Attenzione, a partire da lunedì 10 marzo 2025 le limitazioni di primo livello relative alla qualità dell'aria sono revocate a Milano e in tutta l'area della Citta Metropolitana di Milano.
Milano, 07/03/2025.
Nel weekend del Carnevale Ambrosiano 2025 a Milano e in Lombardia torna l'emergenza smog. A causa del superamento per oltre due giorni dei livelli di Pm10, a partire da venerdì 7 marzo 2025 scattano infatti le limitazioni di primo livello relative alla qualità dell'aria nelle province di Milano, Cremona e Lodi.
Cosa cambia dunque e dove? Chi può e non può circolare? Innanzitutto, le misure relative alla limitazione del traffico si applicano solo nei Comuni con popolazione superiore ai 30.000 abitanti (oltre che negli altri Comuni che aderiscano alle limitazioni temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria) e sono valide tutti i giorni (festivi compresi), dunque anche sabato 8 e domenica 9 marzo 2025.
Per quanto riguarda la città di Milano spicca l'estensione a tutto l’ambito urbano delle limitazioni già previste in Area C e Area B, valide in orario 7.30-19.30. Le misure prevedono, inoltre, in tutti i comuni delle aree coinvolte, il divieto di circolazione di tutti i veicoli per il trasporto di persone e di merci appartenenti alla classe ambientale euro 0 e 1 di tutti i tipi di alimentazione (incluso il metano e il Gpl) in modo esclusivo o dual-fuel; di tutti i veicoli per il trasporto di persone e di merci appartenenti alle classi ambientali euro 0-1-2-3-4 diesel in modo esclusivo o dual-fuel, anche se provvisti di filtro anti particolato (Fap). A nessun veicolo è consentito di sostare con il motore acceso; i veicoli dotati di Move-In non possono usufruire di alcuna deroga, a eccezione di quelli degli operatori economici ambulanti.
Il divieto è valido tutti i giorni (festivi compresi) in orario 7.30-19.30, fino alla cessata allerta smog. Sono esclusi dal divieto di circolazione i veicoli elettrici leggeri da città, i veicoli ibridi e multimodali, i micro-veicoli elettrici e gli elettroveicoli ultraleggeri. Il divieto non riguarda inoltre veicoli di interesse storico o collezionistico e i veicoli con più di 20 anni in possesso di un documento di riconoscimento redatto secondo le norme del Codice tecnico internazionale della Fédération Internationale des Véhicules Anciens (Fiva), rilasciato da associazioni di collezionisti di veicoli storici iscritte alla Fiva o da associazioni in possesso di equipollente riconoscimento regionale.
Oltre al blocco del traffico, le limitazioni di primo livello per il miglioramento della qualità dell'aria in Lombardia prevedono inoltre il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) che hanno prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle, in base alla classificazione ambientale introdotta dal Dm 186/2017. È poi vietata qualsiasi tipologia di combustione all'aperto (falò rituali, barbecue, fuochi d'artificio), anche relativamente alle deroghe consentite per piccoli cumuli di residui vegetali bruciati in loco e per lo spandimento dei liquami zootecnici. Per quanto riguarda il riscaldamento domestico, viene infine introdotto il limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelleabitazioni e negli esercizi commerciali.
Il divieto è valido a Milano e nei seguenti comuni della Città Metropolitana: Abbiategrasso, Bollate, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Corsico, Legnano, Paderno Dugnano, Pioltello, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Segrate e Sesto San Giovanni. Le limitazioni sono inoltre attive a Lodi e a Cremona (oltre ai capoluoghi, sono sempre coinvolti tutti i comuni delle rispettive province con popolazione superiore ai 30.000 abitanti e quelli aderenti volontariamente alle restrizioni per il miglioramento dell'aria).
Fino a quando durano le misure antismog? Per quanto tempo sono attivi il blocco del traffico e le altre limitazioni? La verifica per stabilire l’attivazione delle misure viene effettuata nelle giornate di lunedì e giovedì (giornate di controllo) sui 2 giorni antecedenti. Le misure temporanee, da attivare entro il giorno successivo a quello di controllo (ovvero martedì e venerdì), restano in vigore fino al rientro per due giorni consecutivi nel valore limite o per un giorno con previsioni meteorologiche sfavorevoli all’accumulo degli inquinanti, nell'ambito del controllo quotidiano che tiene anche conto delle previsioni meteorologiche per i giorni successivi.