Soul 2025, festival di spiritualità con 60 eventi gratuiti tra incontri, spettacoli, performance

Dalla fiducia nel divino alla fiducia nell’altro: alle 11.00 di sabato 22 marzo al Piccolo Teatro Studio Melato si tiene la lectio magistralis del poeta e cardinale José Tolentino de Mendonça accompagnato da Issei Watanabe che suona il violoncello dell’Orchestra del Mare, progetto della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti presieduta da Arnoldo Mosca Mondadori. Intitolato Semi invece di crepuscoli, l’incontro invita a riflettere su come, anziché cedere al pessimismo, possiamo dare credito alla vita e alle nostre relazioni, anche quando sembrano fragili, trasformandole in semi pronti a germogliare. L’appuntamento viene replicato alle 14.30 al Carcere di San Vittore (la replica è riservata ai detenuti, con un'apertura limitata al pubblico).

Sabato 22 alle 17.00 al Museo Diocesano è poi in programma il dialogo Gentilezza: la fioritura del noi tra lo psicoterapeuta Alberto Penna e il medico palliativista Giada Lonati, moderato da Maria Cristina Ferradini, consigliera delegata di Fondazione Amplifon, esplora il valore della gentilezza nelle relazioni umane. Un’occasione per riflettere sulla sensibilità e sulla capacità di prendersi cura delle vulnerabilità, proprie e altrui, e su come la gentilezza aiuti a costruire fiducia e legami duraturi. A seguire, sempre al Museo Diocesano alle 18.30, Fidarsi è un maglio vede protagonista l'attore e artista Alessandro Bergonzoni, in conversazione con Armando Buonaiuto, co-curatore del festival: un dialogo su come la fiducia possa abbattere i muri della diffidenza e del cinismo, invitando a scommettere sul suo potere trasformativo per superare le paure e aprirci al mondo.

La fiducia come ponte fra culture e tradizioni religiose è al centro di diversi appuntamenti in programma. Il monaco cristiano Luciano Manicardi e il monaco buddista Fausto Taiten Guareschi sono protagonisti di Quando muore un maestro, sabato 22 mazo alle 15.30 alla Sagrestia di Santa Maria delle Grazie, per un confronto sulla fede e la fiducia a partire dai discorsi d’addio di Gesù e del Buddha, diversi nei toni ma vicini nell’intenzione e ugualmente preziosi per i cuori di chi resta. Domenica 23 marzo alle 11.00 nel Salone d’Onore della Triennale di Milano l’incontro Figli di Abramo, quindi fratelli vede dialogare il vicario apostolico per l'Arabia meridionale Paolo Martinelli, il docente di teologia islamica Adnane Mokrani e il rabbino David Sciunnach sull’esperienza della Abrahamic Family House di Abu Dhabi: un’occasione per mostrare come le grandi tradizioni religiose possano dare un significativo contributo alla costruzione della fiducia e delle relazioni tra i popoli. Introduce l’architetto e urbanista Stefano Boeri.

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