In occasione della Giornata Internazionale della Donna, sabato 8 marzo 2025 presso il Tempio del Futuro Perduto di Milano (via Luigi Nono 9) è in programma una giornata tra esplorazione corporea, riflessione sui diritti transfemministi e musica elettronica: un percorso esperienziale tra pratiche fisiche, dibattiti e una serata musicale all’insegna di techno, industrial e hardcore.
A partire dalle ore 15.30, presso Sala Nera del Tempio del Futuro Perduto, il collettivo Urban Dancing Prophets presenta il laboratorio-workshop di danza dal titolo La riscoperta del femminino e dedicato all’esplorazione del principio femminino in senso archetipico, filosofico e spirituale. Il workshop si articola in tre fasi, a partire da un training fisico mirato all’attivazione di punti energetici fondamentali. Segue un laboratorio coreografico con sequenze di movimento e passi ispirati allo spettacolo-rituale Gran Rito della Catena. L’ultima parte è dedicata all’intenzionalità e alla ricerca, con un approfondimento sul significato del femminino nella danza e nel corpo in movimento.
Alle ore 19.00, il collettivo belga Burenhinder, attivo nel panorama della musica elettronica e dell’arte, guida il pubblico in un dibattito interattivo sulle politiche di spazio sicuro e i protocolli di riduzione del danno: un’occasione di confronto aperto sullo stato attuale dei diritti transfeministi in Occidente e sulle strategie per la costruzione di ambienti inclusivi.
Dalle ore 23.30 prende il via il programma serale, con We Play Hard, il format del Tempio del Futuro Perduto dedicato alle sonorità techno, industrial e hardcore a cura di Dolce Potente. Ospite speciale è Lolalita, dj di Anversa, insieme al collettivo tutto al femminile Burenhinder, che porta in consolle il suo sound incisivo. Sul palco anche la stessa Dolce Potente, che presenta dal vivo il nuovo singolo Pre-Occupare. Il biglietto per accedere all'evento musicale costa 15 euro + diritti di prevendita (l'ingresso è gratuito per chi porta un pacco di assorbenti da donare al Muro della Gentilezza).
Durante la serata è presente il food curato da Cucina Ippoasi, collettivo di catering vegan e popolare, il cui lavoro sostiene economicamente l’omonimo rifugio toscano. Ulteriori informazioni via email.