Io sono Leonor Fini, mostra visionaria e ribelle a Palazzo Reale: info, orari e biglietti

Leonor Fini ha lasciato un segno indelebile anche nel mondo del cinema, dove ha collaborato e intrecciato legami con alcune delle figure più iconiche del panorama cinematografico del XX secolo. La sua amicizia con Anna Magnani era caratterizzata da una profonda affinità, condivisa anche nella passione per i gatti. Con Federico Fellini, Fini collaborò alla realizzazione di costumi per una scena di Otto e mezzo (1963), sebbene non accreditata ufficialmente. Inoltre, il personaggio di Dolores, previsto nella prima stesura della Dolce vita, era ispirato a lei: una scrittrice matura e intellettualmente stimolante, simbolo di guida e riflessione per il protagonista, che Fellini immaginava interpretata da Luise Rainer. Il rapporto intellettuale con Pier Paolo Pasolini fu altrettanto intenso: i due condivisero un viaggio a Parigi, in visita a gallerie e musei, dove Pasolini rimase affascinato dalla capacità di Fini di cogliere l’essenza delle opere d’arte. Tra le loro conversazioni emerse l’idea di un film, poi mai realizzato, incentrato su un’artista che sfidava le convenzioni sociali e artistiche del suo tempo, e che avrebbe visto Fini come consulente artistica. Anche Luchino Visconti riconobbe il talento di Fini, coinvolgendola nella creazione dei costumi per produzioni teatrali e liriche come La Vestale e Il Trovatore. La componente teatrale del suo lavoro non solo sostenne concettualmente la sua ricerca pittorica, nel gioco delle parti tra mascheramento, vestizione e svestizione, ma si concretizzò anche nella collaborazione con decine di produzioni teatrali, operistiche, di balletto e cinematografiche. In mostra ci sono i costumi per Tannhaüser (1963) e gli originali bozzetti per le scenografie del Teatro alla Scala - partner della mostra - a evidenziare una creatività poliedrica, ancora oggi molto influente. 

Le collaborazioni di Leonor Fini con stilisti e figure del mondo della moda dimostrano la sua capacità di influenzare e ispirare attraverso il suo approccio unico e visionario. Al celebre caffè Les Deux Magots di Parigi, Fini incontrò Christian Dior, che le propose di esporre nella Galerie Jacques Bonjean da lui diretta. Fu Dior a presentarle Elsa Schiaparelli, celebre per il suo stile avanguardistico e le sue collaborazioni con artisti surrealisti, con cui strinse un’amicizia proficua e creativa. Schiaparelli la vestì con abiti vistosi, che contribuirono alla sua immagine, mentre Fini disegnò per lei l’iconica boccetta del profumo Shocking, ispirata al busto di Mae West, e che anticipa il celebre design di Jean Paul Gaultier. Yves Saint Laurent, pur non collaborando direttamente con Fini, trovò in lei una fonte di ispirazione per le sue creazioni ribelli ed eleganti. 

La mostra Io sono Leonor Fini è visitabile dal martedì alla domenica nei seguenti orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 10.00-19.30; giovedì 10.00-22.30. I biglietti sono in vendita ai seguenti prezzi: intero 15 euro (open 17 euro); ridotto 13 euro per visitatori da 6 a 26 anni, over 65, soci Fai e Touring Club, gruppi; ridotto 10 euro per studenti fino a 25 anni, disabili con invalidità inferiore al 100% e soci Orticola; ingresso gratuito per bambini minori di 6 anni, disabili con invalidità al 100%, un accompagnatore per ogni persona che presenti necessità).

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