ma anche riflettere sulla trasformazione, a volte violenta, del paesaggio e, di conseguenza, della realtà sociale, per una effettiva politica di salvaguardia, oggi necessaria più che mai.
L'inaugurazione è fissata per sabato 18 gennaio 2025 alle ore 18.30. Alle ore 14.30 dello stesso giorno si tiene la conferenza La città della seta in Lombardia: produzioni e lavorazioni al femminile nell'Ottocento, con interventi di Barbara Cattaneo, Renata castelli, Cristina Cenedella, Chiara Zeroli, Marta e Massimo Grimoldi, Francesco Ceriani e la Cooperativa Sociale Liberi Sogni.
La mostra è poi visitabile a ingresso gratuito fino a sabato primo marzo in orario 10.30-18.30, dal martedì al sabato. Ulteriori informazioni allo 02 43006522/20.