Il percorso partecipativo è partito nel luglio 2024, quando la Società Cooperativa Sociale Spaziopensiero Onlus ha iniziato a collaborare con i docenti della scuola De Nicola per proporre ai bambini e alle bambine sei laboratori di espressione artistica e sensoriale, con l’obiettivo di fargli esplorare il proprio quartiere. Da questi tour, Camilla Falsini ha raccolto spunti, immagini, pensieri e parole reinterpretando la fantasia dei bimbi e delle bimbe in chiave illustrata e traducendola nella storia che ora prende vita nella nuova strada scolastica.
«Il valore di uno spazio protetto, colorato e sicuro per i bambini e le bambine in cui possano giocare e divertirsi insieme ai genitori è immenso», commenta Arianna Censi, assessora alla Mobilità: «non vogliamo che la nostra città sia fatta solo per ospitare auto, ma per offrire sempre più spazi a chi va a scuola e ha bisogno di un ambiente esterno accogliente e anche bello. Le piazze tattiche di fronte alle scuole vanno proprio in questa direzione e sono uno spazio dedicato al quartiere in grado di aggregare la comunità».
«Siamo consapevoli di come il lavoro che stiamo portando avanti, ad esempio con le piazze aperte e le strade scolastiche, abbia bisogno di tempo per essere accolto favorevolmente da tutta la cittadinanza, perché la transizione richiede sempre grande impegno e anche un pizzico di coraggio» afferma l’assessora ai Quartieri e alla Partecipazione Gaia Romani. «ma sono convinta che questa sia la direzione che dobbiamo continuare a intraprendere per una Milano più giusta, democratica e sicura».
«Grazie al Comune e allo sponsor che finanzia l'iniziativa oggi il quartiere Barona allarga idealmente piazza Paci, già molto frequentata dalle famiglie all'uscita da scuola, creando un unico grande spazio pedonale e un centro della socialità di quartiere», afferma il presidente del Municipio 6 Santo Minniti: «un risultato importante, costruito con il territorio, parte del progetto comunale Piazze aperte per ogni scuola. È un intervento che allarga la visione di città, perché assieme alle linee sull'asfalto disegna idealmente una città più bella vista dagli occhi che più contano: quelli delle bambine e dei bambini. Cittadini di oggi, non solo di domani».