Cosa accomuna Yasujirō Ozu, Hayao Miyazaki e Wim Wenders? Hirokazu Kore’eda e Sofia Coppola? Seijirô Kôyama e Ryūichi Hiroki? Oltre a essere grandi registi, in modo diverso - e ognuno con la sua sensibilità - hanno parlato e celebrato Tokyo. E alla città e a come è stata raccontata al cinema è dedicata la rassegna Tokyo Stories in 7 magnifici film, che la Cineteca di Milano organizza al Mic - Museo Interattivo del Cinema di Milano (viale Fulvio Testi 121) dal 15 febbraio al 29 marzo.
Tutte le proiezioni della rassegna si svolgono al sabato alle ore 17.00: è possibile vedere o rivedere Viaggio a Tokyo, capolavoro assoluto di Yasujirō Ozu; Si alza il vento, toccante e in parte autobiografico film di animazione di Hayao Miyazaki; Perfect Days, che ha esaltato la vena poetica di Wim Wenders. In programma anche Un affare di famiglia, che ha rivelato la sensibilità e lo sguardo sul Giappone di oggi di Hirokazu Kore’eda; il toccante Hachikō Monogatari di Seijirô Kôyama; Tokyo Love Hotel di Ryūichi Hiroki e il cult Lost in Translation di Sofia Coppola, commedia dolce-amara che ha lanciato la carriera di Scarlett Johansson. Sette film per un puzzle in cui ogni tassello è una finestra su una delle megalopoli più affascinanti e contraddittorie del mondo.
Di seguito il calendario delle proiezioni in programma, tutte con inizio alle ore 17.00.
- Sabato 15 febbraio - Perfect Days di Wim Wenders (Giappone/Germania, 2023, 123’; con Kōji Yakusho e Tokio Emoto). A Tokyo, Hirayama, un signore di mezza età, vive con serenità il suo quotidiano: il lavoro come addetto alle pulizie di bagni pubblici, l’amore per la lettura, la passione per la musica e la dedizione per la cura delle piante. Una serie inaspettata di incontri rivelerà qualcosa in più sul suo passato. Inizialmente concepito come documentario su The Tokyo Toilet, progetto di riqualificazione urbana del quartiere Shibuya attraverso la costruzione di bagni pubblici dall’alta qualità igienica e architettonica, il film diventa nelle mani di Wenders un inno alla semplicità del suo protagonista, all'amore per le cose semplici e per il ritmo della natura, lontano dalla frenesia di una megalopoli come Tokyo. Presentato in concorso al 76. Festival di Cannes, dove ha ottenuto il premio per la migliore interpretazione maschile, il film ha ricevuto la candidatura all’Oscar come miglior film internazionale.
- Sabato 22 febbraio - Viaggio a Tokyo di Yasujirō Ozu (Giappone, 1953, 136’, versione originale con sottotitoli in italiano; con Chishū Ryū e Chieko Higashiyama). Un’anziana coppia si reca a Tokyo in visita ai figli ormai sposati: ignorati da quest’ultimi, faranno ritorno al proprio paese. Capolavoro della filmografia di Yasujirō Ozu, il film racconta l’abbandono delle tradizioni in favore di una modernità industrializzata e capitalista, dove la città di Tokyo, culla di tale fermento, è messa in contrapposizione con la cittadina di origine dei protagonisti, simbolo dei valori passati.
- Sabato primo marzo - Un affare di famiglia di Hirokazu Kore’eda (Giappone, 2018, 121’; con Lily Franky e Sakura Andō). A Tokyo, una famiglia ai margini della società vive alla giornata compiendo piccoli furti. Un incidente imprevisto porterà alla luce segreti nascosti. Premiato con la Palma d’oro al 71. Festival di Cannes e candidato al premio Oscar come miglior film internazionale, Un affare di famiglia denuncia la stratificazione sociale giapponese, raccontando con spiccata umanità la storia di una famiglia sui generis in cui i legami affettivi valgono molto di più di quelli di sangue.
- Sabato 8 marzo - Lost in Translation (l’amore tradotto) di Sofia Coppola (Usa/Giappone, 2003, 102’; con Bill Murray e Scarlett Johansson). Bob Harris, attore sul viale del tramonto, è a Tokyo per girare uno spot pubblicitario. Charlotte si trova nella capitale giapponese al traino del marito fotografo. Bob e Charlotte, entrambi insonni, si incontreranno nei corridoi di un albergo, trovando molti punti in comune tra le loro esistenze. Commedia dolce-amara, definita da Sofia Coppola un biglietto di San Valentino per Tokyo, qui rappresentata nella sua tranquillità notturna, ravvivata da ipnotiche luci al neon. Il film che ha lanciato la regista e Scarlett Johansson nell'empireo di Hollywood. Oscar per la migliore sceneggiatura originale.
- Sabato 15 marzo - Hachikō Monogatari di Seijirô Kôyama (Giappone, 1987, 107’, versione originale con sottotitoli in italiano; con Tatsuya Nakadai e Kaoru Yachigusa). Un cucciolo di cane di razza Akita Inu viene adottato dal professor Ueno. Chiamato Hachi, il cane stringe un forte legame con il padrone. Quando il professore muore, Hachi continuerà ad attendere il suo ritorno alla stazione. Tratto dalla storia vera del cane Hachikō, che per dieci anni aspettò alla stazione il ritorno del padrone, il film è un commovente omaggio all’amicizia tra cane e uomo. Per celebrare questa storia è stata eretta fuori dalla stazione di Shibuya una statua del cane, divenuta simbolo di fedeltà e perseveranza, tipiche del folklore giapponese. Dal film è stato tratto un remake nel 2009, Hachiko: il tuo migliore amico, per la regia di Lasse Hallström e interpretato da Richard Gere.
- Sabato 22 marzo - Tokyo Love Hotel di Ryūichi Hiroki (Giappone, 2014, 135’, con Shōta Sometani e Atsuko Maeda). In un hotel a ore di Tokyo si intrecciano le esistenze dei suoi avventori; sullo sfondo, la crisi di coppia tra il gestore dell’albergo e la fidanzata cantante. Girato tra le vie di Kabukichō, quartiere a luci rosse di Tokyo, il film è ambientato all’interno di un love hotel, tipiche strutture giapponesi appositamente pensate per passare una notte o alcune ore di relax con il proprio partner.
- Sabato 29 marzo - Si alza il vento di Hayao Miyazaki, tratto dal manga Kaze tachinu di Hayao Miyazaki (Giappone, 2013, 126’). Giappone, 1918: il giovane Jirō sogna di guidare aeroplani. Impossibilitato a diventare pilota a causa della sua miopia, entra a lavorare come progettista in un’importante società di ingegneria aeronautica di Tokyo. Durante il viaggio per raggiungere la capitale, Jirō conosce Nahoko, innamorandosene, ma un terribile terremoto lo separerà dall’amata. Diventato ingegnere di successo, Jirō progetta aerei unici che, suo malgrado, verranno utilizzati nei combattimenti della Seconda Guerra Mondiale. Ispirato alla vita di Jirō Horikoshi, ingegnere aeronautico giapponese, progettista del celeberrimo caccia Zero, il film racconta tramite la delicatezza dell’animazione la storia di un uomo in conflitto con la grandezza delle proprie ambizioni e il loro drammatico utilizzo.
Biglietti: intero 7,50 euro; ridotto 6,50 per under 14, studenti universitari e possessori di Cinetessera. Per info 02 87242114.