Cuarteto Casals in concerto con Eckart Runge

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Martedì18Febbraio2025

Martedì 18 febbraio 2025 alle ore 20.30 la stagione della Società del Quartetto prosegue ospitando, presso la Sala Verdi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano (via Conservatorio 12), il concerto del Cuarteto Casals, composto da Eva Martinez-Mehner e Abel Tomàs (violini), Cristina Cordero (viola), Arnau Tomàs (violoncello), accompagnato dall’Amati 1595 di Eckart Runge (secondo violoncello). L'ensemble interpreta con la sua caratteristica profondità composizioni che hanno contribuito a definire nuovi orizzonti poetici nella cameristica del Novecento, assieme ad alcuni canoni del genere del quartetto e del suo raffinato genere germano, il quintetto d’archi, tra Classicismo e Romanticismo.

Scritta nel 1925, a circa dieci anni dal suo ritorno in patria da Parigi, originariamente per e in collaborazione con il quartetto di laúd dei fratelli Aguilar, La oración del torero op. 34 di Joaquín Turina, autore particolarmente caro alla formazione in residenza a Barcellona, nasce da una visione di grande intensità. Dopo un brevissimo incipit quasi burrascoso, il brano si snoda in un unico movimento, formato da Introduzione breve, Pasodoble, Andante, Lento e di nuovo Pasodoble, alternando episodi meditativi a momenti di propulsione ritmica. Il ritorno del tema orante iniziale conclude la composizione. La tecnica compositiva impressionistica di Turina si mette qui al servizio dell’immaginario musicale folklorico ispanico: l’espressione dei colori, della luminosità e della caratteristica sensualità melodica resta vivida nelle trascrizioni originali realizzate per quartetto d’archi, per trio con pianoforte e per orchestra.
 
A essa è accostata l’eleganza del Quartetto n. 20 in re maggiore K 499 Hoffmeister di Wolfgang Amadeus Mozart, dedicato (e forse da lui commissionato) all’amico di Mozart ed editore dell’opera, il massone Franz Anton Hoffmeister. Punto di transizione nella produzione quartettistica di Mozart, situandosi tra i sei Quartetti dedicati a Haydn e i tre Quartetti prussiani, è scritto nella luminosa tonalità di re maggiore, e presenta tratti di leggerezza appena adombrata da serpeggianti ripensamenti e sprazzi di malinconia che Le nozze di Figaro, scritte nello stesso anno, avevano elevato a cifra poetica di un’intera opera teatrale.

Completa il programma il Quintetto in do maggiore op. 163 D 956 di Franz Schubert, in cui l’uso dei due violoncelli - anziché delle due viole, come in Mozart e Beethoven - apre ampi spazi di risonanza a una scrittura armonica già molto ricca e avvolgente. L’opera, dalla durata straordinaria, tra i 50-55 minuti, con movimenti estesi e un’elaborazione tematica notevole, fu scritta nell’anno della morte dell’autore, in cui presero vita su carta alcuni dei suoi maggiori capolavori: la Messa in mi bemolle maggiore D. 950, la Fantasia a quattro mani in fa minore D. 940 e le ultime grandi tre sonate per pianoforte D. 958, 959 e 960. Presenta un secondo movimento (Adagio) reso celebre dal contrasto che si delinea tra primo tema etereo e una sezione centrale drammatica. L’uso delle modulazioni assume qui un carattere quasi visionario, con salti imprevedibili tra tonalità distanti che sortiscono effetti di sospensione e spaesamento, anticipando futuri sviluppi in Brahms e persino in Mahler.

Fondato nel 1997 presso l’Escuela Reina Sofía di Madrid, il Cuarteto Casals ha celebrato il suo venticinquesimo anniversario nella stagione 2022/2023. Fin dalla sua fondazione e dall’assegnazione del primo premio al Concorso Internazionale per Quartetto d’Archi di Londra e al Concorso Internazionale Johannes Brahms di Amburgo, si è distinto come uno dei migliori quartetti d’archi al mondo. Il Quartetto è attualmente una presenza insostituibile in numerose serie concertistiche e cameristiche europee, del Nord America e dell’Asia. Dal 2020 è inoltre direttore artistico della Biennale del Quartetto d’archi di Barcellona. La formazione ha al suo attivo una consistente discografia con l’etichetta Harmonia Mundi, che include fino ad oggi 16 album con un repertorio che spazia dai compositori spagnoli meno conosciuti quali Arriaga e Toldrá, ai classici viennesi (da Haydn e Mozart, a Beethoven e Schubert), fino ai grandi del ventesimo secolo quali Debussy, Ravel e Zemlinsky. Un premio riconosciuto dal prestigioso Burletti-Buitoni Trust ha permesso al quartetto di iniziare una collezione di archi barocchi e classici che utilizza in abbinamento per opere che spaziano da Purcell fino a Schubert, affinando la sua capacità di distinguersi tra diversi stili musicali.

Solista, musicista da camera visionario, insegnante, Eckart Runge si è affermato come uno dei violoncellisti più versatili della sua generazione. Numerosi premi in concorsi musicali come il Premio Stradivari Cremona, il Concours International de Musique de Genève e l’Ard Music Competition Monaco hanno dato inizio alla sua attiva carriera internazionale. Il suo primo album solista con l’orchestra radiofonica di Berlino, pubblicato nel 2020, ha ricevuto il prestigioso Premio della critica musicale tedesca. Suona un bellissimo violoncello costruito dai fratelli Amati a Cremona nel 1595, un generoso prestito del Merito String Instrument Trust Vienna.

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