A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema, mostra a cura di Melissa Harris

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DA Giovedì30Gennaio2025
A Lunedì08Settembre2025

Dal 30 gennaio all'8 settembre 2025 la Fondazione Prada presenta nella sede dell'Osservatorio, in galleria Vittorio Emanuele II a Milano, la mostra A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema, curata da Melissa Harris, e dedicata al complesso processo creativo che anticipa la realizzazione di un film esplorando storyboard e altri materiali come moodboard, disegni e schizzi, scrapbook e quaderni, sceneggiature commentate e fotografie.

A Kind of Language comprende oltre 800 elementi creati tra la fine degli anni Venti e il 2024 da più di 50 autori tra i quali registi, direttori della fotografia, artisti, grafici, animatori, coreografi e altre figure legate alla produzione di film e video.

Le origini dello storyboard risalgono all’inizio del XX secolo e sono legate allo sviluppo dell’animazione. A partire dagli anni Trenta, i Fleischer Studios e la Walt Disney Productions, e poi negli anni Quaranta la United Productions of America, commissionavano ad artisti la creazione di sequenze di schizzi e altri elementi visivi durante l’elaborazione della trama e la definizione dei personaggi. Negli stessi anni lo storyboard è divenuto uno strumento fondamentale per l’elaborazione delle opere cinematografiche, dall’animazione al live-action, una rappresentazione visiva concreta e sistematica dello svolgimento della storia. Decenni dopo, lo storyboard continua a essere il precursore di progetti di animazione, come dimostrano i disegni preparatori di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli esposti in mostra.

L’allestimento della mostra, concepito da Andrea Faraguna dello studio di architettura Sub di Berlino, prende ispirazione dallo storyboard, punto di partenza della creazione cinematografica e strumento per comporre e comunicare il processo. Concentrandosi sul ruolo di questo strumento per il cinema, l’allestimento presenta e reinterpreta l’ambiente di lavoro degli artisti di storyboard traducendolo in un’esperienza spaziale. I tavoli espositivi ispirati alle scrivanie da disegno sono al centro del design della mostra. Ogni tavolo è dedicato a un film specifico di cui viene presentata la narrativa visuale sotto forma di una sequenza di scene che possono essere osservate da vicino. Per aumentare la resa spaziale ogni scrivania è associata a un elemento corrispondente e inverso sospeso a soffitto. Insieme formano un effetto visivo a imbuto, creando una linea d’orizzonte continua larga 40 centimetri che guida i visitatori nel percorso espositivo.

Questa prospettiva incornicia la vista sulla cupola della galleria Vittorio Emanuele II al di là delle vetrate dell'Osservatorio stabilendo una connessione tra gli spazi interni e l’architettura storica di Milano. In pianta, la disposizione dei tavoli evoca la struttura sequenziale di una pellicola cinematografica. L’organizzazione spaziale vuole generare un ritmo fluido e dinamico che guida i visitatori attraverso la mostra come se si muovessero tra i fotogrammi di un film. Questa progressione permette al pubblico di vivere gli storyboard non come semplici immagini statiche, ma come elementi integranti della narrazione cinematografica.

A Kind of Language contiene gli storyboard dei film di: Muzaffar Ali, Pedro Almodóvar, Wes Anderson, Charles Atlas, Matthew Barney, Ericka Beckman, Martin Bell, Ingmar Bergman, Bernardo Bertolucci, Luis Buñuel, Charlie Chaplin, Tan Chui Mui, Sofia Coppola, Alex de la Iglesia, Cecil B. de Mille, Jonathan Demme, Walt Disney Productions, Federico Fellini, Fleischer Studios, Terry Gilliam, Jean-Luc Godard, Renny Harlin, Alfred Hitchcock, Alejandro González Iñárritu, John Irving, Joan Jonas, Alejandro Jodorowsky, Isaac Julien, Akira Kurosawa, Hagai Levi, Yang Lina, Yolo, Jia Ling, Hayao Miyazaki, Pier Paolo Pasolini, Sally Potter, Satyajit Ray, Jerome Robbins, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Andrew Stanton, Sarah Treem, Lee Unkrich, Agnès Varda, Carrie Mae Weems, Wim Wenders, Robert Wise, San-ho Yeon, Jia Zhang-Ke, Fred Zinnemann.

La mostra è aperta al pubblico da lunedì a venerdì in orario 14.00-20.00 (giorno di chiusura martedì) e sabato e domenica in orario 11.00-20.00. I biglietti sono in vendita ai seguenti prezzi: intero 10 euro; ridotto 8 euro per studenti under 26 e visitatori over 65; ridotto 5 euro per studenti di scuole e università milanesi fino a 26 anni e residenti a Milano di età superiore ai 65 anni; ingresso gratuito per under 18, disabili e - solo il giovedì - over 65 residenti a Milano. È anche disponibile un biglietto a 15 euro che include, entro 14 giorni, la visita anche alla sede milanese della Fondazione Prada. Per info 02 56662611.

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