Dal 12 al 16 marzo 2025 va in scena al Teatro Fontana di Milano (via Boltraffio 21) lo spettacolo Frankenstein, scritto e diretto da Ivonne Capece e tratto dal romanzo di Mary Shelley, interpretato da Maria Laura Palmeri e in virtuale da Lara Di Bello e Giuditta Mingucci.
La storia è un cult: uno studente di scienze naturali decide di creare un essere umano. Studia, uccide animali, recupera parti anatomiche dai cadaveri. L’esperimento è un successo: la Creatura nasce, bellissima e forte. Il suo creatore però si dispera. Perché? È questo il vero mistero del romanzo: perché Frankenstein reagisce come fa, perché non è orgoglioso del suo lavoro? Neppure l’autrice, Mary Godwin Shelley, è del tutto a suo agio. Anzi, per tutta la vita ridimensiona la portata letteraria della sua opera, fa di tutto per sminuirne la maternità. La risposta? La Creatura è il Libro.
Un originale rovesciamento del modo con cui si guarda all’opera di Mary Shelley e alla sua inquietante creazione, firmato da Ivonne Capece, direttrice artistica del Teatro Fontana. Una biografia a partire dai capitoli del romanzo, per raccontare un’epoca in cui essere donne e artiste poteva essere un serio problema, in cui ci si poteva sentire mostruose se si partorivano libri invece di figli o se si conviveva con un uomo invece di sposarlo; un’epoca in cui una Creatrice doveva temere la genialità della sua Creatura ed era costretta a giustificare la grandezza delle sue ambizioni. Tra cuffie wireless, ambientazioni virtuali e audio in binaurale, lo spettacolo è un viaggio onirico di grande bellezza visiva e sonora.
Orari: da martedì a venerdì alle 20.30; sabato alle 19.30; domenica alle 16.00. Sabato 15 marzo lo spettacolo è seguito alle 21.00 dal talk Nuove regole: tecnologia, robotica e futuro del teatro: tra intelligenza artificiale, robotica, scenografie digitali, realtà immersiva, un dialogo serrato su come l’innovazione stia riscrivendo le regole della scena. Insieme a Ivonne Capece intervengono Anna Maria Monteverdi (docente dell’Università degli Studi di Milano, esperta in Digital Performance), Matteo Casari (docente del Dipartimento delle Arti di Bologna, curatore dei progetti Performing Robots e Gradi di Libertà su creatività e robotica ed esperto di Teatri Orientali) e Federico Espositi (ricercatore per il Politecnico di Milano in intelligenza artificiale e robotica).