Home Sweet Home: immagini di resistenza dalla Palestina, mostra di Michela Chimenti e Alessia Galli

La Fabbrica del Vapore Cerca sulla mappa
DA Giovedì20Febbraio2025
A Martedì11Marzo2025

Dal 21 febbraio all'11 marzo 2025 presso la Sala Colonne della Fabbrica del Vapore di Milano (via Procaccini 4) WeWorld presenta la mostra fotografica Home Sweet Home: immagini di resistenza dalla Palestina che racconta storie di resistenza quotidiana dal territorio palestinese occupato attraverso gli scatti delle fotografe Michela Chimenti e Alessia Galli, che nel loro viaggio in Cisgiordania hanno visitato anche i progetti di WeWorld, presente nel paese da oltre 30 anni.

La mostra vuole condividere storie di resistenza, immortalate in scatti che raccontano l’esperienza di chi vive tra violazioni di diritti, occupazione e difficoltà quotidiane. Al centro dell’esposizione trovano infatti spazio testimonianze di resistenza, speranza e dignità, anche nei contesti più critici. La mostra, curata da Micaela Calabresi, fa parte di un progetto fotografico lanciato a novembre che offre uno sguardo intimo sulla vita in Palestina e ogni immagine cattura storie che raramente trovano spazio sugli schermi televisivi.

L'inaugurazione è fissata per le ore 18.00 di giovedì 20 febbraio. La mostra è poi visitabile a ingresso gratuito nei seguenti orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00 (giovedì apertura estesa fino alle ore 22.00 con possibilità di prenotare una visita guidata con le autrici); sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00.

Per tutta la durata della mostra, le fotografie sono disponibili a fronte di una donazione destinata ai progetti di WeWorld in Palestina (Cisgiordania e Gaza) e in particolare all'acquisto e alla distribuzione di kit mestruali e all'organizzazione di percorsi di formazione per donne e ragazze palestinesi.

Lavorare per la giustizia mestruale in Palestina significa garantire a donne e ragazze il diritto di vivere le mestruazioni in dignità e sicurezza, nonostante le difficoltà imposte dall’occupazione. La povertà mestruale non riguarda solo l’accesso ai prodotti igienici, ma è anche fortemente condizionata dai tabù che limitano la libertà personale. A Gaza e in Cisgiordania, le restrizioni alla libertà di movimento e la scarsità d’acqua aggravano ulteriormente la situazione.

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Milano e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter