Dall'11 al 14 febbraio 2025 (martedì, mercoledì e giovedì alle 20.00, venerdì alle 20.30) la sala Fassbinder del Teatro Elfo Puccini di Milano (corso di Porta Romana 33) ospita lo spettacolo La scimmia di e con Giuliana Musso, liberamente ispirato al racconto Una Relazione per un’Accademia di Franz Kafka (traduzione e consulenza drammaturgica di Monica Capuani).
Un essere per metà scimmia e per metà uomo appare sul palcoscenico. È un vero fenomeno: un animale che parla, canta e balla. Un buffone, un mostro comico. È nato dalle ferite dell’anima di Franz Kafka, nel 1917, mentre i nazionalismi facevano tremare le vene dell’Europa. Rivive oggi, dopo cent’anni, in una nuova riscrittura di Giuliana Musso, con una più forte consapevolezza politica ed esistenziale. Si rivolge ad un auditorio di illustri accademici, all’alta società del pensiero e della scienza, e racconta la sua storia. Scimmia libera, unica sopravvissuta di una battuta di caccia, catturata, ingabbiata e torturata, non può fuggire e per sopravvivere alla violenza sceglie l’adattamento: imita gli umani che l’hanno catturata, impara ad agire e a ragionare come loro.
La scimmia dunque deve dimenticare la vita nella foresta, rinunciare a sé stessa, ignorare la chimica del proprio corpo e così imparare. Imparare il linguaggio umano. Imparare ad ignorare l’esperienza, a pensare senza sentire.
La scimmia è il racconto di una strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di sé stessi e del proprio sentire nel corpo. È la descrizione di un’iniziazione inevitabile alle solite vecchie regole del gioco del patriarcato, che impone la rinuncia all’intelligenza del corpo, al sapere dell’esperienza e dell’emozione. Si tratta di una rinuncia drammatica: senza quella voce interiore, integra e autentica, come si può esprimere l’intelligenza empatica così indispensabile alla sopravvivenza del vivente?
Biglietti: intero 34 euro; ridotto 15 euro per under 25 e 20 euro per over 65. Per info 02 00660606.