Milano, 23/10/2019.
Il Blue Note Milano, rinomato jazz club di Isola, celebra la straordinaria tradizione del jazz e le sue origini, diventando il primo ristorante cajun di Milano.
Il jazz nasce a New Orleans, in Louisiana, una città che è un’esplosione di suoni e colori. Celebrando il jazz il Blue Note vuole anche celebrare l'anima e la tradizione di New Orealns, sia da un punto di vista musicale che culinario. Nasce così l’idea di inserire nel menù del ristorante piatti tipici della cucina cajun: un mix esotico e coloratissimo di ingredienti, profumi e spezie, anch’essa frutto della mescolanza di culture che hanno reso questo genere così unico.
La cucina cajun è una cucina povera che è però riuscita a mixare sapientemente tradizioni gastronomiche differenti - francese, spagnola e caraibica - con prodotti locali come riso, crostacei e molluschi. Oggi, grazie allo studio e alla costanza dello chef Federico Tronci, il Blue Note Milano offre alla sua clientela l’opportunità d'immergersi completamente nel jazz: un’esperienza a 360 gradi che riesce ad avvicinare la musica alla tavola, un filo conduttore che unisce palco e cucina.
I 300 ospiti dell’elegante e raffinato locale di via Borsieri possono quindi godere di un intrattenimento musicale di tipo nazionale e internazionale, anche con ospiti di fama mondiale, gustando un menù che abbina la tradizione italiana ai profumi, le spezie e i toni caraibici della cucina cajun. Gli intramontabili spaghetti pomodoro, stracciatella e basilico (14 euro) vengono quindi affiancati a piatti come la zuppa di gamberi leggermente piccante alle spezie creole servita con riso bianco e pane fritto (19 euro) o la punta di petto di manzo marinata alle spezie cajun cotta lentamente e servita con riso bianco e fagioli rossi in salsa (20 euro). Immancabili anche i dolci come la Key Lime Tarte e la Banana Foster (10 euro).
Dopo diciassette anni di attività il jazz club milanese Blue Note, gemellato con il leggendario omonimo del Village a New York, sente la necessita di differenziarsi, e lo fa con il cibo, per offrire al suo pubblico la possibilità di vivere al meglio il binomio musica e cucina. Basta chiudere gli occhi quindi, per trovarsi tra le strade di New Orleans.
Di Angelica Pansa