Milano, 05/02/2025.
È morta domenica 26 gennaio 2025 Anna Cicala, la storica proprietaria della Latteria La Cicala di Milano, in via Felice Bellotti 13, zona Porta Venezia. Anna aveva 63 anni e dal 2005 portava avanti quella che all'apparenza, da fuori, sembrava solo una piccola gastronomia (a partire dall'insegna vintage Latteria all'ingresso), ma che una volta varcata la soglia schiudeva un mondo di allegria, buon cibo e spensieratezza. Il tutto a prezzi d'altri tempi: con 10-15 euro si mangiava, tanto e bene.
La Latteria La Cicala era un ristorantino con una manciata di coperti e le classiche tovaglie a quadrettoni. Spesso ci si apparecchiava la tavola da soli. Alle pareti vecchie foto, cartoline, anticaglie di vario genere. Non mancavano i libri, da sfogliare sul posto o da portare a casa. Un locale dall'atmosfera conviviale e sincera, insomma, dove sembrava davvero di sentirsi a casa, sia per i piatti casalinghi (rigorosamente vegetariani) che sembravano usciti dal forno della nonna, sia per l'accoglienza spartana e affettuosa di Anna, che trattava ogni cliente come ospite.
Tutto un programma i nomi dei piatti, che venivano anche svelati sui canali Facebook e Instagram della Latteria: dagli Spinaci spettacolari cappuccio e noci alla Trevisana Clara ma strana, dal Gratinato di culo di scarola (o di cardo, o coste) al Misto piccante per audaci veri, dai Friggitelli belli al Gazpacho della Cicala per combattere la calura, dalla Barba del frate senza il frate ai Biscotti Adelio che stia attento. Non di rado nel menù facevano la loro comparsa anche piatti come il Risotto di ieri o le Lasagne normali di ieri. Naturalmente il caffé veniva preparato con la moka.
Parliamo al passato poiché, con la scomparsa di Anna, per la Latteria La Cicala sembra giunta l'ora della chiusura definitiva, a meno che qualcuno non decida di rilevarla e proseguire l'attività. Una grave perdita per il quartiere di Porta Venezia, come testimoniano i tanti messaggi che da giorni stanno fioccando sui social in ricordo di Anna. «La tua dolcezza e forza nei miei confronti la ricorderò per tutta la vita, sono stata fortunata ad averti incontrata. Mi facevi troppo ridere quando eri al servizio dei tuoi clienti, il modo in cui gli dicevi di scaldarsi i piatti, di prendersi le posate i bicchieri, è tanto vivo quel ricordo, quella forza di mandare avanti un attività da sola», si legge ad esempio su Instagram.
E ancora: «grazie per tutti i pranzi-evasione, per i momenti ozpetekiani e tutto il resto»; «le pause pranzo con la tua zucca e la tua energia rimarranno sempre nel mio cuore»; «un grande dolore per tutti noi che l’abbiamo amata come donna speciale, come guerriera e come cuoca»; «Anna era un vulcano di energia e simpatia, mi dispiace averla conosciuta solo da poco: era il nostro tocca sana e momento di svago dall' ufficio»; «lei era Resistenza: umana innanzitutto, qualcosa di cui avevamo molto bisogno».