Soul 2025, festival di spiritualità con 60 eventi gratuiti tra incontri, spettacoli, performance

DA Mercoledì19Marzo2025
A Domenica23Marzo2025

Da mercoledì 19 a domenica 23 marzo 2025 si tiene a Milano la seconda edizione del festival di spiritualità Soul, promosso da Università Cattolica del Sacro Cuore e Arcidiocesi di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano, e che quest'anno è dedicato al tema Fiducia, la trama del noi. Dalla letteratura alla scienza, dall’economia alla filosofia, abbracciando le tradizioni religiose e spirituali, le arti visive e il teatro, il festival presenta una lettura transdisciplinare della fiducia attraverso lo sguardo di circa 90 protagonisti fra scrittori, teologi, filosofi, giornalisti, scienziati, musicisti e intellettuali, esplorandone le molteplici declinazioni e sfaccettature.

Con un palinsesto di oltre 60 momenti disseminati in alcuni dei luoghi più significativi di Milano, fra lezioni e dialoghi, spettacoli e concerti, performance, pratiche di fiducia attraverso canto, corpo e danza, laboratori esperienziali e attività per le scuole, Soul si propone come occasione di sosta e ascolto, per trovare una dimensione più profonda dell’essere insieme e suggerire altri ritmi e itinerari del pensiero, rispondendo a un bisogno autentico di spiritualità e di ricerca interiore.

Mercoledì 19 marzo alle ore 18.00 apre il festival l’incontro La fiducia fragile con David Grossman in conversazione con Alessandro Zaccuri presso l’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla presenza della rettrice Elena Beccalli: il celebre autore israeliano torna a interrogarsi sulla necessità della fiducia in un tempo segnato da conflitti che appaiono insanabili. Segue alle ore 21.30 il reading di Luigi Lo Cascio al Teatro Franco Parenti dedicato al capolavoro di Cormac McCarthy, La strada, accompagnato dalle sonorizzazioni di Gup Alcaro.

Chiude il programma della manifestazione, domenica 23 marzo alle 21.00 presso la Basilica di San Nazaro in Brolo, il reading a tre voci Se qualcuno è molto piccolo, venga a me tratto dall’autobiografia di Santa Teresa di Lisieux con l’attrice Simonetta Solder e Valeria Cantoni Mamiani, co-curatrice del festival Soul, e con il suono del violoncello di Issei Watanabe.

Nel mezzo, moltissimi sono gli appuntamenti a cui il pubblico può prendere parte, come le cene monastiche al Refettorio Ambrosiano, la meditazione all’alba sulle Terrazze del Duomo, gli esercizi spirituali mattutini sulle merlate del Castello Sforzesco con il funambolo Andrea Loreni, un ciclo di incontri dedicato ai maestri di fiducia nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie accompagnati da musica tradizionale indiana per tabla e voce, il reading di Lino Guanciale ispirato alla storia di John Law al Piccolo Teatro Grassi. Novità di quest’anno è la rassegna Soul Young, ideata e curata da giovani under 30, in programma sabato 22 marzo con un workshop e un gruppo di dialogo realizzati in collaborazione con Spazio Noce, e una speciale serata per esplorare la fiducia attraverso la stand-up comedy.

Il programma del festival di spiritualità Soul 2025 si sviluppa come un viaggio attraverso molteplici dimensioni della fiducia, toccando la sfera personale e collettiva, la relazione con se stessi, con gli altri e con il trascendente, offrendo spazi di riflessione, dialogo e condivisione in cui la fiducia è osservata attraverso la filosofia, la teologia, la letteratura, l’arte, l’economia e la politica. Ampio spazio viene dato alla scienza, ambito in cui la fiducia raccoglie le grandi sfide del presente, dalla salute all’ambiente. Giovedì 20 marzo alle 17.30 presso l’Auditorium di Humanitas University l’incontro Il virus della sfiducia: la scienza, i media e noi con il divulgatore scientifico David Quammen (in collegamento) e l’immunologo Alberto Mantovani propone una riflessione sulla fiducia riposta nella scienza e nella medicina, esaminando anche il ruolo cruciale dei media. Sabato 22 marzo alle 11.30 al Piccolo Teatro Grassi l'incontro Le parole sono importanti! Linguaggio, neuroscienze e medicina vede la partecipazione del neurofisiologo Fabrizio Benedetti, della neuroscienziata Michela Matteoli e del saggista Pino Donghi a moderare: insieme si confrontano su come le parole possano essere veri e propri strumenti terapeutici, stimolando risposte biochimiche che alleviano l’ansia e influiscono sulla percezione del dolore. L'incontro è arricchito da letture di Simone Tudda dai testi di Eugenio Borgna. Sempre sabato 22 marzo, ma alle 15.30 presso la Sala degli Azionisti di Palazzo Edison, il fisico nucleare Ambrogio Fasoli nell’incontro Quale fiducia per il nostro pianeta? esplora invece le possibilità offerte dalla fusione nucleare come fonte di energia pulita e illimitata per riportare fiducia nel futuro del nostro pianeta.

Nel contesto della società digitale, la fiducia viene messa alla prova dalle nuove tecnologie e dalle dinamiche di interazione tra gli individui. Il tema della solitudine nell'universo digitale è al centro dell’incontro La bolla diabolica dell’algoritmo: nella società digitale c’è ancora spazio per il noi?, con il filosofo e psicoanalista Miguel Benasayag e il filosofo Mark Hunyadi: alle 14.30 di sabato 22 marzo al Museo Diocesano dialogano su come gli algoritmi ci isolino impedendo interazioni autentiche improntate alla fiducia reciproca. Sabato 22 alle 17.30 anche il filosofo Maurizio Ferraris indaga il rapporto tra fiducia e tecnologia nell’incontro Il computer è affidabile? Dall’intelligenza artificiale alla coscienza presso la Sagrestia di Santa Maria delle Grazie, interrogandosi sul confine che separa l'affidabilità degli apparati tecnici da quella degli esseri viventi.

Il tema della fiducia tocca inevitabilmente anche l’economia. Ne parlano l’economista Luigino Bruni e la sociologa Ivana Pais nell’incontro La moneta più rara: che ne è della qualità umana nelle relazioni economiche?giovedì 20 marzo alle 18.00 al Museo Diocesano, confrontandosi su un possibile modello in cui la reputazione e l’affidabilità diventino la base su cui fondare i rapporti economici.

La riflessione sul fragile equilibrio tra rischio e fiducia nel sistema finanziario viene affrontata nel reading di Lino Guanciale dal titolo La fiducia nel denaro: la rocambolesca storia di John Law, in scena domenica 23 marzo alle 11.30 al Piccolo Teatro Grassi, dedicato all’ascesa e al tracollo del celebre finanziere del '700, tra genio e spregiudicatezza. Il reading è introdotto da Alberto Foà ed è realizzato in collaborazione con AcomeA Sgr.

La fiducia, essenziale per la coesione e la stabilità della società, è un elemento centrale di politica e istituzioni. Alle 18.00 di venerdì 21 marzo nella Sala degli Azionisti di Palazzo Edison, il dialogo tra la giurista Marta Cartabia e il sociologo Mauro Magatti, dal titolo Fiducia, autorità, potere, intende riflettere sulla fiducia come fondamento della democrazia, sul rischio che il suo indebolimento possa aprire la strada a dinamiche di dominio e asservimento, e sulla distinzione tra il potere come imposizione e l’autorità come generatrice di affidabilità. Alla Fondazione Feltrinelli, presso la Sala Polifunzionale, tre incontri sviluppano questa tematica: venerdì 21 marzo alle 18.00, in Alla ricerca della fiducia perduta, il sondaggista Nando Pagnoncelli esplora due fratture sociali da tempo affermatesi in Italia, la scarsa fiducia nelle istituzioni e tra gli individui, riflettendo sull'urgenza di ristabilire la fiducia per migliorare la convivenza e favorire la crescita sociale e civile; a seguire, venerdì 21 alle 19.15, il sociologo Massimiliano Panarari, introdotto da Massimiliano Tarantino, direttore della Fondazione Feltrinelli, conduce l'incontro Può esistere una comunicazione politica che genera fiducia?, esaminando il ruolo cruciale di una narrazione politica autentica e di una leadership in grado di connettersi emotivamente e razionalmente con gli elettori, e analizzando le sfide della comunicazione politica nell'era dei social media; infine sabato 22 marzo alle 16.30 nell'incontro Il mosaico e il tecno-impero: sul futuro dell’umanesimo europeo l’esperto di geopolitica Gilles Gressani e il filologo e critico letterario Carlo Ossola discutono su come affrontare la crisi delle democrazie liberali, proponendo una riflessione su come difendere la pluralità e il valore dell’alterità in un mondo segnato da nazionalismi, sovranismi e chiusure identitarie. Modera il dialogo Aurelio Mottola, co-curatore di Soul; interviene per un videosaluto anche Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo.

Momenti di riflessione sul complesso rapporto tra fiducia e fede sono in programma nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie. Alle 20.30 di venerdì 21 marzo nell’incontro La fiducia e la fede: una coppia perfetta? monsignor Pierangelo Sequeri analizza come, a metà del secondo millennio, un malinteso teologico le abbia contrapposte, provocando una rottura storica non del tutto rimarginata all’interno del cristianesimo europeo. L’appuntamento è arricchito da intermezzi musicali di Bach, Bruckner, Whitney Houston, Frank Sinatra e i Queen. Sabato 22 marzo alle 11.00 la pastora Cristina Arcidiacono, il teologo don Alberto Cozzi e il filosofo Marcello Ghilardi, moderati da don Luca Bressan, co-curatore di Soul, nell’incontro Dio è ancora un nome affidabile? si interrogano su come si possa restituire credibilità a Dio come fonte di fiducia e rigenerazione dei legami in una società in cui il divino è sempre più evanescente e spesso strumentalizzato.

Il rapporto tra fede e fiducia si intreccia poi con altre tematiche come il tradimento, la credibilità di Dio nella società contemporanea e il significato autentico del miracolo nella fede cristiana. Così lo psicoanalista Massimo Recalcati, alle 10.30 di domenica 23 marzo al Piccolo Teatro Strehler, nell'incontro Il miracolo della fede propone una lettura del senso autentico del miracolo nell’insegnamento di Gesù: non come evento prodigioso, ma quale esperienza di grazia capace di trasformare e rigenerare la vita; mentre il filosofo Massimo Cacciari, sempre domenica 23 ma alle 17.30 al Museo Diocesano, con Pistis analizza il legame tra fede e conoscenza, mostrando come la fiducia sia il fondamento di ogni ricerca e azione: nessuna impresa è concepibile senza la convinzione di poter raggiungere un obiettivo.

Dalla fiducia nel divino alla fiducia nell’altro: alle 11.00 di sabato 22 marzo al Piccolo Teatro Studio Melato si tiene la lectio magistralis del poeta e cardinale José Tolentino de Mendonça accompagnato da Issei Watanabe che suona il violoncello dell’Orchestra del Mare, progetto della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti presieduta da Arnoldo Mosca Mondadori. Intitolato Semi invece di crepuscoli, l’incontro invita a riflettere su come, anziché cedere al pessimismo, possiamo dare credito alla vita e alle nostre relazioni, anche quando sembrano fragili, trasformandole in semi pronti a germogliare. L’appuntamento viene replicato alle 14.30 al Carcere di San Vittore (la replica è riservata ai detenuti, con un'apertura limitata al pubblico).

Sabato 22 alle 17.00 al Museo Diocesano è poi in programma il dialogo Gentilezza: la fioritura del noi tra lo psicoterapeuta Alberto Penna e il medico palliativista Giada Lonati, moderato da Maria Cristina Ferradini, consigliera delegata di Fondazione Amplifon, esplora il valore della gentilezza nelle relazioni umane. Un’occasione per riflettere sulla sensibilità e sulla capacità di prendersi cura delle vulnerabilità, proprie e altrui, e su come la gentilezza aiuti a costruire fiducia e legami duraturi. A seguire, sempre al Museo Diocesano alle 18.30, Fidarsi è un maglio vede protagonista l'attore e artista Alessandro Bergonzoni, in conversazione con Armando Buonaiuto, co-curatore del festival: un dialogo su come la fiducia possa abbattere i muri della diffidenza e del cinismo, invitando a scommettere sul suo potere trasformativo per superare le paure e aprirci al mondo.

La fiducia come ponte fra culture e tradizioni religiose è al centro di diversi appuntamenti in programma. Il monaco cristiano Luciano Manicardi e il monaco buddista Fausto Taiten Guareschi sono protagonisti di Quando muore un maestro, sabato 22 mazo alle 15.30 alla Sagrestia di Santa Maria delle Grazie, per un confronto sulla fede e la fiducia a partire dai discorsi d’addio di Gesù e del Buddha, diversi nei toni ma vicini nell’intenzione e ugualmente preziosi per i cuori di chi resta. Domenica 23 marzo alle 11.00 nel Salone d’Onore della Triennale di Milano l’incontro Figli di Abramo, quindi fratelli vede dialogare il vicario apostolico per l'Arabia meridionale Paolo Martinelli, il docente di teologia islamica Adnane Mokrani e il rabbino David Sciunnach sull’esperienza della Abrahamic Family House di Abu Dhabi: un’occasione per mostrare come le grandi tradizioni religiose possano dare un significativo contributo alla costruzione della fiducia e delle relazioni tra i popoli. Introduce l’architetto e urbanista Stefano Boeri.

Il Memoriale della Shoah alle 11.00 di domenica 23 marzo ospita l’incontro La manna nel deserto: fiducia, sicurezza e precarietà con il rabbino capo Alfonso Arbib che legge il celebre episodio biblico del miracolo della manna interpretandolo come il paradigma della vita e della storia ebraica. A seguire alle 17.00 il rabbino Roberto Della Rocca e il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo nell’incontro Ho fiducia, nonostante tutto dialogano intorno al concetto di fiducia nella tradizione ebraica: fiducia in Dio, negli altri e nel futuro, come impegno reciproco tra individuo e comunità. L’incontro è accompagnato da letture dalla Bibbia ebraica e dalla musica di Manuel Buda.

Infine, il ciclo dedicato ai Maestri di fiducia nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie presenta quattro figure di grande rilevanza spirituale e filosofica provenienti da tradizioni culturali e di pensiero differenti, offrendo uno spunto di riflessione sull’importanza della fiducia attraverso diverse prospettive. Giovedì 20 marzo alle 18.00 si tengono gli incontri Etty Hillesum e la sorgente nascosta con lo scrittore don Paolo Alliata e Don Milani e l'uomo del futuro con lo scrittore Eraldo Affinati; alle ore 20.30 seguono Raimon Panikkar: fiducia nell' umano, nel cosmo, nel divino con il filosofo e psicoanalista Romano Madera e Jiddu Krishnamurti e la finestra aperta del cuore con la filosofa Maia Cornacchia. L’incontro è l’occasione per ascoltare il concerto di ragas indiani per tabla e voce con Rajnandini Chauhan e Nihar Mehta.

Il programma di Soul 2025 affronta inoltre la fiducia in un’epoca di incertezza. Alle 18.00 di venerdì 21 marzo al Museo Diocesano il filosofo e psicoanalista Miguel Benasayag, in conversazione con Valeria Cantoni Mamiani, riflette su come affrontare il caos del nostro tempo nell'incontro L’epoca dell’intranquillità: pensare, agire, pianificare con fiducia nel mondo incerto: un dialogo per sviluppare una visione consapevole e responsabile del mondo, senza cadere nel catastrofismo o nell’illusione che la tecnica possa risolvere ogni problema. Segue venerdì 21 alle 20.30 presso la Sala Polifunzionale di Fondazione Feltrinelli, Un milione di granelli di sabbia, un incontro con la psicoanalista Eva Pattis Zoja arricchito dalla proiezione dell’omonimo documentario di Andrea Deaglio (2024, 65’), che approfondisce la tecnica terapeutica del gioco della sabbia, utilizzata da Pattis per aiutare vittime di guerra, violenza e disastri a superare il trauma: attraverso la creazione di immagini simboliche, questa pratica restituisce fiducia in un futuro possibile.

Nella suggestiva cornice della Basilica di San Simpliciano, alle 21.00 di giovedì 20 marzo nell’incontro In piena facoltà e in pieno ferragosto, lo scrittore Paolo Nori, accompagnato dal violoncellista Enrico Bronzi, dà voce - tra ironia e commozione - ai testamenti olografi tratti dagli Archivi notarili di Napoli e raccolti da Salvatore De Matteis nel volume Essendo capace di intendere e di volere: un viaggio fra le ultime volontà di persone comuni, tra desideri bizzarri, confessioni inaspettate e memorie toccanti.

La fiducia inoltre porta facilmente nel mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, mettendo in luce come le relazioni intergenerazionali influenzino il nostro modo di affidarci e di essere affidabili. Venerdì 21 marzo alle 10.00 l’appuntamento Fidarsi è bene, ma chi si fida di me? vede protagonista lo scrittore e poeta Daniele Mencarelli al Liceo Tito Livio per riflettere insieme ad alcune classi di studenti sul peso della fiducia negata e sulla possibilità di un ascolto più sincero tra generazioni. Lo stesso Mencarelli è poi in dialogo con lo psicologo Matteo Lancini in La fiducia chiede fiducia: adolescenti in cerca di adulti venerdì 21 alle 18.30 nella Sagrestia di Santa Maria delle Grazie. Insieme si confrontano sul paradosso della fiducia tra generazioni: gli adulti chiedono fiducia, ma sono disposti a restituirla? Partendo dal saggio di Lancini e dai romanzi di Mencarelli, si riflette su come i giovani cerchino di esprimersi tra desiderio di autenticità e paura di non essere accettati. Infine, sabato 22 marzo alle 15.30 alla Sala Weil Weiss del Castello Sforzesco si svolge l’incontro Una fiducia piccolissima con i neuropsichiatri infantili Mariolina Ceriotti Migliarese e Stefano Benzoni, che dialogano su come insegnare ai bambini a coltivare la fiducia nel mondo, intrecciandola con il senso di responsabilità.

Non può mancare una riflessione sulla fiducia a partire dall'arte e dalla letteratura che, come specchi del nostro tempo, riflettono le sfide e le speranze del presente. Alle 21.00 di giovedì 20 marzo è in programma al Museo Diocesano l'incontro Tradire Dio: Giuda e il Grande Inquisitore, che vede la saggista Teresa Bartolomei e il filosofo Silvano Petrosino confrontarsi sul tema del tradimento e dell’umana volontà di potenza attraverso le figure di Giuda, l’apostolo infedele, e dell’Inquisitore di Siviglia di Dostoevskij, interrogandosi su quale immagine di salvezza abiti il cuore umano. Lo scrittore Nicola Lagioia è protagonista di Futuro prossimo: la letteratura tra salvezza e apocalisse, domenica 23 marzo alle 15.30, nella Basilica di San Nazaro in Brolo, mostrando come i grandi capolavori letterari, dalla Divina Commedia a Macbeth, da Cime tempestose a Sotto il vulcano, continuino a illuminare il nostro tempo, interrogando sulla fiducia (o sfiducia) nel genere umano che ne attraversa le pagine. Sempre a San Nazaro in Brolo domenica 23 alle 17.00 si tiene l’incontro Fede poetica: l’incanto delle storie con il teologo Antonio Spadaro e la neuroscienziata Maryanne Wolf che si confrontano sul potere trasformativo della lettura profonda: un’esperienza preziosa, soprattutto nella società digitale, perché grazie all’immaginazione si può guardare alla vita con occhi nuovi e con più intensità, cogliendone il senso profondo, oltre la patina dell'ordinario.

Sabato 22 marzo alle 11.00, nuovamente al Museo Diocesano, la direttrice Nadia Righi e il giornalista e curatore Giuseppe Frangi dialogano intorno alla Deposizione di Tintoretto, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, esposta al Museo milanese in un percorso che coinvolge quattro artisti contemporanei chiamati a mettersi in gioco davanti alla grande tela con il loro personale linguaggio. L’incontro Tintoretto al presente: la Deposizione e la speranza invita il pubblico a riflettere sulla morte e sulla speranza e si conclude con una visita guidata con l'artista Luca Bertolo.

Nel palinsesto di Soul 2025 tornano inoltre le cene monastiche al Refettorio Ambrosiano, occasioni uniche di convivialità e riflessione in cui la tavola diventa luogo di incontro e nutrimento non solo fisico, ma anche spirituale. Venerdì 21 marzo alle 20.00 l'appuntamento è con La tavola: nutrirsi dell’altro con il poeta e cardinale José Tolentino de Mendonça: in un’atmosfera di accoglienza e silenzio condiviso, i partecipanti sono accompagnati dalle parole di Mendonça e da letture di John Fante, Raymond Carver e Varlam Šalamov, riflettendo sul significato profondo del pasto in comune, dove ognuno può esporsi fiduciosamente e cercare la prossimità dell’altro. Sabato 22 marzo alle 20.00 Piccole cose da nulla propone invece le riflessioni dello scrittore don Paolo Alliata con letture tratte dal romanzo breve Piccole cose da nulla di Claire Keegan.

Occasione per riflettere sulla fiducia in un contesto di silenzio e di profondità spirituale è anche l’incontro Viene l’aurora a cura del monaco di Bose Luciano Manicardi: alle 6.30 del mattino di domenica 23 marzo sulle Terrazze del Duomo l’arcivescovo monsignor Mario Delpini offre un momento di meditazione e ascolto all’alba, accompagnato dalle letture di Lucia Limonta e dal violoncello di Issei Watanabe.

Ideata e curata da giovani under 30, la rassegna Soul Young si apre sabato 22 marzo alle 11.00 al Museo del Design Italiano della Triennale di Milano con Fiducia negli oggetti: un itinerario tra moda e design: accompagnati dai mediatori culturali del museo, i partecipanti esplorano il significato della parola fiducia attraverso oggetti emblematici di moda e design, scoprendo come questi riflettano il legame emotivo con ciò che ci circonda e il bisogno di stabilità in un'epoca di continuo cambiamento. A seguire, nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco l’associazione culturale Spazio Noce propone alle 14.00 un Training corporeo per ascoltare con fiducia le voci silenziose dei propri corpi attraverso esercizi di rilassamento, percezione sensoriale, immaginazione e contatto intersoggettivo, e alle 15.30 un Gruppo di dialogo per valorizzare la pluralità di voci e visioni attraverso l’ascolto reciproco.

Alle 19.00 allo Spazio Cuore della Triennale di Milano lo scrittore Samuele Cornalba e il filosofo Teodoro Cohen approfondiscono il senso di smarrimento delle giovani generazioni nell’incontro Dall’indifferenza all’intranquillità, sottolineando l'importanza dell'ascolto e della prossimità per contrastare la paralisi da rassegnazione. La giornata si chiude alle 21.00 nel Salone d’Onore della Triennale con Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio?, uno spettacolo di stand-up comedy con gli attori comici Serena BongiovanniEdoardo Confuorto, Xhuliano Dule e Yoko Yamada per riflettere con ironia e leggerezza sul tema della fiducia attraverso gesti quotidiani, espressioni e cliché.

Numerosi anche workshop e laboratori. Philo - Pratiche Filosofiche presenta cinque esperienze ai Frigoriferi Milanesi: si inizia con Esercitarsi alla fiducia con la lectio filosofica giovedì 20 marzo alle 18.00, con le analiste biografiche Sabina Cagnoni e Amabile Villa, per mettere in dialogo il testo e la vita attraverso l’esercizio spirituale della lectio filosofica. Venerdì 21 marzo alle 18.00 Domitilla Melloni, analista biografica, conduce Al di là di te ti cerco: affidarsi alla voce, un viaggio che esplora la voce come strumento di incontro, relazione e fiducia. Sabato 22 marzo alle 11.00 la filosofa Maia Cornacchia guida Fiducia e paura nella vastità del non so, un laboratorio per esplorare il silenzio e l'ascolto di sé e degli altri. Alle 15.00 il pedagogista Ivano Gamelli conduce Il corpo incontra il mondo, un incontro per avvicinarsi alla fiducia attraverso postura, movimento e contatto. Infine alle 17.30 con Maria Dolores Porceddu si riflette su Io-Noi: la danza che ci dà forma, esplorando la relazione tra individuo e collettività attraverso danze spontanee e gesti simbolici.

Tre laboratori, condotti dal funambolo Andrea Loreni, intrecciano fiducia e movimento. Si inizia con due pratiche di equilibrio: Ascolta i tuoi piedi: la fiducia nel corpo, venerdì 21 marzo alle 10.00 dedicata agli studenti di una scuola presso Humanitas University, e Ascolta i tuoi piedi: un cammino di fiducia attraverso l’instabilità, sabato 22 marzo alle 15.00 nella Sala Panoramica del Castello Sforzesco, per sperimentare la fiducia come flessibilità, disponibilità e adattamento. Sabato 22 alle 7.15 sulle Merlate del Castello Sforzesco Loreni guida anche una Meditazione del cuore, ispirata all’antico componimento cinese Versi sulla fiducia nel cuore attribuito al maestro buddhista Sēngcàn.

Tra le altre proposte, il laboratorio artistico Unfilodivoce per un’altra rete con l'analista filosofica Susanna Fresko e l'artista terapista Daniela Zarro, in programma sabato 22 marzo alle 9.30 presso l'Accademia di Brera (aula 39) invita a dare forma a un’opera speciale: una rete, risultato dei reciproci passaggi di ago e filo, simbolo di una trasmissione comune di significati ed emozioni. Infine domenica 23 marzo alle 11.30 il laboratorio di scrittura Fidarsi, affidarsi, confidarsi con la filosofa e scrittrice Ilaria Gaspari alla Sala Weil Weiss del Castello Sforzesco conduce il pubblico a esplorare, attraverso le parole, la vertigine della fiducia condivisa e il legame tra vulnerabilità e relazione.

Tra le proposte di visite guidate, alle 12.15 e alle 16.00 di domenica 23 marzo al Memoriale della Shoah, Dare credito alla testimonianza offre un percorso tra memoria e conoscenza in uno dei luoghi simbolo della deportazione (prenotazione via email obbligatoria).

Il festival è curato da Luca Bressan, Armando Buonaiuto, Valeria Cantoni Mamiani e Aurelio Mottola (ideatore). La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita previa prenotazione on line; per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare il sito ufficiale del festival di spiritualità Soul. A disposizione del pubblico c'è anche il numero 351 3777863 (telefonare dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30).

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