Contenuto in collaborazione con BAM - Biblioteca degli Alberi Milano
Domenica 30 marzo 2025 si tiene al parco Biblioteca degli Alberi di Milano un nuovo appuntamento della serie Bam Season Festival, le giornate dedicate alla celebrazione dell’alternarsi delle stagioni che ribadiscono il legame tra natura e cultura.
Nell’anno del suo ventesimo anniversario, la Fondazione Riccardo Catella dà il via al nuovo programma culturale 2025 del parco Biblioteca degli Alberi Milano con il Bam Spring Festival, un’intera giornata di festa con attività e appuntamenti gratuiti per celebrare l’arrivo della bella stagione e il risveglio della natura. Protagonista indiscusso è il fiore, simbolo di fragilità, delicatezza e bellezza effimera, raccontato attraverso il linguaggio performativo della danza e al centro del Roseto di Bam - Oasi degli Insetti e delle Farfalle, nuova oasi botanica inclusiva con oltre 120 rose con 90 varietà differenti progettata dalla Fondazione Catella come modello innovativo di aree verde accessibile a persone con diverse disabilità ed estensione dell’impegno della cura dello spazio pubblico all’interno dell’area di Portanuova.
La giornata di domenica 30 marzo 2025 si articola in 20 momenti culturali, fra esperienze partecipate e performance inedite nel parco: si comincia alla mattina con una pratica di yoga con traduzione in Lingua dei Segni accessibile anche alla comunità sorda (ore 9.30); seguono un workshop di danza urbana per danzatori professionisti tenuto dal coreografo Muhammed Kaltuk, fondatore della Company Mek e protagonista dello spettacolo conclusivo della giornata (ore 10.30), e un laboratorio di sperimentazione con mattoncini Lego per creare costruzioni ispirate alla collezione botanica del parco Biblioteca degli Alberi (ore 10.00-12.45 e 14.30-17.15). Il pubblico può poi partecipare a una passeggiata coreografica a cura del collettivo Base9, pensata per attivare sensi e movimenti in rapporto con il paesaggio circostante (ore 15.00), a un workshop per bambini e adulti per la costruzione di Bugs Hotel da creare nei propri giardini e terrazzi (ore 10.00-12.00 e 14.30-16.30) e a un torneo di bocce per tutte le età (ore 15.30).
Cuore della giornata è Trittico Fragile, rassegna di tre performance di danza contemporanea site-specific incentrate sul tema della fragilità e curate da giovani compagnie italiane (ore 11.00 e 16.00). Per questo progetto, la Fondazione Catella ha commissionato due coreografie in prima assoluta alle compagnie milanesi Vidavè Company Ets, duo che conduce una ricerca approfondita sulle street e urban dance in contaminazione con l’estetica della danza contemporanea, vincitore nel 2024 del bando per il sostegno coreografico per progetti nazionali ed internazionali di Biennale Danza, e Fattoria Vittadini, collettivo artistico impegnato nella produzione e nella ricerca in ambito performativo e dello spettacolo dal vivo, con particolare attenzione al multidisciplinare; e per la terza performance ha selezionato il lavoro di Elisa Sbaragli, coreografa sostenuta dal 2023 da Tir Danza e vincitrice del bando Danza Urbana Xl 2024 del Network Anticorpi Xl, la cui ricerca indaga l’interazione tra corpi, luoghi e componenti non-umane.
Il programma del Bam Spring Festival si conclude con la grande performance di danza urbana Same Love: a tribute to a rose, a cura della Company Mek di Basilea fondata dal coreografo svizzero di origini turche Muhammed Kaltuk, il cui linguaggio potente e unico fonde elementi di hip hop e danza contemporanea con forme più tradizionali (ore 17.30). La compagnia si esibisce in prima assoluta in Italia, in collaborazione con MilanOltre Festival, rassegna internazionale di danza contemporanea con la direzione artistica di Rino Achille De Pace e Lorenzo Conti.
In occasione della festa di primavera, apre al pubblico il Roseto di Bam - Oasi degli Insetti e delle Farfalle, nuova oasi botanica inclusiva progettata con gli architetti Franco Giorgetta e Gloria Montini e studiata per essere accessibile a persone con disabilità fisiche e fragilità cognitive, che nel corso della stagione culturale sarà attivata con progetti artistici site-specific e passeggiate mensili alla scoperta della sua biodiversità. A inaugurare il Roseto di Bam è la performance Alexis 2.0: fiorire per non morire di Aristide Rontini, coreografo e performer di Al.Di.Qua.Artists, la prima associazione in Italia che si batte per l'autonomia e i diritti degli artisti con disabilità (ore 12.00): una ricerca coreografica che indaga e dà corpo alle complesse dinamiche fisiche ed emotive che riguardano la condizione e lo stato di essere umano. La performance è fruibile anche dal pubblico cieco grazie all’audiodescrizione poetica a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino.
Occupando un’area riqualificata di circa 600 mq, Il Roseto di Bam ospita una collezione di 120 rose con 5 specie e 85 varietà e 17 piante nutrici e nettarifere con l’obiettivo di incrementare la presenza di insetti impollinatori, apportare un miglioramento ambientale e ampliare i corridoi ecologici urbani. Tra queste spicca la Rosa di Bam, nuovo ibrido di rosa a cespuglio arbustivo, appositamente commissionato al Vivaio Barni, che con le sue corolle doppie bicolori rosa e gialle rappresenta un concreto omaggio al senso civico e al sostegno alla cultura come forza trasformativa. Il Roseto di Bam accoglie inoltre due Bugs Hotel, strutture per api solitarie progettate nell’ambito del concorso C’è un nuovo Hotel a Bam!. Oltre a promuovere in maniera attiva la tutela della biodiversità, Il Roseto di Bam rappresenta un modello innovativo di spazio verde inclusivo e accessibile a tutti, dotato di percorsi podotattili e mappe tattili per persone cieche e ipovedenti, due guide per persone con fragilità cognitive (una in Comunicazione Aumentativa Alternativa e una in Easy To Read), supporto video in Lingua Italiana dei Segni e contenuti accessibili alla comunità sorda.
Anticipa la giornata di primavera il consueto appuntamento con BamOff al Volvo Studio Milano (viale della Liberazione angolo via Melchiorre Gioia) che mercoledì 26 marzo 2025 (ore 19.00) presenta Dear Chatbot, progetto coreografico in cui intelligenza umana e non-umana, individuale e collettiva, si interscambiano dando vita ad un processo parcellizzato, meccanico e infinitamente riproducibile che interroga come il gioco della creazione viene esplorato e abitato. A seguire il dialogo Intelligenza artificiale e il futuro di creatività e arte vede tra l’artista Silvia Galletti, il giornalista Walter Ferri e il professor Pier Vittorio Mannucci del Dipartimento di Management and Technology dell’Università Bocconi confrontarsi sulle possibilità di trasformare una chatbot - un software che lavora con intelligenza artificiale - in uno strumento creativo per la scrittura di partiture coreografiche.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, previa registrazione on line sul sito di Bam Milano.