Milan Longevity Summit 2025: incontri, conferenze e laboratori sul futuro della salute e della longevità

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DA Venerdì21Marzo2025
A Sabato29Marzo2025

Il concetto di longevità sta evolvendo, spinto dai progressi della scienza e dalla crescente attenzione verso uno stile di vita che non si limiti ad allungarla, ma che ne migliori anche la qualità. Quest’anno, il Milan Longevity Summit torna a Milano dal 21al 29 marzo 2025 con un programma focalizzato sul miglioramento del benessere psicofisico.

La città di Milano si conferma come uno dei principali centri mondiali di ricerca e innovazione in ambito di longevità sana e accessibile a tutti. L’importanza e la responsabilità di affrontare le sfide di una società sempre più longeva emergono anche dai dati: al primo gennaio 2024, in Italia si contano 22.552 centenari, di cui oltre l’80% sono donne. Tra questi, 677 individui hanno superato i 105 anni e 21 hanno raggiunto i 110 anni o più. Più del doppio rispetto al 2009. Considerando che al primo gennaio 2014 i centenari erano 17.252, la crescita in un solo decennio è stata di oltre il 30%. Questi numeri riflettono non solo i progressi medici e sociali, ma anche l’urgenza di definire nuovi paradigmi per garantire che una vita più lunga si accompagni a una migliore qualità della stessa.

L'edizione 2025 del summit ospita nel capoluogo lombardo un ricco programma di incontri, con un ampio panel di scienziati ed esperti di fama mondiale e un’importante novità. Milano è la prima città al mondo a diventare un laboratorio di longevità, in cui vengono proposti workshop aperti al grande pubblico, che offrono la possibilità di comprendere le implicazioni legate al concetto di longevità e l’importanza del vivere meglio. Quest’anno il Longevity Summit prevede anche un appuntamento a Roma, dove lunedì 24 marzo 2025 è in programma il primo Vatican Longevity Summit, nato su iniziativa di Alberto Carrara, presidente dell’Istituto Internazionale di Neurobioetica, e Viviana Kasam, fondatrice di BrainCircle Italia, nell’ambito del Giubileo della Speranza 2025.

I Longevity Labs rappresentano la novità principale del Milan Longevity Summit 2025, ispirati da una narrazione pratica dei fondamenti per una migliore qualità di vita, a prescindere dall’età. Questi laboratori interattivi, aperti gratuitamente al pubblico previa prenotazione, offrono un’opportunità unica per apprendere insieme come migliorare la qualità della vita e invecchiare in salute. Conducendo sessioni pratiche e conferenze scientifiche introduttive, esperti di fama internazionale guidano i partecipanti nell’esplorazione di strategie efficaci per un invecchiamento sano. I laboratori trattano temi come l'utilizzo delle tecnologie digitali per semplificare la connessione e migliorare la qualità della vita, l'importanza della cultura e dello spettacolo per il benessere e come pianificare un futuro prospero affrontando le sfide dell'economia della longevità. È inoltre possibile scoprire come la danza e la meditazione contribuiscano al benessere psicofisico, esplorare le principali problematiche legate a un invecchiamento sano e imparare come i medici possano diventare mentori per la salute della comunità. In progamma anche laboratori focalizzati sulla preservazione della salute cognitiva, sull'importanza di un ambiente che favorisca il benessere e su come prendersi cura della salute orale per mantenere un sorriso che dura nel tempo. Altri temi riguardano l’impatto della ricerca spaziale sulla longevità e il ruolo dei dispositivi indossabili come fattore in ambito sanitario. A supporto del summit è stato realizzato il fascicolo Vivere sani più a lungo si può?, per mettere a disposizione di tutti i principi per vivere in salute, fisica e mentale, a ogni età. 

Di seguito il programma completo degli incontri del Milan Longevity Summit 2025.

Venerdì 21 marzo

L’Università degli Studi di Milano Statale ospita la prima giornata del summit, venerdì 21 marzo 2025. Durante la mattina si tiene la lectio magistralis di Shinya Yamanaka, professore di Biologia presso l'Università di Kyoto e di anatomia all’Università di San Francisco nonché vincitore del Premio Nobel per la medicina nel 2012, che esplora recenti progressi nella ricerca sulle cellule staminali pluripotenti indotte. La lectio è introdotta da Fabrizio D’Adda di Fagagna, biologo cellulare direttore di Ifom; i  saluti di apertura sono a cura di Marina Brambilla, rettrice dell'Università degli Studi di Milano Statale, Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, Marilena Citelli Francese, presidente di Brain Circle Italia, e di Alberto Beretta, presidente del Comitato Scientifico. Dopo la lectio magistralis di Yamanaka, si tiene una tavola rotonda con gli interventi di Maria Carolina Florian, group leader presso Ibidell, sulle strategie terapeutiche per il ringiovanimento delle cellule staminali, Vittorio Sebastiano, professore associato di Ostetricia e Ginecologia presso l'Università di Stanford, sul ringiovanimento ovarico per prolungare la vita riproduttiva, e Valerio Orlando, professore di Epigenetica, capo del programma di ricerca sull’epigenetica ambientale della Kaust su Yin e Yang e infiammazione. L’incontro è moderato da Fabrizio D’Adda di Fagagna.

Durante il pomeriggio di venerdì 21 marzo è in programma una tavola rotonda dedicata alle ricerche e ai modelli che possono essere applicati per favorire una vita lunga e sana per tutti. Il panel, moderato dalla neuroscienziata Antonella Santuccione Chadha, esperta di medicina di genere di precisione e ceo dell'organizzazione no-profit Women's Brain Project, vede gli interventi di Valentina Bollati, responsabile del Laboratorio di Epigenetica Ambientale presso l’Università degli Studi di Milano Statale, che affronta il tema dell'epigenetica e dell'influenza del comportamento sull’invecchiamento; Camillo Ricordi, direttore emerito dell’Istituto Ricerche sul Diabete dell’Università di Miami, che discute della democratizzazione della longevità e dei diretti effetti sulla sostenibilità del sistema sanitario; John Wong, professore di Scienze mediche presso l’Università Nazionale di Singapore, che presenta l'esperienza modello della città-stato del sud-est asiatico; ed Elia Biganzoli, professore di Statistica Medica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano Statale, che esplora il tema della Citizen science come nuovo modello. Chiude la giornata Valerio Orlando.

Sabato 22 marzo

La Triennale di Milano ospita il secondo giorno di conferenze del Milan Longevity Summit 2025. La mattinata è inaugurata dai saluti di apertura di Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, e Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano. La lectio magistralis, introdotta da Alberto Beretta, è tenuta da Venkatraman Ramakrishnan, biologo vincitore del Premio Nobel per la Chimica nel 2009, grazie ai suoi contributi scientifici sulla struttura atomica del ribosoma, che presenta una riflessione sul tema Perché moriamo: la nuova scienza dell’invecchiamento e la ricerca dell’immortalità. Segue un panel moderato da Antonella Santuccione Chadha, con interventi di Naomi Habib, dell’Università ebraica di Gerusalemme, che esplora il rilevamento precoce dell'Alzheimer; Jin-Dong Jackie Han, professoressa presso il Center of Quantitative Biology dell’Universitàdi Pechino, che parla dell’intelligenza artificiale per misurare l’età biologica; George Kuchel, professore e direttore del Centro per l’Invecchiamento dell’Università del Connecticut, sul riutilizzo di farmaci per la longevità; e Patrick Aebischer, professore di Neuroscienze presso il Politecnico Federale di Losanna, che riflette sulla longevità come nuovo eldorado biotecnologico.

Il pomeriggio di sabato 22 marzo è dedicato a un confronto tra scienziati, medici, esperti, rappresentanti di governi e istituzioni internazionali sulle politiche applicate per estendere lavita in salute. Il programma si apre con il panel di Maria Pia Abbracchio, professoressa ordinaria di Farmacologia di Precisione e terapia di genere all'Università degli Studi di Milano Statale su come le istituzioni stanno affrontando la sfida legata all'invecchiamento della popolazione. A seguire, Giovanna Iannantuoni, rettrice dell'Università di Milano Bicocca e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, approfondisce ilruolo delle università e dei centri di ricerca nell'affrontare questa sfida, enfatizzandol'importanza di un approccio integrato alla longevità. Patrizia Toia, ex membro del Parlamento Europeo e vicepresidente della Commissione Europea per l'Industria, la Ricerca e l'Energia, discute delle politiche europee per la longevità e delle collaborazioni intergenerazionali, sottolineando l'importanza di un'azione comune tra le istituzioni europee. Infine, Elena Bonetti, ex ministra per le Politiche della Famiglia e attualmente deputata della Repubblica, neo nominata presidente della Commissione Parlamentare Italiana sugli effetti della crisi demografica, porta una riflessione su come rendere la longevità sostenibile alla luce dei cambiamenti demografici in corso, proponendo soluzioni concrete per affrontare le sfide del futuro. Le conclusioni sono a cura di Maria Pia Abbracchio. Si prosegue con il keynote di Eileen Crimmins, presidente della cattedra Aarp presso l’Università della California del Sud, introdotta da Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi. Segue un panel dal titolo Salute del cervello: la chiave per estendere la durata dellasalute e della vita, moderato da Ludovico Baldassin, ceo di Edra: un confronto internazionale sulle strategie per la salute del cervello attuate in alcuni paesi, che vede la partecipazione di Thomas Bo Bjørn Klee, svp major Europe & Canada Lundbeck, Danimarca; John Wong, professore di Scienze mediche presso l’Università Nazionale di Singapore; Nicola Palmarini, direttore del National Innovation Centre for Ageing del Regno Unito, che ha creato la rete City of Longevity; Alberto Siracusano, professore emerito di Psichiatria dell’Università di Roma Policlinico Tor Vergata e coordinatore del TavoloTecnico Salute Mentale del Ministero della Salute, Italia; Claudio Bassetti, presidente dell’Accademia europea di Neurologia e preside della Facoltà di Medicina di Berna, Svizzera; Alessandro Padovani, presidente della Società Italiana di Neurologia, Italia; e Monica Diluca, docente di Farmacologia e prorettrice alla Ricerca dell’Università degli Studi di Milano, presidente della Società Italiana di Neuroscienze, Italia.

Mercoledì 26 marzo

Il Teatro Franco Parenti è il palcoscenico dell’evento Codici della longevità: i biomarcatori dell'invecchiamento, organizzato dalla Fondazione Aeon e dal suofondatore e direttore Nicola Marino. Quella di mercoledì 26 marzo è una giornata interamente dedicata all’esplorazione delle nuove frontiere nel campo della longevità a partire dai biomarcatori dell’invecchiamento. I lavori si aprono con la tavola rotonda con keynote speaker Valter Longo dell'University of Southern California, e Luigi Ferrucci, direttore del National Institute on Aging, introduce il tema Sbloccare il Futuro dell’Invecchiamento: la standardizzazione dei biomarcatori; Simone Fantaccini, cso di Novartis; Marco Demaria, direttore dell’European Research Institute for the Biology of Aging e del Centro MedicoUniversitario di Groningen. Si parla poi del futuro della medicina attraverso la longevità in una sessione con Fabrizio d’Adda di Fagagna, biologo cellulare direttore di Ifom; Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri; Marco Quarta, co-fondatore e ceo di Rubedo Life Sciences; e Livio Valenti, co-fondatore e vicepresidente di VaxessTechnologies.

La giornata prosegue con una tavola rotonda sul tema dell'ottimizzazione dell’allenamento e della forma fisica per la longevità, moderata da Andrea Marchini, direttore sanitario di J | Medical. Successivamente si discute dell’alimentazione e del legame tra intestino e longevità, con gli interventi di Maria Rescigno, pro rettore alla Ricerca di Humanitas; Edoardo Mocini, medico dietologo specializzato in endocrinologia e metabolismo; e Enej Kuscer, co-founder di The Nu. Si continua con la tavola rotonda Definire il benchmark: biomarcatori e il futuro delle cliniche, che ospita gli interventi di Nino Cartabellotta, presidente della Gimbe Foundation; Anna Erat, direttrice del Longevity Center di Zurigo; Stefano Massaro, ceo di Cerba Healthcare; e Giovanna Gigliotti, ceo di UniSalute - gruppo Unipol. La giornata al Teatro Parenti prosegue con il dibattito su Biohacking: moda passeggera o speranza?, con l’intervento di Salvatore Aranzulla, tech educator e imprenditore.

Il confronto continua poi con una sessione dedicata a Dalla scienza alla politica: costruire un consenso globale sugli standard della longevità, grazie alle analisi di David Della Morte, consigliere personale del ministro della Università e della Ricerca; Nicole Sirotin dell’Institute for Healthier Living di Abu Dhabi; Gudrun Kugler, parlamentare austriaca e delegata all’assemblea Osce; e Antonella Santuccione Chadha della Women’s Brain Project Foundation. Il programma della giornata si chiude con una sessione innovativa intitolata Integrare le opportunità: il caso della longevità nello spazio, con l’intervento, tra i vari, di Giovanni Marfia, ufficiale medico del Corpo Sanitario dell'Aeronautica Militare e ricercatore associato al CeMata.

Giovedì 27 marzo

Anche la giornata di giovedì 27 marzo del del Milan Longevity Summit 2025 - organizzata da Fondazione SoLongevity - si svolge al Teatro Franco Parenti ed è interamente dedicata a esplorare i nuovi scenari della longevità, con un focus su innovazioni, sostenibilità e inclusività. Il programma inizia con un keynote dei professori Alberto Beretta e Maria Pia Abbracchio. Moderata da Nicola Palmarini, direttore del National Innovation Centre for Ageing del Regno Unito, la giornata prosegue con il panel Esplorando nuovi scenari per la longevità: percorsi verso una vita più lunga, in cui si discute delle City of Longevity, le città progettate per supportare una popolazione longeva. Si discute poi di longevità vista dai giovani, nella presentazione Giovani e Salute, perché la GenZ è differente di Valentina Meli, gen hub lead di Kantar Italia, offrendo una prospettiva sul vivere più a lungo delle giovani generazioni, e di come ridefinire la longevità con nuovi parametri per un futuro sostenibile.Tra i temi centrali anche il ruolo dell’intelligenza artificiale e dei gemelli digitali nel trasformare la salute e il benessere. Seguono gli interventi di Emanuela Notari e di Isabella Pierantoni su Longevità e Lavoro. Alessandra Giordano di Intoo modera la tavola rotonda con alcune testimonianze di aziende invitate a presentare la loro esperienza. Chiude la mattinata la tavola rotonda L’evoluzione dei prodotti e dei servizi per la longevità a cui partecipano SoLongevity, Filorga, L-Nutra, Cocooners, SoLongevity, Cosmed, Neosperience Health e altre aziende.

Riapre i lavori del pomeriggio il tema dell’invecchiamento femminile: FemGevity, la nuova percezione dell’invecchiamento femminile vede la partecipazione dell’onorevole Martina Semenzato, presidente della Commissione parlamentare d’Inchiesta sul femminicidio, Cinzia Polo, Michela Taccola, Emanuela Notari, Filorga, figure del mondo della comunicazione, cosmetica e della moda. Apre la sessione dedicata al mondo della ricerca, La Scienza della Longevità nel mondo, la key note lecture di Steve Horvath sui nuovi orologi biologici, marcatori della longevità in salute, introdotto da Alberto Beretta.La visione della ricerca si sposta all’Italia con l’apertura di Eleonora Selvi, presidente della Fondazione Longevitas che introduce l’intervento dedicato al vincitore del Premio Longevitas. Momento cruciale della giornata è la presentazione al pubblico del più importante raggruppamento italiano di istituti accademici che lavorano sull’invecchiamento, il consorzio Age-It, rappresentato dai professori Daniele Vignoli dell’Università di Firenze, Vincenzo Galasso dell’Università Bocconi e Cecilia Tomassini dell’Università del Molise. Gli interventi sono moderati dalla dottoressa Felicia Pelagalli. Segue una presentazione da parte di Lorenzo Menicanti, presidente della retecardiologica Irccs italiana, del progetto CvRisk-It, il più grande studio italiano sulla prevenzione cardiovascolare, che vede coinvolti 17 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e che arruolerà 30.000 soggetti sani con lo scopo di selezionare e implementare le strategie più efficaci di prevenzione primaria delle patologie cardiovascolari. Alberto Beretta chiude la giornata insieme a Maria Pia Abbracchio con una sintesi dei punti salienti emersi dai panel, sottolineando come ricerca, innovazione e collaborazione possano contribuire a un futuro migliore per una società più longeva.

Venerdì 28 marzo

Ancora al Teatro Franco Parenti, venerdì 28 marzo la Fondazione SoLongevity organizza una giornata dedicata alla connessione tra ricerca e pratica nel campo della longevità, con un ricco programma di interventi. Moderata da Alberto Beretta, la giornata esplora progressi scientifici e applicazioni concrete per migliorare la qualità della vita. La sessione mattutina si apre con l’intervento di Pedro Carrera Bastos, ricercatore presso l’Università di Lund in Svezia, che approfondisce il legame tra infiammazione ei nvecchiamento. Segue un panel dedicato ai geni della longevità, con interventi di Paolo Garagnani, professore presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna; Marco Sandri, professore presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Padova; Fabio Sallustio, professore presso il Dipartimento di Medicina di Precisione e Rigenerativa dell’Università degli Studi di Bari; e Annibale Puca, research group leader presso l’Irccs MultiMedica e preside della Facoltà di Medicina all'Università di Salerno. Sul tema degli orologi biologici interviene Stephanie Tuminello dell’Università di New York con una presentazione su Gli orologi epigenetici nella medicina ambientale. A seguire interviene il secondo selezionato del Premio Longevitas che presenta il proprio progetto, per poi passare al tema de La scienza della longevità nella pratica clinica con Alberto Beretta e l’intervento Gli hallmarks dell’invecchiamento e la medicina diprecisione: il ruolo dell’intelligenza artificiale. Poi la neurologa e neuroscienziata Daniela Perani dell’Irccs Ospedale San Raffaele e professoressa ordinaria di Neuroscienze all’Università Vita-Salute San Raffele, con l’intervento Invecchiamento cerebrale e prevenzione, e Silvano Zanuso, scientific director Technogym and Wellness Foundation e adjunct associate professor Edit Cowan University (Perth) con l’intervento Quante età ci sono: dall’epigenetica alla funzionalità.

Nel pomeriggio, la sessione moderata da Mario Clerici, professore di Immunologia presso l’Università degli Studi di Milano Statale, si concentra su nutrizione, nutraceutica, farmaci e sport come pilastri della longevità. Intervengono Lidia Daimiel, ricercatrice presso Imdea Madrid e Ciber Fisiopatología de la Obesidad y la Nutrición (Instituto de Salud Carlos III), e Hellas Cena, professoressa presso Istituti Clinici Scientifici Maugeri Irccs e Universitàdi Pavia, che discutono di nutrizione di precisione e approcci specifici di genere. Inoltre, Arrigo Cicero, professore presso l’Università di Bologna e presidente della Società Italiana di Nutraceutica, e Nicola Giacché, project leader per Tes Pharma, approfondirscono il ruolo della nutraceutica nell’unire medicina e alimentazione. Un focus speciale è dedicato al futuro dei farmaci per l’obesità, con i contributi di Camillo Ricordi. La giornata si conclude con la sessione Longevità per tutti, moderata da Hellas Cena, che include interventi di Francesco Landi, professore e direttore del Dipartimento di Scienze dell'Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche del Policlinico Gemelli (Dal progetto Sprintt alla Longevity Run: le politiche possibili per una longevità per tutti), Giuseppe Iannoccari, fondatore e presidente dell’associazione Assomensana (I 10 pilastri per un cervello efficiente e per una sana longevità mentale) e Giuseppe Banderali, direttore del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale San Paolo di Milano (Longevità: si partedall’infanzia), che presentano progetti volti a rendere una vita lunga e in salute accessibile a tutti.

Sabato 29 marzo

Anche la giornata conclusiva del summit, sabato 29 marzo, sempre a cura di SoLongevity, si tiene presso il Teatro Franco Parenti di Milano. Le conferenze si aprono con la sessione su FemGevity, Armonia in Menopausa e la longevità al femminile, guidata da Hellas Cena, prorettrice alla Terza Missione presso l’Università degli Studi di Pavia, con i contributi di Rossella Nappi, professoressa di Ostetricia e Ginecologia all’Università degli Studi di Pavia, Roberta Rossi, presidente dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma, e Francesca Baglio, neurologa presso l’Irccs Santa Maria Nascente - Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano. Si prosegue con un approfondimento sull'uso delle scienze omiche nella medicin adi precisione, che vede tra i relatori Matteo Cerboneschi, ceo di Next Genomics, e di Francesco Chiara che parla di metabolomica. Si discute poi di cliniche della longevità e delle cure d'avanguardia che offrono, con gli interventi di esperti quali Johanna Betz Alberto Cerasari, direttore sanitario della SoLongevity Clinic; il cardiologo NicolaTriglione, i neurologi Francesca Baglio e Francesco Santangelo e la nutrizionista Ilaria Bertini di SoLongevity Clinic. Infine si parla dell'importanza della medicina rigenerativa e potenziativa con la partecipazione di Carlo Tremolada, direttore scientifico e co-founder di Image Regenerative Clinic, Per Otto Schuller delle Median Clinic di Berlino, Valerio Solari e Roberta Costanzo di SoLongevity. Non manca uno spazio dedicato alla longevità della pelle, esplorando le strategie per una bellezza e una salute senza tempo: SoLongevity, insieme al laboratorio francese di medicina estetica Laboratoires Filorga Cosmétiques, presenta una sessione dedicata alla Skin Longevity con la partecipazione di professionisti della medicina estetica. Si dibatte del percorso di applicazione della Precision Longevity al tema della Skin Longevity, ponendo l’attenzione sia a livello cutaneo che sistemico, per proteggere, supportare i meccanismi fisiologici della pelle e contrastare l’azione dei fattori di invecchiamento sul lungo termine per il benessere psicofisico dell'individuo. Si chiuderà con una sessione dedicata al ruolo della medicina nello sport con Roberto Pusinelli, atleta e performance coach, creatore del metodo Undertraining.

Gli eventi del Milan Longevity Summit sono a ingresso gratuito, aperti al pubblico previa registrazione sul sito ufficiale del Milan Longevity Summit (dove è anche consultabile il programma completo e dettagliato della manifestazione, con orari e informazioni aggiornate).

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