Soul 2025, festival di spiritualità con 60 eventi gratuiti tra incontri, spettacoli, performance

Il programma del festival di spiritualità Soul 2025 si sviluppa come un viaggio attraverso molteplici dimensioni della fiducia, toccando la sfera personale e collettiva, la relazione con se stessi, con gli altri e con il trascendente, offrendo spazi di riflessione, dialogo e condivisione in cui la fiducia è osservata attraverso la filosofia, la teologia, la letteratura, l’arte, l’economia e la politica. Ampio spazio viene dato alla scienza, ambito in cui la fiducia raccoglie le grandi sfide del presente, dalla salute all’ambiente. Giovedì 20 marzo alle 17.30 presso l’Auditorium di Humanitas University l’incontro Il virus della sfiducia: la scienza, i media e noi con il divulgatore scientifico David Quammen (in collegamento) e l’immunologo Alberto Mantovani propone una riflessione sulla fiducia riposta nella scienza e nella medicina, esaminando anche il ruolo cruciale dei media. Sabato 22 marzo alle 11.30 al Piccolo Teatro Grassi l'incontro Le parole sono importanti! Linguaggio, neuroscienze e medicina vede la partecipazione del neurofisiologo Fabrizio Benedetti, della neuroscienziata Michela Matteoli e del saggista Pino Donghi a moderare: insieme si confrontano su come le parole possano essere veri e propri strumenti terapeutici, stimolando risposte biochimiche che alleviano l’ansia e influiscono sulla percezione del dolore. L'incontro è arricchito da letture di Simone Tudda dai testi di Eugenio Borgna. Sempre sabato 22 marzo, ma alle 15.30 presso la Sala degli Azionisti di Palazzo Edison, il fisico nucleare Ambrogio Fasoli nell’incontro Quale fiducia per il nostro pianeta? esplora invece le possibilità offerte dalla fusione nucleare come fonte di energia pulita e illimitata per riportare fiducia nel futuro del nostro pianeta.

Nel contesto della società digitale, la fiducia viene messa alla prova dalle nuove tecnologie e dalle dinamiche di interazione tra gli individui. Il tema della solitudine nell'universo digitale è al centro dell’incontro La bolla diabolica dell’algoritmo: nella società digitale c’è ancora spazio per il noi?, con il filosofo e psicoanalista Miguel Benasayag e il filosofo Mark Hunyadi: alle 14.30 di sabato 22 marzo al Museo Diocesano dialogano su come gli algoritmi ci isolino impedendo interazioni autentiche improntate alla fiducia reciproca. Sabato 22 alle 17.30 anche il filosofo Maurizio Ferraris indaga il rapporto tra fiducia e tecnologia nell’incontro Il computer è affidabile? Dall’intelligenza artificiale alla coscienza presso la Sagrestia di Santa Maria delle Grazie, interrogandosi sul confine che separa l'affidabilità degli apparati tecnici da quella degli esseri viventi.

Il tema della fiducia tocca inevitabilmente anche l’economia. Ne parlano l’economista Luigino Bruni e la sociologa Ivana Pais nell’incontro La moneta più rara: che ne è della qualità umana nelle relazioni economiche?giovedì 20 marzo alle 18.00 al Museo Diocesano, confrontandosi su un possibile modello in cui la reputazione e l’affidabilità diventino la base su cui fondare i rapporti economici.

La riflessione sul fragile equilibrio tra rischio e fiducia nel sistema finanziario viene affrontata nel reading di Lino Guanciale dal titolo La fiducia nel denaro: la rocambolesca storia di John Law, in scena domenica 23 marzo alle 11.30 al Piccolo Teatro Grassi, dedicato all’ascesa e al tracollo del celebre finanziere del '700, tra genio e spregiudicatezza. Il reading è introdotto da Alberto Foà ed è realizzato in collaborazione con AcomeA Sgr.

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